Capitolo 103 - Tiri Vispi Weasley

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Al ritorno dal viaggio con il professor Silente avevo riflettuto parecchio sulla sua conversazione con Lumacorno, dopo aver parlato di Black mi ero un po' ammutolita, ero tuttavia rimasta ad osservarlo e ad ascoltare ogni sua parola anche dopo essermi azzittita; quell'uomo aveva un'aura fortemente positiva, vedevo dell'ingenuità ma anche del buono in lui, speravo di rivederlo prima o poi, sarebbe stato un Serpeverde che avrei potuto portare come esempio.

«Guarda queste» mi disse Harry, la sua voce mi scosse dal mio stato di trance.

«Cosa sono?» domandai

«Polvere Buiopesto Peruviana» rispose Fred
«Una vera spilla soldi» aggiunse George

«Come tutto qui dentro» commentai divertita, accarezzando le mensole.
I due gemelli ci affiancarono, o meglio dire, affiancarono me.

«Vuoi vedere una spilla soldi?» mi incitò Fred
Sorrisi furba e seguii silenziosamente i due.
«Filtri d'amore» disse porgendomene uno.

«Ginny che ci fai qui? Da quel che sappiamo a te non servono sorellina»
«Non stai uscendo con Dean Thomas» domandò George, completando, ovviamente, la frase del fratello.

«Non sono affari vostri» disse andandosene.
Sapevo che stava uscendo con lui ma onestamente nemmeno io approvavo la cosa, insomma era palesemente pazza di Harry, mi aveva detto che lo stava dimenticando ma chissà perché non mi convinceva la sua scusa, vedevo il modo in cui lo guardava e mi ricordava tanto...

«Stai pensando a chi rifilarlo?» commentò il rosso

«Oh finiscila Ronald!» gli diedi uno schiaffo giocoso sul petto.

«Non ne hai bisogno?»

«Certo che no» risposi facendogli la linguaccia.
«Ei Herm» richiamai l'attenzione della riccia
Ella si voltò.

«McLaggen ti sta fissando ed è piuttosto inquietante»
Una volta guardatosi le spalle la mia amica si vide costretta a girarsi nuovamente imbarazzata dallo sguardo provocatorio e, lasciarmelo dire, viscido, del ragazzo che la osservava.

«Andiamo?» disse Harry tornando da noi.

«Ciao Ron"»
Una voce femminile e squillante alle nostre spalle lo richiamò civettuola e lui, con fare disinteressato, la risalutò non dandole attenzione.

«Uuuuh la Brown eh» lo schernì.

«Sta zitta!»
Ridacchiai prendo sotto braccio il mio amico per poi raggiungere gli altri due fuori dal negozio.

«Wow» sussurrò Hermione e la sua voce mi portò alla realtà «Come fanno Fred e George a rimanere aperti? Mezza Diagon Alley ha chiuso i battenti»
Aveva ragione, il negozio di scherzi dei ragazzi rifletteva luce e colore in una strada vuota, grigia e distrutta da un'aria cupa che non prometteva niente di buono.

«Per Fred ora la gente ha bisogno di ridere» spiegò Ron.
«E per me ha ragione» commentò Harry

'Beh un modo onesto di spendere quegli stupidi galeoni di quel maledetto torneo no?» aggiunsi stizzita.
Il ricordo di Cedric non era sicuramente piacevole, ma riconoscevo almeno il buon uso di quel denaro che, fosse stato per me, avrei tirato dalla Torre di Astronomia.

«Ei» ci richiamò Hermione aprendo una porta «Oh no, tutti hanno comprato le bacchette da Olivander» disse amareggiata
Il negozio era in pezzi, palesemente abbandonato, vetrine distrutte, scatole e confezioni di bacchette buttate all'aria, cupa tanto quanto l'ambiente in cui si trovava.

«Guardate ragazzi» attirò la nostra attenzione Ron.
Ci invitò ad affacciarci dalla finestra e li, dopo praticamente un mese, finalmente lo vedi, più bello con mai. Il completo nero a fasciargli il corpo magro, i capelli letteralmente inconfondibili tirati indietro da dosi evidenti di lacca, sembrava tornato ai primi anni da come lo descriveva Harry, si guardava intorno sospetto.
Accanto a lui una donna mediamente alta, capelli scuri raccolti in uno chignon da cui ricadevano ciocche del medesimo colore dei capelli di Draco, abito elegante, rossetto rosso, non c'erano dubbi: era decisamente sua madre.

Si guardarono intorno per qualche secondo e poi si diressero in una strada sconosciuta, non mi aveva visto ma ero davvero felice di vederlo; certo un po' dispiaciuta perché poteva avvisarmi che sarebbe venuto qui, l'avrei potuto raggiungere, ma capii in fretta che se era con i genitori non mi avrebbe potuto vedere, forse lui però non si rendeva conto del fatto che a me bastava incrociare il suo sguardo per sentirmi meglio...

«Sbaglio o Draco e mammina hanno l'aria di due che non vogliono essere seguiti?» commentò il rosso.

«Quello nasconde qualcosa» aggiunse Harry «Andiamo»

Uscimmo dal negozio in fretta e furia ma li bloccai prima di prendere la stradina.
«Harry guarda quello è Lumarcono!» indicai raggiante l'uomo davanti al negozio di scherzi, che non doveva aver notato la mia presenza.

«Dai Moon lo salutiamo dopo»
«Ma dove stai andando?»

«A scoprire cosa nasconde Malfoy»

«Harry sei impazzito?»
Ma cosa gli diceva la testa, non avremmo pedinato proprio nessuno.

«Che fai non vieni?» chiese Ron .

"No che non vengo, non ho la minima voglia di stalkerare Malfoy, perché dovrebbe importarvi cosa fa e non fa, imparate a farvi gli affari vostri» commentai per poi andarmene.
Non era del tutto vero, insomma mi importava eccome sapere che stava combinando, ma confidavo nel fatto che me lo avrebbe spiegato lui. Avevo giurato di dargli fiducia e così sarebbe stato.

«Salve» dissi presentandomi davanti a Lumacorno

«Signorina Potter che piacere!»
«La disturbo?»

«Oh no parlavo con il professor Vitious ma può aspettare» sorrise «Cosa la porta qui?»

«Il negozio di scherzi, i Weasley sono miei grandi amici»

«Oh capisco! Beh io stavo giusto tornando a casa» fece per andarsene.
Venne però, bloccato proprio dalla voce stessa del professor Vitious.

«Pensaci Horace, un posto a Hogwarts, al sicuro, non si rifiuta»
Ma di cosa parlava? Non mi dite che Silente gli aveva offerto di insegnare alla nostra scuola.

«Di che parlava il professore?» mi impicciai

«Di niente, figurati»

«Le ha offerto un posto come insegnante ad Hogwarts?»
Silenzio. Guardava il basso senza darmi alcuna risposta.
«Senta, non so per quali motivi non abbia ancora accettato, ma per me sarebbe un onore poter imparare qualcosa da lei, un Serpeverde valoroso come sembra essere!»

Alzò di poco lo sguardo abbozzando un sorriso.
«Ci pensi.. buona giornata signor Lumacorno» feci andandomene
Pensai di tornare nel negozio, almeno avevo la compagnia di Ginny mentre quei tre perseguitavano inutilmente il mio ragazzo.

Piccola Mezzosangue 4 || Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora