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San

«Bene, è passato.»disse semplicemente quella stana ragazza dai capelli biondi dopo avermi tirato uno spintone per allontanarsi da me. Se ne andò l'attimo dopo lasciandomi nella confusione più totale e io la seguii con gli occhi, notando bene quando andò verso un punto preciso: mio fratello.

Era amica di Jongho? Merda, non si assomigliano per niente, questa mi sembra una matta. Come diavolo ha osato poi prendermi per il colletto, ora avrò la camicia sgualcita per il resto della serata e non è una cosa che sopporto; mi va bene soltanto se è per colpa del divertimento che ho avuto con qualcuno.

Feci spallucce e mi girai, tornando al caminetto dove poco prima c'erano i miei amici. Ma ormai ne è rimasto solo uno e non è nemmeno solo.

«Dove sono Mingi e Yunho?»gli chiesi mettendomi sulla poltrona davanti a lui e questi si staccò dalla bocca del ragazzo sotto di se, voltando la testa verso di me. L'altro prese a lasciargli dei baci sul collo e quest'ultimo mi sembrò fin troppo innervosito.

«Non vedi che sono occupato?»mi chiese Wooyoung seduto sulle gambe di quel tizio biondo che ancora gli recava attenzioni sulla pelle della sua gola, dove c'era il pomo d'adamo.

«Che ti costa rispondermi?»domandai di rimando e a quel punto alzò gli occhi al cielo e lanció un'occhiata al ragazzo sotto di se, prendendogli la nuca tra le dita.

«Staranno scopando, che mi importa?»rispose semplicemente e io sbuffai ancora una volta prima di alzarmi infastidito sia dal suo comportamento che da quello che avevano avuto gli altri due. Dovevamo andare a fumare, cazzo.

«Fottiti.»gli dissi a tono e lui si voltò rapido verso il viso dell'altro, riunendo le labbra in un bacio che era tutto tranne che tranquillo e vidi anche della saliva scendergli dai menti. Mi venne da vomitare.

«Pensa a farti fottere tu, che ne hai bisogno.»borbottò tra uno schiocco e l'altro. A quel punto mi voltai e mi incamminai verso le scale di casa, decidendo di andare in camera mia e farmi gli affari miei.

Fortunatamente la roba da fumare l'avevo io nella mia stanza, perciò non sarei dovuto andare a cercare gli altri due in qualche angolo della mia casa. Mentre salivo le scale vidi molti ragazzi scenderle e camminare per i corridoi e per un attimo mi chiesi se qualcuno fosse entrato in camera mia. E magari proprio Mingi e Yunho.

Arrivai davanti la porta e notai due ragazzi limonare su di essa, esplorando anche varie parti dei loro corpi. Mi venne il voltastomaco a guardarli, dal momento che erano davanti la mia camera, e semplicemente li spinsi via.

«Amico, ma che cazzo?!»esclamò quello fissandomi e pulendosi con un dito il rossetto della sua ragazza dalla bocca. Non li degnai nemmeno di uno sguardo e semplicemente feci per abbassare la maniglia, ma poi lo sentii toccarmi una spalla.

«Fuori. Dalle. Palle.»ringhiai e questo tolse subito la mano ma continuò a fissarmi. Io cercai di ignorarlo ma, quando capii che ne avrebbe avuto ancora per molto, mi girai verso i due che tenevano gli occhi puntati su di me e gli recai delle occhiatacce.

«Siete sordi o cosa? Ho detto fuori dalle palle, andatevene a fanculo tutti e due. Via dalla mia stanza, porca puttana!»sclerai e alzai di qualche tacca la voce e soltanto a quel punto i due si allontanarono senza dire una parola.

Io riuscii a respirare ed entrai nella mia stanza, dirigendomi subito verso il mio comodino e aprendo il doppio-fondo che avevo creato quando ancora ero piccolo, tirando fuori tutto il necessario per girarmi una canna coi controfiocchi.

Mi poggiai la cartina lunga sul palmo della mano e con l'altra ci avvicinai un filtro ad una estremità. Presi l'erba già macinata e ce ne misi in abbondanza, fregandomene totalmente del fatto che poi sarebbe stato più complicato chiuderla. La rollai e poi leccai la cartina per terminarla.

Mist[C.S.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora