Sixteen💫

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Camminare per strada di fianco al proprio migliore amico era piacevole

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Camminare per strada di fianco al proprio migliore amico era piacevole. Sicuramente molto più bello di camminare tutto solo tra le strade di Seoul per tornare a casa. Stavano andando proprio lì, Jungkook voleva mostrare al biondino il famosissimo specchio, anche se quest'ultimo non glielo chiese. Yoongi continuò a punzecchiarlo sul fianco svariate volte durante il tragitto.
“Che c'è?” cedette e voltò la testa verso il biondo.
“Perché sei così felice? Non mi hai risposto nemmeno in classe, ti prego dimmelo. Sono curioso!” cantilenò facendo una piccola sceneggiata.
“Ho baciato Taehyung”
“TU COSA?! OSI DIRMELO SOLO ADESSO!?”.
L'esclamazione dell'amico, a voce fin troppo alta, fece girare i passanti. Ricevettero infatti, delle brutte occhiate da parte loro.
“Puoi evitare di urlarmi nell'orecchio?” ridacchiò abbassando lo sguardo e un piccolo, timido, sorriso da coniglio piegò le sue labbra all'insù.
“Si, ci siamo baciati. Ho seguito il tuo consiglio; mi sono lasciato andare”
“Taehyung immagino abbia ricambiato. No?”
“Oh si che l'ha fatto... Era abbastanza teso però —ridacchiò— ma oltre a questo, ha ricambiato. Subito dopo è scappato dentro al suo specchio imbarazzato, uff. Magari non gli è piaciuto?” quella felicità che manifestò per quasi un intera mattina scomparve di colpo, come quando ad un bambino viene levato il suo giocattolo preferito.
“E se adesso mi odia? Magari ha ricambiato per non farmi rimanere male? Ho mille pensieri contrastanti per la testa.” sbuffò guardando Yoongi.
“Kook per prima cosa, cerca di calmarti. Se ha ricambiato, prova sicuro qualcosa per te, è ovvio! Ti avrebbe respinto dopo qualche secondo, altrimenti e non l'ha fatto, giusto?”
“Giusto, ma-”
“Ah! basta con questo ma” gli diede una pacca sulla spalla. “Sembri una ragazzina che si crea drammi esistenziali”
“Ok, la smetto... Siamo arrivati comunque”. Con un pulsante aprì il cancello, poi raggiunse la porta e appena la aprí fece entrare per primo Yoongi.
“Yoon se hai ancora fame posso fare dei noodles istantanei o se vuoi più tardi, una bella cioccolata calda” si levò le scarpe e la giacca posandola nell'attacca panni.
“No no tranquillo, sono pieno. Quel panino era decisamente troppo grande” ridacchiò e studiò con lo sguardo la casa del moro, ben curata e trovandola molto spaziosa, amava le villette.
“Dai portami in camera! Sono curioso di vedere questo specchio magico” si spostò i capelli dal viso portandoli indietro. Appena Jungkook iniziò a salire le scale, lo seguí.
Il corvino entrò in stanza e raggiunse lo specchio tirando, dal braccio, anche Yoongi.
“È molto antico...” constatò quest'ultimo guardandolo.
“Si ma, non so sinceramente da quanti anni sia qui. So di aver fatto bene a tenerlo.” sorrise leggermente, pensando al bel faccino di Taehyung.
“Risale circa a 50 anni fa... Ne sono certo, anche mia nonna ne ha uno simile” si girò a guardare Jungkook, trovandolo con un sorrisino da ebete dipinto sul volto. “Hey sai che sembri uno scemo con quel sorrisetto inquietante?” quella frase scatenò una risata fragorosa da parte del corvino.
“Lo so, stavo pensando a Taehyung. Non è colpa mia se mi piace, e penso sia normale avere certi momenti” ridacchiò ancora. Le parole appena dette gli uscirono con tranquillità, nessuno lo aveva messo sotto pressione, ma le disse.
“Uhuh~ Hai appena ammesso che ti piace quella testa grigia” dopo averlo detto, il corvino, con le guance tinte di rosa lo spinse facendolo finire sul letto dietro di sé.
“Già, non c'è bisogno che me lo ricordi. È la prima volta che mi piace un ragazzo, sono ancora un po' confuso ma, posso dire per certo che sono attratto da lui”
“Cosa ti piace di più? Di lui intendo“ si mise a sedere per bene.

“Il suo sorriso. ” si sedette anche lui subito e continuò “Il suo modo di fare, la sua voce, i suoi occhi particolari. Ugh non saprei! Mi piace molto” era fin troppo felice e in quel momento avrebbe tanto voluto capire cosa provasse  Taehyung. Voleva capire se quel forte sentimento che provava quando stava con lui, quando lo pensava o quando ne parlava, fosse qualcosa di serio, o semplicissima attrazione fisica.
“Yoon vorrei chiederti consigli in amore ma, penso che tu sia la persona sbagliata a cui chiedere. Con Jimin ancora sei agli inizi”  ricevette uno schiaffetto sul braccio.
“Anche se con lui ancora sono al nulla, non significa che io non abbia avuto altre relazioni in passato. Quindi... Cosa vuoi sapere?”
“Cosa si prova quando si è innamorati?”
Yoongi, a quelle parole accennò un sorriso.
“Tu dimmi cosa hai provato quando l'hai baciato” lo incitò vedendolo arrossire.
“Farfalle nello stomaco, formicolio alle mani. Il mio cuore batteva più del normale ed il respiro mi è venuto a mancare”
“Sei innamorato”
Calò il silenzio. Jungkook rimase silenzioso, non che non lo avesse capito ma prima di quella frase ebbe paura fosse una semplice cotta. Chiese consigli a Yoongi proprio per quello, non sapeva quali fossero le sensazioni giuste di qualcuno innamorato. A quanto pare lui lo era, era innamorato di Taehyung. Come doveva comportarsi con lui adesso?
Guarda caso però, un frenetico picchiettare su qualcosa lo fece distrarre da quei pensieri. Anche l'altro tese la schiena, come se fosse un gatto ed entrambi si voltarono verso la fonte del suono.
“Taehyung, hey!” si alzò dal letto e lo raggiunse davanti al vetro.
Yoongi guardava incuriosito quello specchio magico aspettando il grigio uscire da esso, e questo accadde. Il grigio, passandoci attraverso, raggiunse i due ragazzi come se nulla fosse.
Jungkook si sorprese quando le braccia di Taehyung andarono a circondare il suo collo sentendo, a seguire, un umido e dolce bacio posarsi sulla propria guancia. Quel gesto lo prese di sprovvista, non si aspettava quell'abbraccio. Sorridendo gli cinse la vita e lo ricambiò, baciando il capo sommerso da capelli.
Yoongi con un finto colpo di tosse, li fece subito separare. “Non sono ancora diventato un fantasma, non ignoratemi” intervenne, lamentandosi.
“Scusami, emh- è colpa mia. Quindi tu sai tutto?” si grattò la testa, lanciando uno sguardo a Jungkook, aspettando un qualsiasi tipo di risposta da parte sua .
“Si Tae, sa tutto. Ho dimenticato dirtelo. Perdonami” sussurrò. L'altro alzò le spalle, sorridendo, facendogli intendere di stare tranquillo.
“Ed è stato fighissimo vederti passare attraverso quel coso magico” intervenne Yoongi, “Sarebbe bello poter venire nel tuo mondo” ridacchiò.
“Se avessi potuto avrei portato Jungkook a visitarlo già da tempo e magari anche te. Spero che Faccia Da Coniglio ti abbia anche detto di non dover proferire parola con nessuno del mondo da cui provengo” usando quel soprannome bizzarro, fece strabuzzare gli occhi al corvino, che lo guardo incredulo.
“Taehyung ma che soprannome è?!” iniziò a ridere, portando le mani a solleticargli i fianchi. Il ragazzo, sotto quel tocco si contorse lievemente e rise divertito “Ti rappresenta, non lamentarti” sgusciò poi via dalla presa di Jungkook e si sedette vicino a Yoongi.
I tre iniziarono a parlare e a conoscersi meglio per tutto l'intero pomeriggio. I due compagni avrebbero dovuto studiare ma, i compiti passarono in secondo piano per quel giorno. Si stavano divertendo parecchio, come sempre d'altronde.
Il biondo decise anche di studiare il comportamento di Taehyung nei confronti di Jungkook. Constatò subito come i sentimenti del corvino, fossero ricambiati.
Il ragazzo dal sorriso rettangolare e dallo sguardo giocoso, guardava il suo migliore amico con gli stessi stessi occhi innamorati che quest'ultimo gli riservava. Erano cotti, l'uno dell'altro.
Il suo intuito non sbagliava mai.

Boy Of The Mirror  [ TAEKOOK ] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora