Twenty-seven 💫

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La cena passò in fretta meno di quanto Jungkook si aspettasse, in realtà avevano ancora una sera piena di  divertimento

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La cena passò in fretta meno di quanto Jungkook si aspettasse, in realtà avevano ancora una sera piena di  divertimento.
A dir il vero il moro si sentiva abbastanza ansioso. Non aveva idee del posto in cui sarebbero andati, e se avrebbe fatto piacere al grigio. Tutte quelle paranoie che egli si poneva erano quasi inutili, ma non completamente. Il suo timore maggiore era dovuto al disagio del chiaro quando si trovavano in posti troppo affollati, e dove stavano per andare, sarebbe stato di sicuro pieno di gente. Proprio per questo Jungkook era sommerso di preoccupazione e se, non fosse stato grazie alla luce fioca che i lampioni emettevano e circondavano la stradina, si sarebbe sentito insicuro. Per fortuna, l'espressione che si trovava nel suo volto non era evidente agli occhi di Taehyung, di fianco a lui.
Dopo parecchi minuti Jungkook iniziò ad intravedere delle luci colorate, il ragazzo di fronte a sé continuava a chiedere curioso il luogo in cui sarebbero giunti di lì a poco ma il corvino fece un cenno negativo con il capo per dire di no, non glielo avrebbe mai detto. Sapeva di essere davvero cocciuto alle volte... e amava sorprendere la persona al proprio fianco.
Taehyung però venne distratto da urla divertite provenienti da dei bambini e da un chiacchiericcio continuo il quale rendeva l'ambiente confusionario. Bastò guardarsi intorno qualche secondo per realizzare che fossero arrivati e che si trovassero proprio in un LunaPark. Tutto ben presto gli ricordò il suo mondo, perché era quasi del tutto identico. Amava quei posti se era in buona compagnia e ancor di più, in quel momento, mano nella mano si ritrovava insieme alla persona che tanto amava e che, in poco tempo, gli stravolse la vita completamente rendendo ogni giorno speciale e da ricordare. Ogni loro momento più dolce e non, era un pezzo importante del puzzle della sua vita, pezzi che avrebbe conservato nel proprio cuore per sempre.
Il moro riuscì subitissimo a decifrare l'espressione da bimbo felice del grigio. Proprio questo, dopo poco, lo trascinò verso i vari capannoni nei quali si svolgevano tanti giochi diversi, tutti ovviamente con molti premi in palio. Inutile dire come Taehyung adocchiò un coniglietto di peluche bianco, poggiato in mezzo ad altri vari giocattoli per bambini ma, stette in silenzio e si voltò verso Jungkook, regalandogli un sorriso rettangolare, quel sorriso talmente tanto luminoso da riuscire a farne spuntare uno da coniglio sul volto del moro.
Agli occhi di tutti sembravano due scemi che si sorridevano l'un l'altro, ma dentro di loro tante emozioni li travolgevano, facendo torcere lo stomaco ai due, in quel momento star colmo di farfalle che facevano festa, e come biasimarle. Il loro cuore era un tumultio di sussulti, battevano entrambi così tanto dentro la gabbia toracica che quasi potevano sentirsi. Era tutto perfetto.
Piano piano iniziarono a fare qualsiasi tipo di gioco e, Taehyung, non vedeva l'ora di poter vincere quel coniglietto di peluche. I suoi occhi  per svariati secondi, rimasero puntati su quel coniglietto bianco; lo desiderava moltissimo. Il moro appena finí di sparare a delle lattine si voltò verso il ragazzo, confuso del perché si fosse poco allontanato. Si accorse del suo sguardo, puntato su quel peluche e, affiancandolo, decise di prenderlo per mano per portarlo proprio in quel grande capannone. Voleva renderlo felice d'altronde.
“TaeTae, che premio vorresti?” disse una volta raggiunto il posto. Il dito dell'altro si puntò su quel peluche peloso.
“Vorrei un tuo simile versione giocattolo” ridacchiò dandogli un bacio sulla guancia, divertito dalle sue stesse parole.
“Hey! Non sono un coniglio.” un broncio si formò sulle labbra del corvino, ma non riuscì a tenerlo sù per molto; non era per niente bravo a fare il finto arrabbiato e non riusciva mai a trattenere un sorriso se si trattava di Taehyung. Non gli dava fastidio essere chiamato così da lui, in realtà lo inteneriva ogni volta che lo faceva.

