Capitolo 25

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Pov's Tancredi

Non possono essere loro. Vado immediatamente da Lele, mi metto dietro la sua schiena e allaccio le braccia intorno alla sua vita e appoggio la testa sulla sua schiena. In questo momento posso sembrare un bambino, però mi sento protetto.

«Voi chi siete?» chiede la mamma di Lele.

«Siamo i genitori di Tancredi. Siamo venuti a prenderlo per andare a Roma.»

«Antonella la prego, li mandi via.» dico supplicando la madre del mio ragazzo.

«Perché dovrei mandarli via? Sono i tuoi genitori.» chiede confusa la madre di Lele.

«Perché loro mi trattano male. Mi hanno cacciato di casa solo perché sono gay.»

«Tu non sei gay Tancredi!» urla mio padre.

Le lacrime iniziano a scendere sul mio viso.

«Signori siete pregati di andare via.»

«C'è ne andremo solamente quando Tancredi metterà piede fuori da questa casa.» dice mia madre.

«Fuori da questa casa! Osate avvicinarvi a Tancredi ed io vi denuncerò.» urla Antonella. Amo questa donna.

«Tancredi, prima di andarcene... ti dovrei parlare... in privato.» dice mia madre.
Annuisco e andiamo in camera di Lele.

«Dimmi...»

«Sei fidanzato con Lele?»

«Si.»

Mia madre viene verso di me e mi abbraccia. Non capisco cosa sta succedendo... perché fa così?
Ricambio l'abbraccio e la sento singhiozzare.

«Edo mi dispiace tantissimo per tutto quello che ti abbiamo fatto passare. A me non importa nulla se tu sei gay, pansessuale, bisex o altro. Rimarrai sempre mio figlio. Mi dispiace averti dovuto cacciare di casa. Dopo che tuo padre ti cacciò io gli feci una bella ramanzina. Quella sera litigammo e non ci parlammo per alcuni giorni. Tanc io voglio solo che tu sia felice. Ti voglio bene.»

Abbraccio di nuovo mia madre.

«Ti voglio bene mamma.»

Scendiamo di sotto. Lele si avvicina subito a me e mi stringe a sé.

«Tutto bene piccolo?»

«Si, ho fatto pace con mia madre.»

«Ciao Tanc.» mi giro sentendo la voce di mia madre.

«Ciao mamma.» dico sorridendole.

«Andiamo Serena.» dice mio padre.

«No. Io resto qua, con mio figlio.»

Mio padre non dice nulla. Si gira e se ne va. Corro da mia madre e l'abbraccio. Piangiamo insieme.
Avevo di nuovo mia madre, e mi bastava. Se avevo lei, avevo tutto.

Tu Sei||TankeleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora