Byeol
Quando mi svegliai, quella mattina, fu a causa dei raggi del sole che entravano dalla finestra di San. Era domenica, perciò avrei anche preferito dormire qualche ora in più, invece mi fu impossibile dato che la luce mi arrivava dritta sugli occhi.
Grugnii e mi voltai dall'altra parte anche se con un po' di difficoltà a causa delle braccia del rosso che avevo legate attorno alla vita. Quando riuscii nel mio intento mi ritrovai faccia a faccia col suo petto e, istintivamente, mi avvicinai ad esso per lasciargli un bacio, per poi accoccolarmi ancora più stretta al suo corpo, in modo tale che riuscissi anche a sentire il battito del suo cuore.
Erano passati quasi dieci giorni da quando io e San avevamo chiarito e ci eravamo aperti l'uno all'altra e, da quel momento, non era passato attimo che non avevamo trascorso insieme. Il pomeriggio andavo a casa sua per studiare con Jongho e, una volta finito, rimanevo comunque a casa loro insieme al mio migliore amico e a Yeosang, che ci raggiungeva soltanto la sera.
Quel venerdí avevamo trascorso poi la giornata con i nostri amici, quindi io ero andata a casa di Seonghwa ed Hongjoong e lui aveva invitato Wooyoung, Mingi e Yunho ad un pigiama party che era durato fino a sabato pomeriggio. Poi ieri ero stata io a raggiungerlo e la sera eravamo finiti a letto insieme per poi addormentarci.
Ormai se dormivamo insieme ci veniva sempre qualche voglia di fare qualcosa e ogni volta che iniziavamo nessuno dei due poi riusciva a fermarsi finchè non si fosse stancato.
Non ci eravamo chiesti di metterci insieme, semplicemente era successo che ormai non riuscivamo più a stare l'uno distante dall'altra e viceversa, perciò era venuto tutto piuttosto naturale.
Aprii gli occhi quando lo senti sfregare il naso nei miei capelli e sorrisi, alzando poi la testa verso il suo viso ancora assonnato.
«Hey.»lo salutai io appena vidi che aprí gli occhi, per poi portare una mano a stropicciarsi le palpebre ancora mezze chiuse probabilmente a causa del sonno perso di quella notte.
«Buongiorno.»ricambiò e io mi tirai su per lasciagli un bacio sulle labbra, nonostante nessuno dei due non si fosse lavato i denti, non me ne importai più di tanto e in più mi piaceva vedere quel tipo di confidenza tra di noi, come se ci conoscessimo da una vita.
«Ti ricordi che giorno è oggi?»gli chiesi poi sulle labbra e le sentii dischiudersi in un sorriso a contatto con le mie. Mi misi sul suo corpo, coperto soltanto da un paio di boxer da cui sentivo la tipica erezione mattutina a cui cercai di non fare caso.m, appoggiai il mento sul suo petto e lo guardai.
«È il giorno dell'inaugurazione!»risposi e a quel punto il suo sorriso si allargò, evidenziando anche quelle due splendide fossette ai lati delle labbra. Non riuscii a resistere e allungai le mano verso le sue guance, non potendo fare a meno di infilare i due indici delle mani all'interno di esse.
Da quando si era disintossicato infatti, aveva parlato coi genitori e, dopo l'ennesimo tentativo, avevano ceduto a prestargli quella parte di soldi che gli serviva per aprire il locale dei suoi sogni insieme ai suoi amici. Perciò, dopo diversi giorni di lavoro al suo interno, erano riusciti a sistemare il tutto e quel giorno finalmente l'avrebbero inaugurato.
«Sono emozionato e ho anche un po' di ansia.»affermò andando a mettersi le mani dietro la testa evidenziando i suoi bicipiti e le sue spalle.
«Sono sicura che andrà bene.»dissi carezzandogli il petto e lasciandoci un bacio sulla pelle che, nonostante fossimo ad ottobre, era maledettamente bollente.
«E se non venisse nessuno?»disse a bassa voce e chiudendo gli occhi per un momento per poi aprirli e guardare il soffitto.
«Sono certa che verrà la gente invece, come fanno a non notare un locale del genere?»chiesi con un sorriso per poi avvicinarmi alle sue labbra e lasciargli un bacio a stampo con un sorriso. Poi, come se nulla fosse, mi misi a cavalcioni sul suo bacino, avvertendo subito quella mezza-erezione che stava scomparendo con i minuti.
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Mist[C.S.]
Fanfiction«Di cosa hai paura?» «Di rovinarti.» Byeol è al quarto anno di liceo, i suoi amici possono contarsi sulle dita di una mano mentre per i suoi voti servono per forza quasi tutte le dita da contare. "Gli amici prima di ogni cosa." questo è il suo motto...