Capitolo 124 - I piani folli di Silente

2.7K 125 25
                                    

L'indomani non ci mise molto ad arrivare; non appena il gufo partì diretto al Malfoy Manor, Draco rientrò nel dormitorio ma la nostra conversazione non ebbe un gran continuo. Decisi di credere al fatto che non mi avesse tradito, ero al corrente della verità ma lui non poteva saperlo, ma non potevo dirgli del marchio o di chissà quale altra accusa sulla sua unione ai Mangiamorte, anche perché avrebbe sospettato che fosse solo un'idea bizzarra che mi aveva messo in testa Harry.

Approposito di lui, dopo aver trascorso una monotona giornata di lezioni mi venne a cercare in biblioteca, dove stavo ripassando Artimanzia, il programma della materia era super vasto, anche perché a seguirla, oltre agli studenti del secondo anno, eravamo letteralmente solo io ed Hermione; non avevo esattamente la fama di secchiona tuttavia mi applicavo moltissimo nello studio delle materie, Antiche Rune, Cura Delle Creature Magiche, Babbanologia, tutte materie ormai facoltative da anni, continuavo a seguirle regolarmente perché mi reputavo davvero affascinata da tutte, persino Divinazione, che però seguivo solo con Luna.

Harry, al suo arrivo, iniziò a spiegarmi nel dettaglio ciò che aveva fatto dal rientro, in particolare, l'incontro con Silente, dove quest'ultimo gli aveva mostrato i ricordi di Tom Riddle nel Pensatoio; questa storia dei ricordi in realtà non mi piaceva molto, Silente aveva qualche piano in testa e stava usando mio fratello per raggiungere qualche scopo, come sempre, e temevo che sta volta lo avrebbe messo davvero in pericolo.

«Ma sei sicuro di volerglielo chiedere?» domandai

«Ne sono certo, devo capire, se può dirmi qualcosa su di lui io sono il primo a doverlo sapere» spiegò.
Non molto convinta gli andai dietro e una volta giunti davanti l'aula ci bloccammo sull'entrata, vedendolo impegnato con due giovani Tassorosso.

«Harry» lo fermai per un braccio «Andiamo sta parlando con altri studenti, torniamo dopo»
Mi ascoltò? E quando mai.
Si diresse spedito nell'aula e io mi maledissi ancora per averlo seguito.

«Ma guardate chi c'è! Gli studenti migliori della mia classe» ci acclamò entusiasta, venendoci incontro. Che carino però.

«Buonasera professore» gli sorrisi raggiante, felice di vederlo.

«A cosa devo questo piacere ragazzi?» chiese subito dopo.

«Signore, vorrei farle una domanda»
Pregavo non fosse troppo diretto, ma stavamo parlando di Harry, impulsivo come pochi al mondo, non avrebbe ragionato molto sulle parole da usare.

«Ma sicuro, chiedi pure ragazzo» lo incoraggiò Lumacorno, mentre sistemava le ultime cose rimaste nel suo ufficio.

«Vede, l'altro giorno, nel reparto proibito della biblioteca ho trovato qualcosa di interessante, sa un libro parlava di un raro pezzo di magia» iniziò mio fratello «Ora non riesco a ricordare bene il nome, però mi ha dato modo di riflettere, insomma voi insegnati siete al corrente di-» lo interruppi.

«Quello che mio fratello sta cercando di dirle credo sia, esiste qualche tipo di magia che non vi è concesso insegnarci?» conclusi io.
Temevo che Harry potesse velatamente accusarlo di essere al corrente di chissà cosa.

«Ragazzi io insegno Pozioni, queste cose non fanno parte della mia disciplina..Harry credo sia più adeguato che tu ponga queste domande al professor Piton» ci liquidò.

«Si beh, io e lui non la vediamo allo stesso modo» ridacchiò «Il punto è che, insomma, il professor Piton non è come lei, potrebbe fraintendere»
A queste parole l'insegnante di Pozioni si arrese.

«Si, esiste, non c'è luce senza oscurità e vale anche per la magia, io personalmente lotto sempre per vivere nella luce» ci rispose «Vi consiglio di fare altrettanto»

Se ne stava per andare quando mio fratello lo fermò.
«È quello che ha detto a Tom Riddle? Quando è venuto a chiederglielo»

«Harry!» dissi tirandolo per il maglioncino.
Ma come gli era venuto in mente?

«Silente ti ha spinto a questo non è così?» domandò retorico «Non è così?» alzò la voce.

Tremavo all'idea di vederlo perdere la pazienza, non meritava di essere assillato come stava facendo il nostro preside, io mi fidavo di lui, era un uomo buono.

Lumacorno girò i tacchi e se ne andò mentre Harry rimase impalato.

«Sei pazzo?» sbraitai una volta rimasti soli.

«Moon che dovevo fare? Non me lo avrebbe detto!» sentenziò. Beh chissà come mai, Harry non aveva proprio i modi in ogni caso!

«Se non voleva dirtelo avrà avuto i suoi motivi, smettila di spiare i suoi ricordi insieme a quello psicopatico di Silente, oh per Salazar, Harry..» dissi esausta .

«Sai che c'è Moon? Vuoi fare di testa tua? Bene, ma Silente è un uomo saggio, che ci protegge e ci vuole bene da sempre, anche se da parte tua non ha mai ricevuto un "grazie", ha continuato a farlo quindi non puoi permetterti di dargli dello psicopatico» disse d'un fiato «Ora ascoltami, lui si fida di me e io mi fido di lui, quindi ora tu andrai da a Lumacorno e..»

«No Harry, ora tu ascolti me. Tu mi hai portato qui e non perché vuoi coinvolgermi nelle tue cose ma perché sia che lui ha stima di me e speravi che avendomi qui avrebbe tirato fuori qualche informazione in più. Non m'interessa se quello ti ha fatto il lavaggio del cervello, non mi fiderò mai di quell'uomo, scordatelo, se tu vuoi farti usare come un burattino fa pure ma io mi rifiuto anche solo di farmi dare il minino suggerimento» presi fiato e continuai.
«Ora se andrò da Lumacorno sarà solo ed esclusivamente per scusarmi del TUO comportamento, lui è una bella persona e ne sono certa, non venire a dirmi che avevo ragione quando quel vecchio pazzo ti condurrà alle porte dell'inferno»

Dopo la sfuriata mi ricordai dell'evento più importante del giorno: dovevo recarmi al Lago Nero nella speranza di trovare la mamma di Draco.

Camminai fino a lì rimuginando sul mio odio per Silente e sopratutto, più che per lui come persona, per il modo in cui trattava mio fratello, nemmeno fosse davvero una marionetta da comandare a suo piacimento, era meschino, nessuno mi avrebbe tolto quella convinzione.

Arrivai finalmente a meta e mi sedetti su una roccia ad attendere il suo arrivo.

Continuai a pensare a tutto e al fatto che mi sarebbe piaciuto potermi sfogare con qualcuno, peccato che il segreto di Draco fosse praticamente da portare nella tomba e quello di Harry invece riguardava il Signore Oscuro e proferirne parola sarebbe stato a dir poco catastrofico; ero certa che quell'anno non sarebbe stato facile ma non avrei mai immaginato tutto questo...

Passarono i secondi, i minuti.
Interminabili.
Forse era passata addirittura un'ora.

Di Narcissa nemmeno l'ombra.

Attesi ancora qualche istante, poi, delusa, tornai verso il castello.

Perché non si era fatta viva?
Magari era stata impegnata, ma per Draco pensavo avrebbe mollato tutto e sarebbe corsa qui..

Piccola Mezzosangue 4 || Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora