Durante la preparazione del Distillato di Morte Vivente, mio fratello sembrava sicuro di quel che stava facendo ma io decisi di concentrarmi sul mio lavoro, non che mi interessasse il premio, principalmente speravo di poter fare bella figura con il professor Lumacorno. Eravamo tutti impegnati della preparazione e, in modo particolare Hermione, non sembrava darsi pace, i suoi capelli ricci erano una schiuma di vapore totale, del tutto fuori controllo, era davvero buffa.
«Tempo scaduto» affermò Lumacorno.
Gettò una fogliolina in ogni calderone per testare quanto fosse ben fatto il composto, vi quando non arrivò al mio.«Davvero ben fatto signorina, purtroppo non è perfetto perciò non posso darle la Felix ma complimenti per il risultato» sorrise orgoglioso.
Diciamo che avevo raggiunto ugualmente il mio obbiettivo.«Signor Potter, per la barba di merlino, è perfetta!» disse estasiato «Così perfetta che oserei dire che una goccia ci ucciderà tutti» rise di gusto.
Ero davvero sbalordita, mio fratello in Pozioni non era mai stato capace, accusava Piton del pessimo insegnamento ma, per quanto il professore fosse senza dubbio severo, non era certo sua colpa dell'incapacità di Harry nella materia. Ero competitiva, da morire, perciò l'idea che fosse riuscito a preparare una pozione migliore della mia non mi andava giù, insomma, ero io quella brava della famiglia!
Più invidiosa di me era sicuramente Hermione, che non si dava pace per aver preparato un miscuglio decisamente pessimo; rassegnata però sembrò smettere di pensarci proprio quando Lumacorno consegnò la fialetta di Fortuna Liquida a mio fratello e per gli ultimi minuti rimasti disse di volerci mostrare delle Pozioni, così ci condusse a un tavolo con dei calderoni.
«Venite qui ragazzi, ora vi mostro una chicca» incitò Lumacorno.
Così tutti in gruppo ci dirigemmo di nuovo davanti ai calderoni, curiosi del miscuglio che stava per mostrarci io, ovviamente, la riconobbi subito.
«Dunque, signor Weasley, si avvicini» disse il professore scoprendo io contenitore «Cosa sente?»
Ron annusò curioso il composto e fu quasi inebriato dalla sostanza (e ci credo).«Un profumo particolare, emh femminile e..la cucina di mamma» disse sognante.
Un gruppetto di ragazzi prese a ridere mentre io la trovai una cosa molto dolce, chissà se il profumo da donna era proprio quello di Hermione, a giudicare dallo sguardo di lei, sembrerebbe star pensando la stessa cosa.«Venga lei signor Potter, mi dica» chiese Lumacorno
«Sente lo stesso odore descritto dal suo amico?»«A dir la verità no, sento torta alla melassa, legno di manico di scopa e, fiori, assomiglia al profumo dei fiori che circondano il giardino alla Tana»
Il professore li guardò sorridente, quasi sodisfatto.«Signor Malfoy, venga lei» disse tutto felice.
«Menta, tabacco mischiato a legno di noce, sembra lo stesso odore del mobilio a Villa Malfoy e... shampoo, o balsamo forse, alla pesca, è fortissimo» fece estasiato.
Sorrisi pensando che sentiva l'odore dei miei capelli, avrei tanto voluto stringerlo e dirgli che ero certa che avrei sentito il suo profumo.
«Bene, adesso facciamo venire una ragazza, signorina Potter, prego»
Mi avvicinai cauta al calderone e subito dei profumi paradisiaci mi travolsero.«Io sento vaniglia, cioccolata calda e l'odore dell'asfalto bagnato dalla pioggia» feci sicura.
Troppo sicura, come se conoscessi quella pozione a memoria, il che non era vero, ma ne sapevo certamente più della mia classe.«Lei è davvero una strega brillante, così brillante da riuscire a mentire discretamente bene» mi sorrise l'anziano «Può spiegarci cos'è questa Pozione signorina?»
«Questa è Amortentia, il filtro d'amore più potente del mondo, esso avrà un odore diverso per ognuno di noi a seconda di ciò che più ci piace o ci attrae» spiegai
«Bene, ora l'Amortentia non crea davvero l'amore, questo sarebbe impossibile, ma provoca una forte infatuazione, per tale ragione è forse la Pozione più pericolosa in questa stanza» terminò richiudendo il calderone.
«Signorina Granger, sa dirmi con quali ingredienti si crea?»
«Si professore, l'Amortentia è spesso usata anche per fabbricare i filtri d'amore ed è composta da uova di Ashwinder, peperoncino in polvere e petali di rosa»
«Corretto, manca un'ingrediente però, sa dirmi qual è?»
Prontamente alzai la mano.
«Si, signorina Potter»«Acqua di Luna, professore»
«Molto bene, dieci punti a Serpeverde» sorrise fiero.
Dopotutto, era anche la sua casa.Ci congedò un instante dopo e, accompagnati da un gran brusio, uscimmo dall'aula.
«Malfoy» tuonò una voce alle nostre spalle.
«Potter» rispose il biondo.
Mio fratello e Draco così vicini non prometteva mai bene.«Pensi io sia stupido?»
«Certo» ghignò beffardo il mio ragazzo.
«Hai sentito il profumo di mia sorella eh, che c'è? Non vedi l'ora di unirla alla tua lista di conquiste?»
«Harry basta» mi intromisi.
«Ti avevo detto di stargli lontano, vuole farsi anche te»
Erano ancora uno di fronte all'altro e io nel mezzo, dietro Draco vi erano Pansy, Blaise, Theo e altre poche serpi rimaste a godersi lo spettacolo, mentre alle spalle di Harry vi erano, ovviamente Ron ed Hermione, seguiti da qualche altro grifone come Neville, Dean, Seamus e Lavanda.
«Sta zitto Potter!» gridò rabbioso il biondo.
«Draco calmati» gli sussurrai guardandolo.
Temevo l'idea di come sarebbe finita.«No!» tuonò Harry «Ho accettato per due anni che fossi più o meno amica di questo idiota ma ora basta, oltre che un bullo è anche un..»
Mio fratello sembrò bloccarsi per qualche istante e lo fulminai con lo sguardo sperando che non ricominciò con le sue solite paranoie su Draco dalla parte del Signore Oscuro.
«Lasciamo perdere» concluse Harry, per fortuna direi «Ma sta alla larga da lei e da noi»«Per prima cosa, non prendo ordini da te. E poi tua sorella è sufficientemente intelligente da scegliere chi vuole come amico e chi no, lei è una serpe, non scordartelo» disse ammiccante e provocatorio il biondo
«Non farmi parlare Malfoy» sussurrò a denti stretti.
«Dai sentiamo che hai da dire» lo sfidò.
Harry lo guardò in cagnesco.«Moon, andiamo» ordinò mio fratello.
«Smettila di dirle quello che deve fare» replicò il biondo.
«Non sono affari tuoi»
«Dici?» chiese ancora una volta in tono provocatorio, Draco.
Erano imbarazzanti, tutta la scuola li stava guardando.«Ora basta, smettetela di dare spettacolo» dissi esausta «Uccidetevi pure se volete, non ho tempo di sentirvi litigare, sono stufa delle vostre scenate e smettetela di parlare di me, scannatevi per gli affari vostri»
Andai verso Pansy e la invitai a seguirmi, così ci dirigemmo verso il cortile, fregandomene totalmente di quei due che trovavano ogni pretesto per litigare.
STAI LEGGENDO
Piccola Mezzosangue 4 || Draco Malfoy
RomanceQUARTO LIBRO DELLA RACCOLTA "Piccola Mezzosangue" *** L'anno precedente per Moon si era concluso nel più strano dei modi; la perdita di Sirius avrebbe lasciato in lei un vuoto incolmabile, ma la vicinanza della sua famiglia e dei suoi amici, sarebbe...