Jungkook provò svariate volte a fare più punti possibili, rifacendo lo stesso gioco  e ignorando il suo Hyung. Taehyung spesso gli disse di lasciar perdere, vedendolo in difficoltà ma, il corvino cocciuto per com'è non si arrese e arrivò ad accumulare i punti necessari, vincendo quel piccolo peluche. Appena fu tra le proprie mani, lo porse all'altro notandolo con un espressione da bambino felice in volto.
“Jungkook, grazie mille” lo prese e gli regalò un sorriso e dopo pochi secondi si fiondò tra le sue braccia, circondando il suo collo e lasciando sopra di esso dei dolci ed innocui baci. Ma per Jungkook non risultarono così tanto innocui e, per la seconda volta in quella giornata, si ritrovò a mantenere la calma verso i propri ormoni. Di ciò iniziò a domandarsi il perché di tutte quelle emozioni  in circolo.
“Taehyung vieni con me, ti porto in un posto~” disse con un sorrisetto contento prendendolo per mano, iniziando ad incamminarsi verso la ruota panoramica gigantesca.
“Ovvio che vengo con te Kook!” gli strinse la mano e un bacio a schiocco venne posato sulla guancia del corvino, causando del rossore sulle guance di questo. Anche se tanta gente li circondava si sentivano in una bolla tutta loro, isolati dal resto del mondo.
Raggiunta la ruota, si sedettero in uno dei tanti posti liberi per poi sentire i loro piedi non toccar più terra, e fluttuare nel vuoto. Dovevano ammettere che un po' di ansia c'era nello stare così in alto, sopratutto il moro; non era affatto abituato a salire su una di quelle 'robe enormi', così le chiamava lui. Il timore del grigio sparì poco dopo che la ruota iniziò a girare lentamente, ovviamente teneva ancora, stretto tra le braccia, il fatidico premio vinto dal moro.
Nel suo mondo spesso, per quelle poche volte che aveva del tempo libero, faceva un salto al LunaPark. Amava fare ogni tipo di giostra! Quei posti pieni di bambini felici gli ricordavano molto la propria infanzia, era  molto felice di ricordarla quasi alla perfezione.

Il cielo quella notte era particolarmente scuro, quasi senza stelle ma, semplicemente non erano facilmente visibili per via delle tante luci del posto. I loro sguardi si posarono proprio lì, sull'oceano scuro sopra le loro teste, vagarono entrambi in cerca della luna. La adocchiarono subito ma, avrebbero voluto vedere i punti luminosi che, di solito, dalla casa del più piccolo erano ben visibili.
“Vorrei vedere le stelle” uno sbuffo quasi infastidito rilasciò le labbra del corvino, ormai rinunciando di cercarle, pensando a quanto sarebbe stato inutile continuare a farlo. Andò però alla ricerca degli occhi del grigio, ancora puntati su quella pozza scura ma abbastanza illuminata solo dalla luna.
“Potrei fare una cosa” i loro sguardi si incontrarono e l'altro annuì, come per dargli il consenso di fare qualsiasi cosa avesse in mente. Un luccichio blu catturò in seguito, la sua attenzione e capí cosa al grigio fosse passato per la testa. Né ebbe conferma quando le luci del LunaPark si spensero pian piano, compresa la ruota panoramica. Si bloccarono quando la corrente saltò anche in quella giostra, e per fortuna i due si trovarono nel punto più alto di essa. Quella situazione causò parecchio panico alle persone ancora lì sopra o a quelle lì vicino.
Fu un piccolo black out totale, ogni giostra lì presente non era più azionata a causa della magia. Taehyung doveva ammetterlo, gli sarebbe tornato utile quel ciondolo del padre.
“Eccole!!” Esclamò quest'ultimo, indicando le stelle adesso visibili grazie all'assenza delle luci.
“Sono tantissime wow”. I loro occhi vagarono nel cielo, guardando ogni puntino luminoso che, in quella sera, li stava 'sorvegliando'.
“Godiamocele finché non faranno ripartire tutto”; un sorriso rettangolare gli contornò nuovamente le labbra mentre la sua attenzione era maggiormente rivolta al meraviglioso cielo stellato.
Al corvino parve il momento perfetto, doveva solo trovare il coraggio di richiamarlo per chiederglielo. Le mani di entrambi erano ancora intrecciate; mai, da quando erano saliti sulla ruota, si separarono. Erano perfette insieme, si incastravano divinamente.
“Taehyung”
“Mh?“
“Vuoi essere il mio ragazzo?”
Il silenzio prese un attimo il sopravvento tra i due. Un silenzio di imbarazzo, intriso di emozioni diverse.
Il grigio venne preso alla sprovvista, probabilmente non se lo aspettava. Provò a darsi un pizzicotto, credendo di stare sognando e pensando fosse tutto frutto della sua immaginazione ma appena realizzò, il rossore prese possesso del suo volto, diventato dello stesso colorito di quello del più piccolo.
Taehyung si limitò ad annuire inizialmente, con un groppo alla gola e con le lacrime che minacciavano di uscire per la felicità scatenata da quella proposta.
Una lacrima sfuggí incontrollata, ma venne scacciata prontamente dal moro che, posò un bacio dolce sulle sue labbra approfittando del momento vicino, ricreando un piccolo sorriso subito dopo.
Prendendo un gran respiro rispose a tono, dando finalmente una conferma a Jungkook, notandolo emozionato quanto lui.
Un dolce “Si Kookie, lo desidero moltissimo“  venne sussurrato dal ragazzo dai capelli argentei, non tardando ad abbracciare l'altro, stringendolo a sé amorevolmente.
Nel mentre, le luci tornarono ad accendersi e la ruota riprese a muoversi. Poco importava in quell'istante. Finalmente erano una coppia, era quello l'importante. Adesso si completavano unicamente a vicenda.

Boy Of The Mirror  [ TAEKOOK ] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora