Capitolo 12

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Pov's Lele

«Cosa ti ha fatto?»

Tancredi alza la maglia e vedo lividi e succhiotti. Li accarezzo e lascio un bacio su ognuno di essi, ad ogni bacio vedo che dei brividi attraversano il corpo di Tanc.
Gli abbasso la maglia e lo abbraccio.

«Ci penso io a lui.» gli lascio un bacio sui capelli.

«Grazie Lele.»

«Di niente piccolo.»

Passo tutta la giornata con Tancredi. Siamo stati sul divano a guardare la tv, lui era appoggiato con la schiena al mio petto e io gli circondavo la vita con un braccio. Si fece sera e tornai a casa.

Il giorno dopo

Arrivato a scuola andai al muretto dove c'erano Gian, Diego e Tanc.

«Buongiorno rega.»

«Buongiorno Lele.»

Do un bacio sulla guancia a Tancredi e in quel preciso istante arrivò Jacopo.

«Buongiorno ragazzi. Tancredi dovrei parlarti.» dice guardandomi male.

«Vengo anche io. Andiamo dietro la scuola.»

Io, Tanc e Jacopo andammo dietro la scuola. In meno di due secondi Jacopo si ritrovò attaccato al muro, con una mano lo tenevo dalla gola.

«Tanc vieni qua.» lui timidamente si avvicina a noi, appena arriva vicino a me gli alzo la maglia.

«Senti Jacopo so che sei stato tu. Ti avevo già avvisato che se tu avessi toccato di nuovo Tancredi ti avrei mandato in ospedale. Ma a quanto vedo non mi hai ascoltato.»

«Lui è mio. Lo è sempre stato.» gli do un pugno nello stomaco e lui si piega in due dal dolore.

«Tancredi non è tuo e non lo è mai stato. È l'ultimo avviso, toccalo di nuovo e considerati un uomo morto.» gli do un pugno in faccia, prendo Tancredi da un polso ed entriamo in classe.

«Grazie Le.»

«Smettila di ringraziarmi.» gli do un bacio sui capelli e inizia la lezione di arte.

Durante la ricreazione

Suona la campanella della ricreazione, mi appoggio con le spalle al muro e Tancredi si viene a sedere vicino a me.

«Lele mi posso stendere?» chiede arrossendo.

«Certo vieni qua.»

Avvicina di poco la sedia a me e si stende, facendo appoggiare la sua schiena al mio petto e io gli circondo la vita con le braccia. La bidella entra in classe e ci avvisa che manca la prof di matematica. La ricreazione passa e inizia l'ora di supplenza.

«Lele, Tanc si è addormentato.» mi dice Diego. Guardo Tancredi ed effettivamente si è addormentato.

«Così starà scomodo. Tanc svegliati.» lo chiamo e lui si sveglia.

«Scusa per averti svegliato ma è meglio se ti siedi su me, starai più comodo.»

Si siede a cavalcioni su di me, mette la testa nell'incavo del mio collo e le braccia intorno ad esso. Sento il suo respiro sul mio collo, e una scarica di brividi mi attraversa il corpo. Guardo il suo viso e sta dormendo di nuovo. È bellissimo mentre dorme, ha la bocca leggermente aperta e il septum storto.

«Ma è normale che dorme a scuola?» chiedo agli altri due.

«Tu non sai nulla?» mi chiede Gian.

«No, cosa dovrei sapere?»

Tu Sei||TankeleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora