Jungkook amava farsi la doccia, riusciva a liberarsi la testa dai pensieri inutili per pensare con un minimo di razionalità, o quasi.
Contemplava le mattonelle blu di fronte ai suoi occhi mentre l'acqua bollente gli colpiva il corpo, con in mente l'unica cosa a parer suo impossibile da far sparire così facilmente dai pensieri. Ininterrottamente pensava al proprio risveglio, uno dei migliori. Lui e Taehyung avvinghiati in un caldo abbraccio sotto al piumone, il corvino poté sentire il respiro tranquillo dell'altro sul proprio volto, data la loro vicinanza. Come sempre Jungkook era mattiniero e si svegliò prima del grigio, ma decise di svegliarlo rimanendo in quella posizione. Appena Taehyung aprì gli occhi le sue guance divennero rosse come il fuoco, Jungkook lo trovò adorabile ed il corvino, quel pomeriggio, stava ancora pensando a quell'accaduto. A quel ragazzo imbarazzato estremamente stupendo ai suoi occhi, non riusciva a rimuoverlo dai pensieri. Sperava di far sparire quella visione angelica con la veloce doccia calda, ma si sbagliò. Il tepore caldo dell'acqua gli ricordò il calore delle coperte e la sensazione piacevole di essere affianco al ragazzo dai capelli chiari.
Uscì dalla doccia, si asciugò e si vestì raggiungendo l'altro nella propria stanza, con ancora quei pensieri a gironzolargli nelle varie anticamere del cervello.
Poco prima di infilarsi in bagno, Jungkook lo lasciò con il computer per guardare qualcosa, non volendo che si annoiasse aspettando lui. Entrando in camera lo ritrovò nello stesso punto di prima, sul letto attento alla serie televisiva. Erano quasi le sei mezza ed il grigio aveva indossato, fino a quel momento, il pigiama del moretto.
“TaeTae”
“Che?” il nominato mise in pausa e si girò a guardare l'altro.
“Devi vestirti, tra poco dobbiamo andare” ridacchiò vedendolo imbronciarsi, contrario a dover interrompere la puntata del drama senza averla terminata. Poi però gli spuntò un sorriso notando un Jungkook intento a cercare dei vestiti dall'armadio per lui; avrebbe indossato i suoi vestiti, oltre al pigiama, e quella semplice cosa lo rendeva fin troppo felice. Sapeva fosse un gesto banale, ma per lui significava pur sempre qualcosa.
“Mi piace quella camicia!” ne indicò una rosso scarlatto di seta. “Posso metterla?” fece due occhioni adorabili per poi ricevere un accenno positivo del capo.
Jungkook dopo avergli preso tutto, uscì dalla stanza per lasciargli la sua privicy, facendolo cambiare in pace.
Sarebbero dovuti arrivare al locale entro le sette perché quell'idiota del suo migliore amico si scordò di prenotare e, se non si fossero presentati lì presto, avrebbero rischiato di non trovare un tavolo da 4 libero.
Jungkook non vedeva l'ora, per certo sapeva che quella sera sarebbe stata una delle migliori con i propri amici. Il primo motivo? Semplice. Taehyung sarebbe stato al suo fianco per tutta la cena.Taehyung era in ansia, si trovava affianco al corvino, entrambi già seduti ad aspettare i due ritardatari, nonché gli amici del più piccolo. Era la prima volta che vedeva quel mondo oltre la finestra della stanza di Jungkook. Si sentiva a suo agio, quel posto gli piaceva.
Il corvino, con lo sguardo rivolto all'entrata, vide i due amici fare capolineo all'interno del locale.
“Oh Taehyung eccoli!”
Il grigio sentendosi nominare, sollevò lo sguardo dal menù mirando sulle due figure basse ormai vicine al tavolo.
“Sono loro?” sussurrò scrutando i due ragazzi, non ricevendo nessuna risposta.
Yoongi, con occhi curiosi, gli si presentò per primo. Lo stesso fece Jimin poco dopo.
“È un piacere conoscerti Taehyung” sorrise il ragazzo dai capelli biondi, stupito dalla bellezza inaspettata del ragazzo con i capelli grigi. Rimase con la bocca aperta quando lo vide di fianco al proprio migliore amico; Jungkook quando lo descrisse non aveva torto. Anche Jimin, senza far trasparire nulla però, ebbe la stessa reazione; Taehyung era proprio affascinante, non c'era nulla da dire.Il grigio inizialmente fú a disagio, si sentiva gli occhi puntati addosso e non solo dei tre seduti al tavolo ma anche delle persone circostanti. Non era abituato a tutte quelle 'attenzioni', se così poteva chiamarle.
“Umh... Siete tutti compagni?” cercò in qualche modo di far sparire quel silenzio imbarazzante calato già da un po'.
“Io e Jungkook si, Jimin va in un altra scuola” rispose il ragazzo dallo sguardo felino.
“Taehyung tu in che scuola vai invece? Non ti ho mai visto in giro”
La domanda posta dal castano lo spiazzò. Non seppe cosa dire, non avendo idea su quale scusa fosse stata la migliore e la più credibile. Per questo lanciò uno sguardo rapido a Jungkook, sperando che il corvino percepisce la difficoltà in qui si trovava in quel momento.
“TaeTae studia da casa” intervenne quest'ultimo, facendogli fuoriuscire dalle labbra un piccolo sospiro di sollievo, ringraziandolo mentalmente.
“Già.” confermò.
“Come fai a non annoiarti tutto solo?” chiese Jimin con un broncio. “Io da piccolo anche studiavo a casa con una maestra privata, però era troppo noioso, perché non potevo stare con i bambini della mia età. Ho rotto talmente le palle a mia madre che alla fine mi ha portato in una scuola pubblica”
“Beh si, su questo hai ragione. Spesso la noia prende possesso di me senza lasciarmi andare” sbuffò Taehyung cercando di far sembrare lo cosa abbastanza credibile.
“A proposito di scuola, quando ti trasferirai da noi?” domandò Jungkook a Jimin. In risposta ricevette un'alzata di spalle vaga. Seduto di fianco si trovava Yoongi. Inutile dire il modo in cui lo guardava, lo stava divorando con lo sguardo. Il moretto da quel modo di fare, poté capire quanto il biondo fosse cotto del nanetto dalle guance paffute e le manine piccole; pensò che sarebbero stati davvero carini come coppia.I ragazzi decisero di ordinare da mangiare e, dopo qualche minito, arrivò la loro prima porzione di sushi.
Al moro venne spontanea una domanda, vedendo un Taehyung confuso, intento ad osservare il cibo appena servito.
“Non... Non hai mai mangiato pesce crudo?” si morse l'interno guancia leggermente in ansia. A quel piccolo particolare non ci pensò e per un momento ebbe paura di far restare digiuno il grigio.
“Ehm no, solamente cotto. Ha un bell'aspetto ma... se non mi piace?” rispose titubante.
“È buono fidati —prese subito un pezzo di sushi e lo avvicinò alle labbra di Taehyung— fai aaahhh“ ridacchiò appena lo vide schiudere le labbra e, con un sorriso sulle labbra lo imboccò.
“È buono” sussurrò portandosi una mano davanti alla bocca ancora piena. “Si cavolo è delizioso!” confermò nuovamente.
“Sai come usare le bacchette?” gli chiese Yoongi, con un sorrisetto ad incorniciargli il viso pallido .
“No... Uso la forchetta” alzò le spalle.
“Ahh nono, Jungkook può insegnartelo” fece l'occhiolino al nominato per poi ricevere un'occhiataccia da parte sua.
“TaeTae prendile” sussurrò, porgendogli le due piccole stecche di legno. Il nominato le prese.
Il corvino poggiò la mano sulla sua, l'altra invece andò a sistemare la posizione dei due legnetti. “Devi fare così” lo accompagnò nel gesto, aiutandolo ad acchiappare un pezzo di sushi per spostarlo poi nel proprio piatto.
“Oh, g-grazie Kookie” arrossì il grigio per la stretta vicinanza in cui si trovarono, per la seconda volta in quella giornata; perfetto!
Jungkook, dopo avergli rivolto un sorriso timido, si allontanò.
Alzando lo sguardo, vide Yoongi e Jimin bisbigliare tra di loro con un sorriso divertito sulle labbra; così gli venne in mente un'idea.
“Voi due piccioncini non mangiate?” sorrise furbo, iniziando a riempirsi la bocca di sushi. Quel suo commento, non poi così superficiale ed innocuo, fece sbarrare gli occhi ai due facendoli diventare rossi in viso ricevendo la reazione da esso desiderata. Decise di continuare: “Non ditemi che siete soltanto amici! Si vede da un miglio che tra di voi c'è più di una semplice amicizia. Dovreste uscire ad un appuntamento.”
Dopo aver pronunciato quelle parole, notò il biondo fulminarlo con lo sguardo e le sue labbra mimare un piccolo 'Ti uccido' che gli causò una piccola risata.
“Jungkook forse hai ragione, ma... ” parlò il ragazzo castano con un piccolo sorriso a contornargli le labbra. “Yoongi non mi ha mai chiesto di uscire insieme a lui in quel senso”. Con quella risposta colse di sorpresa tutti e tre i ragazzi lì presenti.
“Che aspetti?” intervenne Taehyung guardando il biondo, sperando di incitarlo a farlo subito.
“Se avessi avuto il coraggio l'avrei fatto prima. Jimin ti va di uscire ad un appuntamento con me?” entrambi i ragazzi sprofondarono nell'imbarazzo con le guance tinte di imbarazzo, mentre Jungkook e Taehyung sorrisero nel guardarli; Yoongi e Jimin sarebbero diventati sicuramente una coppia magnifica.
Finalmente il migliore amico del corvino avrebbe potuto avere una bella uscita con la propria cotta, proprio per questo sul volto di Yoongi, oltre al rossore sulle guance vi era tanta felicità. Doveva ringraziare i due ragazzi davanti a sé, per averlo spinto a farsi avanti, era tutto merito loro.
STAI LEGGENDO
Boy Of The Mirror [ TAEKOOK ]
Fanfiction[COMPLETA] Era inverno a Seoul, quando un giovane ragazzo dai capelli corvini si trasferì insieme ai genitori in quella grande città. Jungkook era un ragazzo tranquillo, aveva 16 anni e sapeva per certo cosa avrebbe fatto del proprio futuro una vol...