Eleven 💫

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La sveglia risuonò bassa nella stanza svegliando il corvino nel bel mezzo di un bel sogno

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La sveglia risuonò bassa nella stanza svegliando il corvino nel bel mezzo di un bel sogno. Un mugugno contrario uscì dalle proprie labbra e poggiando la mano sul comodino, cercò il dispositivo elettronico che non smetteva di emettere quel suono fastidioso. Una volta preso pose fine a quel rumore e rilassò i muscoli affondando la testa nel cuscino.
Solo dopo, sentì una lieve presa sul suo fianco, ed abbassando lo sguardo; notò una mano poggiata sulla vita. Confuso si stropicciò gli occhi ancora semichiusi dal sonno e pian piano si girò.
Era prevedibile; un Taehyung dormiente si trovava steso al proprio fianco. Jungkook rimase sorpreso chiedendo a sé stesso il motivo per il quale, il ragazzo si fosse intrufolato nel proprio letto durante la notte. Il moro riuscì a sentire il respiro sereno del ragazzo posarsi sul proprio volto, vista la poca distanza che li separava.
Il grigio mentre dormiva sembrava un angelo. Qualche ciocca di capelli gli ricopriva parte del viso che, prontamente il corvino scostò con delicatezza iniziando poi, a far passare gli occhi ovunque; sui lineamenti rilassati e sulle labbra. Jungkook si soffermò su quest'ultime, anche fin troppo. Sospirò. Erano quasi invitanti, quel colorito roseo non spariva mai da quei boccioli che Taehyung si ritrovava, avrebbe voluto sfiorarle per sentirne la morbidezza ma si trattenne.
Poggiò delicato una mano sulla sua guancia ed iniziò ad accarezzarla lentamente, l'ultima cosa che voleva era svegliarlo. Dopo qualche secondo percepí al tatto delle lacrime secche su di essa.  Taehyung aveva pianto?
Quella domanda gli si presentò in mente più volte e un senso di preoccupazione si espanse nel proprio petto. Fece scivolare via la mano smettendo così di coccolarlo ma, un lamento contrariato uscì dalle labbra del grigio. Sentendo quel mugugnò, riprese con le carezze per accontentarlo.
“Buongiorno Coniglietto... ” una voce roca ed assonnata arrivò alle orecchie del moro che subito tese il muscoli.
“Hey” sussurrò accennando un piccolo sorriso.
“Da quanto sei sveglio?” prese a stropicciarsi gli occhi e Jungkook decise di sposare definitivamente la propria mano dalla pelle morbida di Taehyung.
“Da pochissimo” Mentí. Non poteva di certo dirgli di essere stato più di dieci minuti ad osservarlo, sarebbe sprofondato nell'oblio dell'imbarazzo e non ne sarebbe più uscito.
Il grigio annuì semplicemente per poi regalargli un tenero sorriso.
“Che è successo Tae?”  si sollevò con le braccia mettendosi seduto ad osservarlo con sguardo abbastanza preoccupato.
“Che intendi?”
“Sai che intendo...” diede uno sguardo veloce all'orario che segnava appena le 8:00. Anche quel giorno forse, avrebbe saltato le lezioni.

“Ho l-litigato con mio padre” iniziò a guardarsi intorno per evitare lo sguardo di Jungkook. “Pesantemente. I-in realtà. Ha fatto tutto lui e mi ha cacciato” il suo sguardo si inumidí e Jungkook vedendolo in quel modo iniziò ad accarezzargli i capelli cercando di tranquillizzarlo un po'.
“Non per sempre, ovvio. Ma, mi stava praticamente lasciando fuori casa nel bel mezzo della notte! È normale un padre così?!?” andò in panico.
“Taehyung-ie”
Il nominato posò lo sguardo su quello del moretto e, dopo aver preso dei respiri profondi, si calmò.
“Per me puoi restare qui, ok? Finché non vuoi tornare, resta. A me può far solo piacere, credimi. —sorrise leggermente per tirarlo su— e se vuoi posso presentarti ai miei sta sera, sicuramente ne saranno felici entrambi... Gli ho parlato di te l'altra volta”
Vide spuntare un sorrisino rettangolare nelle labbra del grigio. “Questo sorriso lo voglio vedere più spesso, mh?
“Va bene Coniglio” posò un bacino sulla guancia di Jungkook che, oltre ad arrossire, arriccio il naso e sorrise anch'esso.
Scostò le coperte dalle gambe e scese dal letto entrando in contato con il parquet gelido. “Tigrotto adesso devo andare a scuola, voglio evitare di assentarmi oggi dato che domani sono libero. Giuro che torno prima dell'una, uscirò prima” ridacchiò prendendo i vestiti dall'armadio per cambiarsi.
“A me va bene stare solo, anzi penso che riprenderò a dormire ancora per qualche ora. Quindi tranquillo ok? Ed il soprannome mi piace, usalo più spesso“ il grigio si sistemò nuovamente sotto alle calde coperte.
“Soprannome? —entrò in un momento di confusione per un attimo— Ahhh si, ti rappresenta. Adesso io vado a cambiarmi e... tranquillo per i miei. Non torneranno prima delle sette di sta sera” recuperò un cappello dopo aver trasandato un intero cassetto per trovarlo.
Lasciò Taehyung in camera e andò a prepararsi di corsa per la scuola. Era già in estremo ritardo.

Arrivò in aula poco prima dell'inizio della seconda ora ed inutile dire, che Yoongi come al solito, curiosone, gli iniziò a fare domande su domande.
“Perché sei arrivato adesso?” 
“Taehyung” appena pronunciò quel nome ricevette una gomitata sul fianco. “Aia cazzo! Ma sei scemo?!” si lamentò.
“Che ha questo Taehyung di così speciale? Non mi starai mica dicendo indirettamente che ha dormito ieri da te?” il biondo alzò un sopracciglio.
“Beh si, ha dormito da me”  Quel ragazzo era molto speciale per Jungkook, che quest'ultimo nemmeno riuscì a rendersi conto di chi si ritrovava accanto.
“Interessante...” questa volta, fú il biondo a ricevere un colpo. Ma a differenza dell'altro, gli arrivò uno schiaffo sul collo. Guardò Jungkook con un sorrisetto quasi perverso.
“Smettila, so dove vuoi andare a parare” lanciò uno sguardo veloce.
“Comunque ho chiamato Jimin ieri e lui questa sera è libero. Abbiamo pensato di andare al sushi, ti va bene?”.
A quella frase Jungkook sbarrò gli occhi; si, l'aveva dimenticato. E il chiaro se n'è accorse.
“Emh... Sono con Taehyung” abbassò lo sguardo. “Ma ho un motivo valido per cui annullare tutto e magari posticiparlo a domani” cercò di non farsi uccidere dall'amico.
“Jungkook e che cazzo, proprio quando ci dobbiamo vedere con Jimin! Ok che mi piace lui e vorrei vederlo, anche subito, ma tu per quale motivo stai sempre con questo ragazzo?”
“Sai che ogni volta sembri un poliziotto che mi sta interrogando come se avessi compiuto un dannatissimo omicidio?!” si schiaffeggiò la fronte mentalmente. Davvero! Alle volte diventava insopportabile con tutte quelle domande, assillante.
“E comunque ha probelmi in famiglia, non sa dove stare e lo sto ospitando a casa mia e, alla sera pensavo di presentarlo ai miei” pronunciate quelle parole Yoongi lo guardò allo stesso identico modo di qualche minuto prima. Perverso.
“Ti uccido se continui a guardarmi così”
Il loro discorso venne interrotto da una professoressa che fece capolineo in classe, non l'aveva mai vista prima e probabilmente avrebbe sostituito qualche professore assente per quel giorno. Jungkook fu abbastanza contento di quella supplenza.
“La smetto se mi prometti una cosa” borbottò il biondo.
“Di che si tratta?” il corvino alzò il sopracciglio curioso porgendo pienamente l'attenzione al ragazzo accanto a sé.
“Domani dovrai portare Taehyung con te”
Jungkook accettò. Sarebbe stato un passo avanti per il Tigrotto, sperava soltanto in una reazione positiva dal ragazzo dai capelli argenti a quel semplice invito.

Boy Of The Mirror  [ TAEKOOK ] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora