Capitolo 63

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Pov's Tancredi

Finalmente torno a vivere. Mi era mancato tantissimo.

«Non farlo mai più Tancredi.»

«Mai più.»

Restiamo nel nostro posto ancora un po'. Poi andiamo a casa sua.

Pov's Lele

A casa di Lele

Entriamo a casa. Mia madre non c'è. Prendo Tancredi dai fianchi e lo avvicino a me. Ci baciamo. Il bacio da dolce e lento diventa subito passionale. Lo prendo in braccio e andiamo in camera mia. Chiudo la porta con un calcio.
Faccio stendere Tancredi sul letto e ci spogliamo.

🔞🔞

Lascio una scia di baci che parte dal collo, su cui lascio un succhiotto, e finisce sotto l'ombelico. Prendo il suo membro in bocca e inizio a fare su e giù lentamente, per poi fare delle pompate veloci. Alterno i movimenti, e quando sento che sta per venire mi fermo. Questa volta Tancredi è sopra di me, mi lascia un succhiotto sul collo e poi fa le stesse cose che ho fatto io con lui. Quando sto per venire si ferma. Mi trovo di nuovo sopra di lui. Mi posiziono davanti la sua entrata ed entro in lui. Parto con delle spinte veloci per poi andare lento. Anche questa volta alterno i movimenti. Tancredi viene sui nostri stomaci ed io dentro di lui. Ci puliamo dal nostro piacere e poi mi stendo accanto a lui.

🔞🔞

Ci mettiamo i boxer. Ci mettiamo sotto le coperte e faccio aderire la sua schiena al mio petto.
Gli lascio un bacio tra i capelli e ci addormentiamo.

Pov's Tancredi

Dopo quattro settimane

Due settimane fa io, Lele, Diego, Gian, Zoe, Ros, Edo, Marta, Thom e Cecia abbiamo deciso di andare a vivere insieme. Ora viviamo in una villa che abbiamo chiamato "ChillHouse". Va tutto a meraviglia se non fosse per il fatto che mi sento malissimo. È da una settimana che ho la nausea e dolori allo stomaco. Mi sono misurato la febbre ma non sono malato.

Proprio adesso sono in bagno e sto vomitando anche l'anima. Vedo Lele entrare in bagno.

«Piccolo, non puoi continuare a stare così. Domani andiamo da un medico e ti fai visitare.»

Annuisco. Quando finisco di vomitare, mi lavo la bocca. Lele mi prende in braccio e mi porta nella nostra stanza. Mi mette sul letto e si stende accanto a me.

Il giorno dopo

Sento qualcuno darmi dei baci sulla faccia. Apro gli occhi e vedo Lele.

«Buongiorno piccolo. Alzati e preparati. Andiamo dal medico.»

Annuisco e mi alzo. Vado in bagno. Mi lavo la faccia e i denti. Torno in camera e mi vesto. Prendo il telefono e raggiungo Lele. Salutiamo i ragazzi e usciamo.

Dal medico

«Galli, Giaccari è il vostro turno.» l'infermiera ci chiama. Entriamo nella stanza e ci sediamo di fronte al medico.

«Buongiorno, come mai siete qui?»

Lele spiega al medico come mi sento e quest'ultimo fa delle ricerche. Mi avvicino con la sedia a quella di Lele. Appoggio la testa sulla sua spalla e intreccio la mia mano con la sua.

Dopo un po' il medico parla.

«Allora. Quello che sto per dire vi  lascerà a bocca aperta. Questo è un evento veramente rarissimo, soprattutto per un maschio.»

Lo guardiamo incitandolo a continuare.

«Signor Galli lei è incinto.»

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