Capitolo 61

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Pov's Tancredi

Prendo un respiro profondo e mi calmo.

«Addio Aaron.»

Io e i ragazzi saliamo in aereoo.

A Milano

Finalmente a casa! Torno a casa mia. Apro la porta e vedo mia madre con mio padre...

«Cosa ci fa lui qui?» chiedo stringendo i pugni, fino a fare diventare le nocche bianche.

«Tancredi ascolta. So di non essere stato un buon padre, so che ti ho fatto soffrire. E mi dispiace tanto. Credimi davvero. So perfettamente di non meritare il tuo perdono. Ma ti chiedo scusa per tutto, quello che conta è la tua felicità. E se tu sei felice con Lele, allora lo accetto. Meriti di essere felice. Mi dispiace davvero tanto figliolo.»

Vedo la sincerità negli occhi di mio padre. Con le lacrime agli occhi corro ad abbracciarlo. Mi stringe tra le sue braccia. Dopo qualche minuto ci stacchiamo.

«Ti voglio bene papà.»

«Ti voglio bene anche io figlio mio.»

Sorrido e poi vado in camera mia. Metto la valigia sul letto e metto i vestiti nell'armadio. Dopo aver finito vado in bagno, faccio una doccia. Dopo mezz'ora ho finito. Metto un asciugamano intorno alla vita e vado in camera.

Metto i boxer, un pantalone di tuta, e una maglietta a maniche corte. Vado in bagno e asciugo i capelli. Torno in camera e  mi stendo sul letto.

Pov's Lele

Dopo una settimana

Mentre sono sul letto, i miei pensieri tornano alla lettera che mi ha dato Tancredi questa estate. La prendo e vedo che c'è anche una nostra foto.

 La prendo e vedo che c'è anche una nostra foto

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Prendo la lettera e la leggo.

"Ehi Lele,
Ti scrivo questa lettera per dirti tutto quello che sento, tutto quello che provo per te. So che ora mi odi e che non vuoi più vedermi. E la cosa mi fa stare tremendamente male. Ma alla fine preferisco sapere che tu mi odi. Non so nemmeno se avrai intenzione di leggere questa lettera, ma spero di si. Io non mento quando dico che ti amo, perché io ti amo veramente. Ti ho lasciato solo perché ero costretto da Aaron. Mi disse che se non ti avessi lasciato, ti avrebbe ucciso. Ho preferito che tu mi odiassi piuttosto che vederti morto. E quindi ti ho lasciato. Sei letteralmente tutta la mia vita. Quando sei entrato nella mia vita mi hai salvato. Ero in un periodo della mia vita in cui non sapevo come uscirne. In un periodo che iniziò quando i miei mi cacciarono di casa e finì quando incontrai te. Tra i miei genitori e Jacopo volevo solamente sparire dal mondo, ogni giorno ero pieno di tagli sulla braccia, ogni notte avevo gli incubi e avevo perenni attacchi di panico. Ormai per me vivere non aveva più un senso, mi sentivo sempre sbagliato, vuoto. Le uniche persone che avevo erano Diego e Gian. Avevo tanta paura di perderli, mi sentivo sempre un peso per loro, ogni volta li chiamavo quando avevo gli incubi o un attacco di panico. Pensavo che un giorno loro si sarebbero stancati di me e dei miei problemi, però sono sempre rimasti al mio fianco. Non mi hanno mai lasciato da solo. E di questo gli sarò sempre grato. Sono come dei fratelli per me. Quando sei arrivato tu mi hai veramente stravolto la vita. I miei incubi iniziarono a diminuire, e con essi gli attacchi di panico. Sei stato l'unica cosa bella della mia vita, oltre a Diego e Gian. Con te ho imparato cosa significare amare. E so come ci si sente ad essere amato. Mi sei piaciuto fin dalla prima volta che ti ho visto, e giorno dopo giorno mi rendevo conto di quanto io mi stessi innamorando di te. Credimi Lele, amo te, e amo tutto di te.
Amo i tuoi occhi, sono così belli, ogni volta che li guardo mi ci perdo dentro, resterei a guardarli per ore.
Amo i tuoi capelli, sono così morbidi, amo passare la mano tra di essi, mi rilassa molto.
Amo il tuo sorriso, Dio il tuo sorriso è qualcosa di fantastico.
Amo il tuo profumo, lo riconoscerei tra mille.
Amo il tuo carattere, stronzo e dolce allo stesso tempo. Stronzo con chi lo merita, e dolce solo con me.
Veramente Lele, sei l'unico che amo. L'unico per cui batte il mio cuore, l'unico per cui mi farei uccidere, l'unico con cui voglio avere un futuro, l'unico con cui voglio avere una famiglia. Io, te e dei bambini.
Sei l'unico che voglio tra tanti.
Siamo sette miliardi di persone. Ed io ho scelto te.
Ti amo Lele.
Ricordalo sempre.

                                       Tuo Tanc"

Tu Sei||TankeleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora