Capitolo 32

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Pov's Lele

Oggi Jacopo non si è presentato in classe, meglio così, avrei continuato a prenderlo a pugni. In classe entra il professore di filosofia e inizia a fare lezione. Dopo mezz'ora aver preso appunti guardo Tanc e vedo che sta dormendo. Questo significa solo una cosa... questa notte non ha dormito e avrà avuto qualche incubo.

Dopo la lezione

Dopo che il prof esce dalla classe mi alzo e vado da Tanc. Mi metto dietro di lui, mi avvicino al suo viso e gli do dei baci sulla guancia. Mugugna qualcosa e si sveglia.

«Ehi piccolo, alzati e vieni al mio posto.»

Si strofina gli occhi e si alza. Mi vado a sedere al mio posto e Tanc mi segue. Lo faccio sedere a cavalcioni su di me e gli circondo la vita con le braccia.

«Hai dormito questa notte?»

«No per nulla.»

«Perché?»

«Ho fatto due incubi. Uno dove Jacopo mi riempiva di lividi e succhiotti. E l'altro dove mio padre ti faceva del male.» disse sospirando, vedo una lacrima scendergli sulla guancia. La asciugo con il pollice e gli accarezzo la guancia.

«Piccolo puoi stare tranquillo. Tuo padre non mi farà del male, anche perché come sappiamo è partito per Roma. E Jacopo non si avvicinerà più a te.» dico appoggiando la mia fronte sulla sua.

Lui annuisce e gli lascio un bacio a stampo.

Dopo le lezioni

Usciamo da scuola e vado a casa di Tanc. La madre non c'è, è andata al lavoro. Aiuto Tanc a cucinare il pranzo, mangiamo e quando abbiamo finito lo aiuto a pulire.

Pov's Tancredi

Dopo aver pulito andiamo in camera mia. Ci stendiamo sul letto e appoggio la testa sul suo petto e metto un braccio intorno alla sua vita. Con un braccio mi circonda le spalle e mi accarezza i capelli.

«Ti amo Tanc.»

«Ti amo Lele.»

Tu Sei||TankeleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora