Fifteen💫

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Taehyung il giorno dopo sgattaiolò di nuovo nel mondo di Jungkook, sentiva fin troppo la sua mancanza e voleva star meglio moralmente

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Taehyung il giorno dopo sgattaiolò di nuovo nel mondo di Jungkook, sentiva fin troppo la sua mancanza e voleva star meglio moralmente.
La sera precedente pianse per ore, avvolto da quel momento negativo. La madre aveva anche provato a convincerlo ad uscire dalla stanza, ma ricevette soltanto risposte o urlate contrarie da parte del ragazzo.
Jungkook in quel momento, fece capolinea in stanza ma, la tempistica in cui aprì la porta non era molto favorevole. Era nudo e soltanto un asciugamano gli copriva la vita, coincidenza la presenza di Taehyung proprio nel suo letto.
“Oh mio dio!” il grigiò non poté non notarlo, il ragazzo davanti ai propri occhi era divino. I capelli umidi, il corpo seminudo, la pelle candida... 'Ahh Taehyung non guardare giù, contieniti!' parlò la voce nella sua testolina ma non servì perché il suo sguardo cadde sui suoi muscoli e sulla V del ragazzo. Deglutí a vuoto; lo trovava così sexy.
“Taehyung?! Smettila di guardarmi così ti prego, sono a disagio” il corvino prese ad agitarsi, le sue guance si tinsero di un rosso acceso, impossibile da non notare. Il nominato si coprì gli occhi ma sbirciò lasciando uno spiraglio tra le dita. Non poteva lasciarsi sfuggire quell'occasione unica, era impossible non guardare quel ben di Dio.
“Resta così finché non ti dico di essermi vestito, mh?” il moro andò verso l'armadio dove fece scivolare il telo dalla vita facendolo finire per terra, si vestì di fretta. Quando girò il viso notò il più chiaro intento ad osservarlo ugualmente, con la mano leggermente sposta da un lato, lasciando un occhio scoperto.
“Taehyung.” il nominato lo guardò, spostando il palmo definitivamente dagli occhi. “Mi hai guardato tutto il tempo?” quel rosso porpora poco prima scomparso, ritornò prontamente sulle guance di Jungkook.
“Non importa se lo stavo facendo o meno.” anche lui si ritrovò nelle stesse condizioni dell'altro ragazzo. 'Aish che imbarazzo'
“Taehyung!” si lamento frustrato, accasciandosi sul letto buttando la testa nel cuscino, voleva sprofondare nel sottoterra per quella situazione alquanto imbarazzante e bizzarra.
“Che c'è?! Sei tu lo scostumato che va in giro mezzo nudo!” cercò di giustificarsi agitando le mani in modo insensato.
“Magari perché pensavo di essere da solo in casa mia?” si sollevò con le braccia e si mise seduto accanto al grigio dal quale ricevette un piccolo “Scusa...”. Lo vide grattarsi la nuca ed abbassare la testa. Taehyung, in cuor suo, sperò di non essere cacciato dal corvino.
“Tae, tranquillo.“ gli spostò dei ciuffi di capelli posti sul suo viso per scoprirne gli occhi felini. Quando li vide arrossati si allarmò all'istante. “Hai pianto di nuovo?” a quella domanda vide l'altro annuire, in risposta.
“Sempre per tuo padre?” e ricevette di nuovo una risposta positiva.
Gli occhi di Taehyung in  pochi secondi, divennero nuovamente lucidi. Bastò poco per iniziare nuovamente a piangere, proprio davanti a Jungkook. Ma poco importava di questo, il moretto non lo avrebbe mai giudicato.
“Ha usato un incantesimo su di me per farmi dire la verità, ora sa di te Kook! Mi ha tirato uno schiaffo. Talmente era furioso! Quel misero gesto mi ha ferito, mi ha fatto del male. —deglutí cercando di asciugarsi le lacrime fugaci— ha usato la magia contro suo figlio! Capisci?!” singhiozzò. “Lui non può farlo...”
“Tigrotto vieni qui” allargò le braccia. Ben presto esse circondarono il corpo magrolino e scosso dai singhiozzi dell'altro, con il viso sprofondato contro il collo di Jungkook ormai bagnato dalle lacrime.

Al corvino, gli strinse il cuore nel vedere il ragazzo così triste. Non sapeva le sensazioni  provate da lui ma capí quanto fosse tanta la sua sofferenza. Odiava vederlo così, voleva rimediare.
Era dispiaciuto, avrebbe voluto tirarlo su, ma non aveva idea di come avrebbe potuto fare. Sperava in quell'abbraccio, sperava sarebbe riuscito a farlo calmare, a fargli capire che era li, che ci sarebbe sempre stato e che non lo avrebbe mai lasciato solo, mai! Taehyung sembrava essersi calmato però continuò a piangere in modo silenzioso, senza farsi sentire. Quel semplice contatto riuscì a sollevarlo, aveva bisogno di quello, aveva bisogno della presenza di Jungkook.
“TaeTae io non so come consolarti. Per qualsiasi cosa puoi contare su di me, te l'ho già detto... Non riesco a vederti così” sussurrò a bassa voce carezzandogli la testa e stringendolo maggiormente a sé, cercando di farlo sentire protetto.

“Mi basti tu Kookie, mi basta questo, mi stai già rendendo felice” trattenne un altro piccolo singhiozzo e sorrise sul collo dove ancora, fino a quel momento, vi era poggiato il suo viso insieme alle sue calde lacrime. Sarebbe stato lì per sempre, Jungkook sembrava il suo angelo custode, si sentiva al sicuro da tutto e da tutti in mezzo alle sue braccia, mentre veniva avvolto e coccolato. Come se fosse protetto da uno scudo.
Il moro rimase senza parole, sorpreso da ciò che sentì pronunciare dal grigio. Non si aspettava quelle parole così tenere da parte di Taehyung. Le sue guance andarono a fuoco.
“Mi rendi felice anche tu.”
Sentì i battiti cardiaci iniziare ad aumentare, in maniera fin troppo elevata e frenetica.
Cos'era? Un attacco di panico? Ahh nono, non era possibile. Le mani non stavano tremando, e differenza delle altre volte sentiva un vuoto allo stomaco pazzesco, mai provato prima dall'ora.
Cosa poteva essere allora, quella sensazione?
Taehyung, tirando su col naso si accorse del battito accelerato del corvino, essendo ancora avvinghiato a lui e con la testa poggiata sul suo collo. Grazie a quel suono interrotto, quasi rilassante e dal profumo di bagnoschiuma sulla pelle di Jungkook, riuscì a smettere di piangere. Come se gli fosse stato appena dato un calmante.
Anche il suo cuore batteva così forte.
“Jungkook”
“Mhh?”
“Devo-” la voce gli si blocco in gola. Non riuscendo a parlare, decise di sollevare il viso, ancora impregnato di lacrime per posare il suo sguardo in quello dell'altro.
Jungkook ben presto gli asciugò le guance scacciando via quelle gocce salate. Quel semplice contatto bastò a far mancare il fiato al più chiaro.
Era il momento perfetto.
Entrambi avevano il cervello in panne, non sapevano a cosa fosse meglio pensare per prima. Troppi pensieri scorrevano nelle loro menti, ma un desiderio in particolare spiccava tra di essi.
“Devi?” sussurrò, Jungkook con lo sguardo posato sulle labbra del ragazzo davanti a sé; fu un gesto inevitabile.
Racimolò un briciolo di coraggio. Posò un dito su quei due boccioli rossi nel volto di Taehyung, iniziando ad accarezzarli delicatamente. Erano così morbidi, carnosi.
Invitanti.
L'altro gli lasciò il via libera, non spostando la mano dal viso. Non era infastidito, desiderava quel contatto, o magari qualcosa di più. Dimenticò ciò che stava per dirgli, per questo rimase in silenzio vicino al viso del l'altro.
I loro respiri si mescolarono, i volti erano così vicini, il cuore di entrambi non smetteva di battere all'impazzata. Sembrava che avessero appena corso una maratona!
I pensieri razionali di Taehyung vennero completamente appannati quando le labbra di Jungkook si posarono dolcemente sulle sue, in un morbido contatto.
Qualsiasi tipo di preoccupazione, paura, paranoia sparì in quell'istante.
Al grigio sembrò di poter toccare le stelle, di star per arrivare alla luna con quell'estrema vicinanza. Ad entrambi causò una strana e piacevole sensazione all'altezza dello stomaco.
Jungkook non trattenne la voglia matta che aveva di baciarlo, avrebbe continuato fin quando il fiato non gli sarebbe venuto a mancare nei polmoni. Aveva bisogno di baciare quel ragazzo dai capelli argentei, ormai parte integrante ed indispensabile delle proprie giornate, migliori grazie alla sua presenza.
Assaporarono le labbra l'uno dell'altro. La stanza si riempì di dolci schiocchi, di respiri frenetici e del silenzioso suono di due cuori che in quell'istante, battevano ininterrottamente insieme.

Boy Of The Mirror  [ TAEKOOK ] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora