Twelve💫

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Jungkook era tornato da oramai un'oretta a casa

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Jungkook era tornato da oramai un'oretta a casa. Si trovava nel divano con la testa del grigio poggiata sulla spalla da un po', quella posizione non lo infastidiva affatto ed il calore di qualcun'altro a riscaldarlo non gli dispiaceva. Taehyung era come una stufetta, il suo corpo non era mai freddo ed anche con un semplice contatto come quello, il moro riusciva a sentirsi come se fosse riscaldato da una coperta.
Stavano guardando una drama storico, scelto ovviamente dal maggiore che leggendo la trama se ne innamorò. Era la prima volta per lui guardare qualcosa in una Tv, inizialmente gli fú abbastanza strana come cosa, era abituato a vedere gli spettacoli dal vivo e non in uno schermo. Gli sembrava un sogno.
Era talmente attento a ciò che stava guardando  non notando Jungkook al suo fianco in estrema ansia per la proposta che avrebbe dovuto fargli. Il corvino si riempiva la testa di domande del tipo 'E se smettesse di parlarmi perché ho raccontato di lui a Yoongi?' 'E se si allontanasse da me?'; insomma, tutte domande improbabili. Taehyung non si sarebbe mai allontano dal ragazzo più piccolo, in poco tempo riuscì a diventare qualcuno di importante e sopratutto qualcuno di cui potersi fidare, sapeva di poter contare su di lui ed era certo che non avrebbe mai parlato del proprio mondo ai quattro venti e in questo non si sbagliava.
Il corvino per distrarsi da quei pensieri porse la sua attenzione alla finestra dove poteva intravedere tutto l'esterno. La primavera era alle porte, gli piaceva moltissimo quella stagione. Non c'era mai né troppo caldo né troppo freddo. La temperatura risultava sempre perfetta in quel periodo dell'anno.
Il sole, illuminava il pratino all'inglese e, i vari alberi, sparsi per il marciapiede non più spogli per il freddo.

“Jungkook” la voce bassa di Taehyung gli fece distogliere lo sguardo dalla finestra e si girò a guardarlo.
“Dimmi TaeTae..” si morse l'interno guancia per scaricare la tensione.
“Se non ti piace questo possiamo vedere qualcos'altro. Voglio che anche tu ti diverta” mise un broncio adorabile.
“No no, mi piace tantissimo questo genere di film... Solo che ecco, devo chiederti una cosa” sentì il ragazzo sollevare la testa dalla propria spalla ed il film venir messo in pausa.

“Che cosa?” prese a sistemarsi qualche ciocca di capelli fuori posto.
“Ti va di conoscere due miei amici?“ pronunciate quelle parole abbassò la testa, ma prontamente venne sollevata da Taehyung per far incrociare i loro sguardi. Quello del corvino era impaurito, quello del più chiaro con un luccichio di curiosità.
“Mi farebbe piacere coniglietto” gli regalò un dolce sorriso “Quando però?”
“Domani se ti va, il mio migliore amico vuole conoscerti ed oggi ho annullato l'uscita perché non avevo intenzione di lasciarti da solo.” la risposta positiva lo sollevò.
“Quindi gli hai parlato di me” constatò il grigio.
“Si ma ho fatto solo il tuo nome! Non mi permetterei mai di raccontare tutto a qualcuno, dovresti essere tu a farlo o a darmene il permesso” gli uscì un tono bambinesco e Taehyung iniziò a ridere.
“Mi fido ciecamente di te, quindi stai tranquillo. E se vuoi puoi parlargliene, ma solo se sei più che sicuro che non lo vada a dire in giro”
Quelle parole fecero sbarre gli occhi a Jungkook; gli stava dando il consenso per raccontarlo al proprio migliore amico e quella risposta lo spiazzò.

Rumore di chiavi e di una porta che si chiude li fece saltare in aria e girare lo sguardo verso la fonte di quel suono; i genitori di Jungkook erano appena tornanti.
Taehyung si alzò in piedi dal divano facendo sollevare anche il moro. Era in ansia ed aveva paura di non riuscire a far simpatia ai genitori del moro. E se avesse fatto brutta figura? Che avrebbe pensato il più piccolo? Cercò di rimuovere quelle domande dalla propria mente e di rilassarsi.
“Kookie siamo a casa!” la voce del padre arrivò alle orecchie di entrambi i ragazzi che si affrettarono a raggiungere l'entrata.
“Ben tornanti!!” pronunciò quelle parole attirando l'attenzione dei suoi. Bastò poco che il loro sguardo si posò subito sul ragazzo dai capelli grigi.
“Oh ma chi è questo bel ragazzo?” la donna prese parola facendo arrossire il viso del nominato.
“Mi chiamo Taehyung —sorrise in imbarazzo — ed è un piacere conoscervi“ porse un inchino ad entrambi in segno di rispetto. Avrebbe voluto fare davvero una bell' impressione ai due adulti, non ché madre e padre di Jungkook. Ci teneva.
“Piacere tutto nostro!” la donna guardò il figlio per poi fargli una domanda abbastanza ovvia. “Resta a cena vero?”
Il moro annuì contento, finalmente anche la sua famiglia aveva avuto modo conoscere quel tigrotto che nell'ultimo periodo gli invadeva sproporzionatamente i pensieri.
“Può restare anche a dormire?” chiese dopo poco, quando vide i genitori finire di sistemarsi.
“Certo amore, se volete potete continuare a guardare la Tv, noi andiamo a cucinare. Vi chiamiamo appena è pronto” a quelle parole i due annuirono e Taehyung li ringraziò più volte per l'ospitalità. I genitori di Jungkook a primo impatto gli sembrarono dolcissimi.

Tornarono quindi, a guardare quella serie che in meno di un pomeriggio stavano già per concludere. Taehyung e Jungkook rimasero tutto il pomeriggio seduti in quel divano, vicini ed accoccolati alle volte l'uno sull'altro a goderselo. Capitava che il più grande si arrabbiasse per qualche mossa sbagliata di un qualsiasi personaggio e quelle poche volte in cui accadde Jungkook rise divertito; anche lui faceva così, spesso. Erano molto simili tanto quanto diversi.
Un buon profumo di Tteokbokki fece scattare Jungkook sul posto. Amava quel piatto e sua madre riusciva a farlo diventare ancora più saporito di qualsiasi ristorante di prima classe lì in Corea.
“Papà è pronto per caso?” vide il padre passare per il corridoio.
“Mhmh si, vi aspettiamo a tavola” ricevuta quella risposta si alzarono e lo seguirono di fretta in cucina.
La tavola era piena di roba da mangiare, la madre del moro probabilmente si era data da fare per la presenza dell'ospite.

I genitori in cucina parlarono proprio di quel ragazzo dai capelli grigi. Da quando Jungkook glielo presentò erano entrambi molto contenti, finalmente conoscevano un nuovo amico del figlio.
Iniziarono a mangiare poco dopo essersi seduti e, nel viso di Taehyung appena preso il primo boccone, spuntò un espressione sbalordita “È delizioso!”
“Mi fa piacere che ti piaccia” gli sorrise la donna. Probabilmente quello non sarebbe stato l'unico piatto che avrebbe cucinato a quel giovane ragazzo.
“Vi siete conosciuti a scuola?” il padre iniziò a porre la prima domanda. Ogni volta, quando il figlio gli faceva conoscere qualcuno iniziava a fare un interrogatorio, era molto protettivo nei confronti di Jungkook. Quest'ultimo prese parola.
“No papà, ci siamo conosciuti in un bar dopo scuola.” mentí ovviamente poi guardò il grigio per fargli capire di restare al gioco.
“Sono stato io a parlargli per primo ed abbiamo subito stretto amicizia. Vostro figlio è una persona fantastica, davvero”
“Siamo felicissimi che vi siate ritrovati, Taehyung sembri proprio un bravo ragazzo” gli regalò un sorriso sincero la signora Jeon.
“Oh grazie” abbassò lo sguardo arrossendo sulle gote.
Jungkook lo guardò con un sorriso da coniglio sulle labbra intenerito da quel suo comportamento timido. Avrebbe tanto voluto abbracciarlo, carezzandogli una guancia, dicendo quanto lo trovasse stupendo con quelle guance rosse 'no aspetta perché penso queste cose?! Jungkook riprenditi!' si riproverò mentalmente e le sue guance divennero come quelle del ragazzo affianco a sé.
Qualcosa, dentro si lui, stava cambiando.

Boy Of The Mirror  [ TAEKOOK ] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora