Capitolo 31

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Pov's Lele

Accompagno Tanc a casa sua e poi torno a casa mia. Ma prima di tornare a casa devo fare una cosa.

Chiamata tra Lele e Diego
«Pronto?»
«Diego
«Oi bro dimmi.»
«Te sai per caso dove abita quel coglione di Jacopo?»
«Si perché?»
«Devo parlare con lui, puoi venire con me così mi indichi la strada?»
«Certo
«A dopo bro.»
«A dopo.»
Fine chiamata tra Lele e Diego

Vado a casa di Diego, lo aspetto e dopo dieci minuti lo vedo uscire di casa. Entra in macchina e andiamo a casa di Jacopo.

A casa di Jacopo

Arrivo davanti l'appartamento di Jacopo e busso alla porta. Vedo la porta aprirsi e vedo lo stronzo.

«Cosa ci fai tu qui?» chiede visibilmente infastidito dalla mia presenza.

Entro dentro casa, chiudo la porta alle mie spalle.
Gli do un pugno nello stomaco.

«È da quando sono arrivato in questa scuola che ti dico di lasciare stare Tancredi, ma vedo che non mi ascolti.»

«Sai Tancredi è un ragazzo bellissimo, non posso stargli lontano.»

Pugno in un occhio.

«Tu invece gli devi stare lontano.»

«Non puoi capire quanto è stato bello toccare il suo corpo.»

Pugno nell'altro occhio.

«Vogliamo parlare delle sue labbra? Le ho baciate per ore.»

Calcio nelle palle.

«E poi i succhiotti che gli facevo? Onestamente li facevo molto bene.»

Calcio nello stomaco.
Jacopo si accascia a terra.

Mi abbasso accanto a lui e gli prendo i capelli tirandoli.

«Questa volta è l'ultimo avviso che ti do. La prossima volta ti mando direttamente in ospedale e sono serio.»

Lo lascio dolorante sul pavimento e me ne vado.

Il giorno dopo

Arrivo a scuola. Scendo dalla macchina e vado al solito muretto.

«Buongiorno.»

«Buongiorno.»

Bacio Tancredi e gli metto un braccio intorno alle spalle.
Suona la campanella ed entriamo in classe.

Tu Sei||TankeleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora