Twenty-eight💫

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Le mani vagarono di fretta dentro la tasca del corvino, con l'intento di pescare le chiavi per aprire la porta d'ingresso di casa sua che, dopo averla finalmente aperta e subito richiusa, il ragazzo chiaro si trovò con una esile spinta la schiena rivolta completamente contro essa a causa del moro.
Jungkook lo baciò subito e con parecchia difficoltà riusciva a staccarsi da quei boccioli morbidi, come Taehyung d'altronde. L'unico momento di libertà delle loro labbra era quando si distaccavano per riprendere fiato ricercandosi secondi dopo, bisognose di un altro, lungo, contatto.
Era ormai tardi e i due erano ancora lì, mai stanchi di ogni singolo bacio dato, ormai l'imbarazzo era passato in secondo piano...
Il freddo si stava facendo più intenso ma i loro corpi ottennero l'effetto contrario, caldi e pieni di passione nonostante le mani gelate.
“Sbrigati Jungkook” sussurrò all'orecchio del ragazzo di fronte, posando poi al lato del collo un bacio, come se lo stesse provocando. Il corvino alla sensazione delle labbra di Taehyung sulla sua pelle, divenne teso e rabbrividì alla piacevole sensazione di quei morbidi boccioli sul proprio collo niveo. Il grigio notò subito il suo deglutire come se cercasse di riuscire a placare certi desideri e sensazioni.
“Taehyung se devi provocarmi fallo bene” sussurrò a voce roca l'altro. Il ragazzo dai capelli argentei arrossì leggermente.
Il corvino era il più tranquillo tra i due mentre l'altro si sentiva leggermente agitato e aspirato all'ansia non sapendo cosa fare e come comportarsi, voleva tacere quelle sensazioni forti ma, non ci riusciva, era quello il suo desiderio d'altronde, lo trovava difficile da ignorare. Cercò di farsi guidare dal proprio istinto respirando profondamente risultando più sciolto e cauto, provando ad agire in maniera tranquilla.

Appena furono dentro l'abitazione, si guardarono entrambi, la voglia che emanavano i loro occhi era fin troppo visibile. Ancora con le labbra rosee, il respiro pesante per quei baci, i loro cuori battevano in modo troppo veloce, c'era adesso un'aria diversa che nessuno di dei due aveva mai provato prima.
Non dissero nulla per un po', non servivano parole per esprimere quello che volevano.
Bastò poco che le loro labbra si ritrovarono nuovamente incollate, divorandosi come se quello fosse stato un ultimo bacio, come se dopo non si sarebbero rivisti. Per ricordarne il sapore dolce dell'amore, che in quel momento aleggiava anch'esso nell'aria oltre ai tanti ormoni dei ragazzi, in preda alla voglia di scoprirsi.
Le mani del corvino scesero sui fianchi dell'altro come le stesse labbra baciando lentamente in modo poco esperto il candido collo dell'altro, iniziò a marchiare la pelle del ragazzo. L'altro sentendo la lingua calda del moro ebbe una scarica di brividi che causò un formicolio piacevole quanto fastidioso nel basso ventre facendolo fremere.
Un piccolo ansimo mal trattenuto, finalmente, uscì dalle labbra del ragazzo dai capelli argentei il quale fece scivolare le mani tra le ciocche morbide colore pece del proprio ragazzo. Invaso da quel piacere speciale, portò il bacino in avanti facendolo scontrare con quello dell'altro, sentendo un qualcosa di duro contro il proprio membro. La pressione del tessuto dei jeans diventò stretta e tirata, uno spazio ormai inesistente lo separava da esso.
“Jungkook~” ansimò nuovamente, sentendo il corvino prenderlo a cavalcioni e non facendogli più toccare terra. Il chiaro preso alla sprovvista allacciò le gambe alla vita del ragazzo e con le braccia gli circondò il collo. Il più piccolo iniziò a salire le scale per raggiungendo la camera, provando a sbrigarsi.
Trovando la porta aperta, Jungkook si affrettò a portare Taehyung sul letto, e nel medesimo riprese a baciarlo, facendolo distendere donando comodità ai due corpi.
Il corvino fece scivolare una mano sui bottoni della camicia dell'altro e iniziò a sbottonarli con lentezza scoprendo poi, il suo petto perfettamente liscio.
Se non fosse stato per le falangi fredde del corvino che gli sfiorarono la pancia, Taehyung, non si sarebbe minimamente accorto di trovarsi con la camicia aperta, quasi sfilata dalle spalle. 
Jungkook per quanto volesse fare con calma, non riusciva ad aspettare, la voglia matta di farlo suo era indescrivibile. Voleva far sentire a proprio agio l'altro, di fatto non avrebbe mai voluto ferirlo, quindi cercò di trattenersi.
Il moro lo baciò per un bel po' separando, dopo, le loro labbra per prendere fiato, incontrandosi così con gli occhi lucidi di lussuria di Taehyung; anche lui era fin troppo eccitato. Il corvino ebbe per un istante il terrore di star sbagliando qualcosa, si fermò.
“Taehyung" pronunciò con voce insicura posando un piccolo bacio sulla spalla scoperta "Sei sicuro?”
“Jungkook sono sicurissimo” disse a tono serio per poi sorridere. Sorrise sinceramente anche il moro ritornando poi sulle sue labbra, continuando con baci più umidi e vogliosi.
I vestiti pian piano sparirono finendo sparsi sul pavimento freddo della stanza. Si udivano solo gli schiocchi dei loro continui baci e dai gemiti emessi dai ragazzi.
Jungkook prese coraggio e infilò un dito tra l'elastico dei boxer di Taehyung, egli sussultò al tocco. Vedendo il ragazzo steso sotto il proprio corpo annuire sicuro, abbassò quel tessuto eliminandolo notando subito dopo le guance del chiaro, colorarsi di un rosso intenso. Il minore cercò di rimanere calmo a tal punto che si denudò anche lui senza un minimo d'imbarazzo.
Gli occhi scuri di Jungkook si spostarono di sotto, guardando per bene il corpo flebile del grigio, dopo sollevò poco il viso beccando l'altro fissarlo con il labbro fra i denti preso ancora dall'imbarazzo.
Allungò la mano verso il comodino, aprendo così un cassetto da dove prese un lubrificante ancora intatto. A quella vista Taehyung deglutí, sentendo l'aria farsi ancora più bollente di quanto già non lo fosse.

Il corvino, dopo aver bagnato le dita con quel liquido, prese le cosce dell'altro con delicatezza, facendogli allargare lentamente  le gambe. Dopo aver ricevuto l'ennesimo cennò positivo con il capo, il minore prese in mano il membro ben duro dell'altro iniziando a muovere la mano quasi con prepotenza. I gemiti di Taehyung risuonarono per tutta la camera, e il corvino iniziò a rallentare mettendo adesso un po' di passione, a seguire si abbassò poco leccandone la punta umida ma, non smise di muovere la mano in modo cadenzato, continuando il movimento sul membro ben eretto, baciando ogni parte di lui. Rallentò staccandosi, ribagnando la mano con quel freddo lubrificante e entrando in lui un dito spingendolo piano, con l'intento di farlo abituare. Sentendo il corpo dell'altro teso, iniziò a lasciare dei piccoli baci lungo il suo petto. Taehyung riuscì a rilassarsi grazie a tutte quelle attenzioni dedicate al suo corpo, in poco tempo riuscirono, talmente tanto, a distrarlo che non si accorse del movimento repentino e pesante del ragazzo.
Bastò qualche altro minuto fino a quando Jungkook si fermò, posando lo sguardo il viso sereno del compagno.
“Mi stava piacendo” disse quello, mettendo un broncio adorabile.
“Allora direi che è il momento per poter passare ad altro”
Con scatto uscì il dito provocando un'ulteriore gemito e rigirò il ragazzo sull'addome con il sedere rivolto a lui.
Sentendo una presenza dura sulla propria entrata, il maggiore deglutì, si lasciò al moro che con una spinta lenta entrò in lui. Sapeva che presto quella sensazione dolorosa sarebbe apparsa, iniziò quasi ad urlare. Il moro preoccupato alle volte si fermava ma sotto gli innumerevoli rimproveri di Taehyung continuò.
Notandolo meno sofferente, Jungkook iniziò a dare spinte decise, che man mano fecero iniziare a gemere dal piacere Taehyung, abituandosi finalmente alla sua presenza. Il corvino aumentò la velocità, i movimenti divennero sempre più forti, si udiva addirittura il suono erotico delle pelli che si scontravano. Ormai non più attenti a controllare gli ansimi, Jungkook con voce roca pronunciò più volte in nome dell'altro venendo poco dopo in lui.
Rallentando si mise sopra di lui circondando la sua schiena con il proprio torace e con una mano iniziò a toccarlo da sopra. Tornò a spingere più velocemente quando dal grigio iniziarono ad uscire una serie di orgasmi ben graditi.
L'aria che li circondava divenne sempre più calda, come i loro corpi sempre più bollenti. La testiera del letto, per via di quei movimenti frenetici prese a sbattere contro la parete. Senza preavviso venne anche lui bagnando però le lenzuola anch'esse bianche, il ritmo del suo respiro affannato fece eccitare di gran lunga Jungkook che si sollevò, lasciando spinte aggressive come ultimo assaggio.
Con la fronte sudata ed il fiato corto, il corvino uscì dall'entrata dell'altro posizionandosi di fianco a lui, trovandolo sfinito con le guance accaldate e con gli occhi socchiusi, segno che stava per crollare. Cercò quindi un fazzolettino nel cassetto con il quale lo ripulí velocemente sentendo poi un piccolo “Grazie“ da parte sua seguito da un sospiro stanco.
Con ancora il respiro affannato e stanco il moro, tirò le coperte verso di sé per coprire i due corpi nudi. Senza dire nessuna parola circondò la vita dell'altro avvicinandolo a sé, facendolo accovacciare nel suo petto.
E tra altri respiri pensati e sorrisi spontanei, le palpebre di entrambi iniziarono a chiudersi, il sonno prese il sopravvento su di loro facendoli crollare definitivamente, restando l'uno accanto all'altro.

Boy Of The Mirror  [ TAEKOOK ] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora