Capitolo 59

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Pov's Lele

Vado in camera mia e metto la lettera sulla scrivania. Non ho la minima intenzione di leggerla. Non ho voglia di leggere le sue stronzate. Mi metto sul letto e in poco tempo mi addormento.

Qualche ora più tardi

Mi sveglio sentendo qualcuno urlare. Mi alzo ed esco dalla camera, scendo di sotto e vado in cucina.

«Ao ma che succede? Perché urlate?»

«Sto coglione di Aaron ha alzato le mani su Tancredi. Solamente perché mi stava abbracciando.»

A quelle parole mi irrigidisco.

«Diego, non fa nul-»

«Tancredi non dire che non fa niente perché non è vero!»

«Tancredi.» lo chiamo. Si gira verso di me, i miei occhi si imbattono nei suoi.

«D-dimmi.»

«Vieni qua.»

È la prima volta che gli parlo dopo un mese.

«Fammi vedere dove ti ha alzato le mani.»

«Tu non vedrai-» inizia a dire Aaron, ma lo fermo.

«Tu stai zitto. Nessuno ha chiesto la tua opinione.» dico a quel coglione.
Tancredi si alza la maglia. Inizia a tremare. Ha il petto completamente ricoperto di lividi.

Gli abbasso la maglia e mi avvicino ad Aaron. Gli do un pugno in un occhio.

«Toccalo di nuovo e la prossima volta ti ritrovi in una tomba.»

Esco dalla cucina e torno in camera mia. Non vedo l'ora di tornare a Milano. Mi manca mia madre.

Pov's Tancredi

Mentre Diego continua a dirgliene di tutti i colori ad Aaron, io vado da Lele. La porta della sua camera è aperta. Lo vedo appoggiato con la schiena al davanzale della finestra. Alza lo sguardo su di me, ed io arrossisco.

«Volevo solo dirti grazie per prima. Per avermi difeso diciamo. Ora vado, non ti disturbo.»

Prima che potessi andare via, sento la sua bellissima voce.

«Di niente.» mi giro verso di lui e accenno un sorriso.

Esco dalla sua stanza e torno nella mia. Vado in bagno e mi faccio una doccia. Dopo venti minuti ho finito. Esco dalla doccia. Mi asciugo il corpo e metto i boxer. Metto un pantalone di tuta, e una maglietta a manica corte. Prima di mettermi sul letto, prendo dal cassetto della scrivania una foto mia e di Lele. Vado in camera sua e vedo che dorme, senza fare rumore mi avvicino alla scrivania, metto la foto dentro la lettera e poi esco dalla sua stanza e torno nella mia. Vado sul letto, appoggio la testa sul cuscino e in poco tempo mi addormento.

Tu Sei||TankeleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora