Si poteva mai tenere tanto a due persone così immature? Facevo davvero fatica a concepire come fosse possibile che non riuscissero a stare un santo giorno senza innescare litigi e provocazioni, nonostante fossero al corrente del fatto che fossi, in qualche modo, "divisa" tra le due parti.
Ero in biblioteca da sola, dopo la loro sfuriata Pansy aveva cercato di tranquillizzarmi ma avevo bisogno davvero di riflettere lontana da tutti, anche se al momento tentavo di studiare qualche cosa.«Sei arrabbiata?» domandò Draco all'improvviso
Stavo sfogliando il mio libro di Trasfigurazione con talmente tanta attenzione da non essermi nemmeno resa conto del suo arrivo.
«Secondo te?» chiesi retorica
«È lui che ha iniziato a lo sai» si giustificò
Aveva ragione in effetti, ero consapevole del fatto che fosse stato mio fratello a far partire la lite ma il motivo, almeno dal suo punto di vista, ignaro della relazione tra me e il biondo, era comprensibile.
«Harry non sa niente di noi» sussurrai avvicinandomi al suo viso «Potevi mentire sull'odore, era ovvio che si sarebbe insospettito» lo rimproverai.
«Beh almeno io ho sentito il tuo di profumo» sprezzò acido.
Lui credeva davvero che io non avessi sentito il suo?«Anche io ho sentito il tuo!» dissi, rendendomi conto di aver alzato un po' troppo la voce per il luogo.
Sorrise aspramente, si guardò intorno come se fosse infastidito dalle mie parole e fece per alzarsi dalla sedia, tentando di evadere dalla biblioteca.
«Mele verdi» gli dissi dal nulla, si bloccò sul posto mente stava per andare via «Gomme Bolle Bollenti, acqua di colonia e... mare» terminai
Draco rimase di spalle a riflettere, ero consapevole del fatto che quelle fossero alcune delle sue cose preferite, ma era vero, percepivo realmente quegli odori nella mia Amortentia e non accettavo che lui potesse avere dubbi suoi miei sentimenti.
Mi alzai anche io, chiudendo il libro e andando nella sua direzione.
«Mi ferisce che tu possa mettere in dubbio quel che provo per te» dissi malinconica passandogli accanto per poi superarlo.
Lo lasciai sul posto a contemplare sulle sue stesse parole, sicuramente molto più rattristito di quanto non lo fossi anche io.
«Moon» disse una voce maschile affannata
«Che c'è?» chiesi annoiata a mio fratello, ero ancora arrabbiata per la scenata con Draco.
«Vieni con me, devo parlarti di una cosa importante» ordinò
«Ma-» provai a dire.
«Niente ma, non c'è tempo per litigare ora»
Mi zittii facendomi strada verso la sala comune dei grifoni, sperando che Harry avesse davvero qualcosa di importante da dirmi, altrimenti l'avrei ucciso; salimmo verso il dormitorio che trovai, sorprendentemente, deserto.
«Dove sono tutti?» chiesi curiosa
«Seamus e Dean erano già in giro, Hermione ha portato via Ron e Neville.. beh l'ho cacciato» disse ridacchiando
Inevitabilmente scappò anche a me una lieve risata, mascherata però dal mio orgoglio, ancora arrabbiatissimo con lui.
«Silente mi ha mostrato una cosa» esordì lui
«Va avanti» lo incitai
«I ricordi di Tom Riddle, della sua infanzia» disse solenne, in un sussurro, quasi come se ne avesse paura.
Non poteva essere.
Come faceva il preside a possedere i ricordi di Voldemort da piccolo?«Harry non girarci intorno, parla e dimmi tutto quello che devo sapere» chiesi dura
Procrastinava anche sulle notizie serie che andavano strappate come un cerotto, odiavo i suoi mille intrecci e giri di parole, speravo arrivasse subito al sodo perché la situazione non mi piaceva affatto.
«C'era un orfanotrofio, Tom Riddle alloggiava li, Silente lo era andato a trovare e credo, da quel che ho capito, che fosse anche la prima persona che passava a salutarlo» iniziò incerto «Già faceva magie, faceva accadere cose brutte agli altri bambini, parlava il Serpentese, aveva già il male dentro!» gridò spaventato dal rivivere quel ricordo che, a sua volta, aveva solo osservato
«Sta calmo» dissi accarezzandogli la schiena per tranquillizzarlo
Era una situazione snervante ed Harry più di tutti sembrava essere vicino a qualche crisi di nervi, ero sempre più negativa sulle sensazioni che provavo verso questo nuovo anno scolastico.
«Silente lo sapeva?» domandai a un tratto «Che lui fosse-»
«No» mi interruppe «Non lo sapeva»
Ero abbastanza scossa, temevo che stesse per dare l'ennesima missione suicida ad Harry.«C'e dell'altro Moon» mi disse, lo invitai a continuare
«Ha riportato qui il professor Lumacorno per un motivo, lui era l'insegnante a cui Tom si era più legato quando studiava qui»
No.
Non era vero.
Non poteva esserlo.
Lumacorno era un uomo buono, lo si vedeva dai suoi occhi, percepivo la sua aura, non era cattivo, Silente si sbagliava.«Non è una persona cattiva, Harry» affermai sicura
«Nessuno ha detto questo, ma Silente mi ha chiesto di entrare a far parte della sua collezione, per ottenere qualche informazione che gli serve e se io non dovessi riuscirci, beh dovrai farlo tu, che nella sua collezione praticamente già ci sei» disse convinto
Si sbagliava di grosso se pensava che avrei accettato.
«Te lo puoi scordare» dissi alzandomi per andar via, avevo sentito abbastanza
«Moon mi serve» fece raggiungendomi «Non puoi dare una mano a tuo fratello?»
«No Harry, non serve a te, non devo aiutare te, ma a Silente e sono stanca di vederti seguire i suoi piani folli come un cagnolino!» sbottai «Non manipolerò un uomo buono per gli scopi malati di quel pazzo, io non mi fido del preside»
«Io si! E dobbiamo fidarci, ci difenderà» affermò convinto
«Ah si? Come ha fatto proteggendoti da un ipotetico assassino? Come ha fatto permettendoti di partecipare al Torneo TreMaghi? Come ha fatto lo scorso anno ignorandoti per mesi e scappando quando avevi bisogno di lui?» gridai tutto d'un fiato
Mio fratello rimase zitto, avendo capito che avevo centrato il segno.
«Non mi farò uccidere da quel pazzo assetato di potere, Harry, ha già fatto abbastanza danni» conclusi andandomene
Speravo che avrebbe aperto gli occhi un giorno, si fidava sempre delle persone sbagliate.
STAI LEGGENDO
Piccola Mezzosangue 4 || Draco Malfoy
RomanceQUARTO LIBRO DELLA RACCOLTA "Piccola Mezzosangue" *** L'anno precedente per Moon si era concluso nel più strano dei modi; la perdita di Sirius avrebbe lasciato in lei un vuoto incolmabile, ma la vicinanza della sua famiglia e dei suoi amici, sarebbe...