☆28

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San

«Anche io sento qualcosa per te, Lee Byeol.»dissi poco prima di avvicinare la fronte alla sua, facendole poggiare l'una all'altra, per poi chiudere gli occhi e sospirare.

«E ora che si fa?»mi chiese poi facendomi scivolare la mano dalla guancia al collo, mentre le mie di mani andavano a prenderle i fianchi, come avevo voluto fare quella sera in cui l'avevo vista con Hongjoong. Scacciai il pensiero di quel ragazzo, dato che mi sarei soltanto innervosito altrimenti, e mi concentrai sul momento: sui nostri respiri che non vedevano l'ora di diventare uno solo, sui nostri corpi e sui nostri cuori che volevano soltanto appartenersi.

«Non lo so.»risposi per poi aprire gli occhi e trovarla a fissarmi le labbra. Non ci capii più niente quando la vidi così, mi mandò i brividi per tutta la schiena e, in un attimo, la mia bocca era di nuovo sulla sua dopo mesi.

Non fu affatto simile ai baci che ci eravamo scambiati in precedenza, infatti quelli erano sempre stati veloci, irruenti e famelici, questo no: fu un lento assaggiarsi, nessuno dei due volle correre ed entrambi volevamo goderci il momento, continuando a toccare le labbra dell'altro con la lingua. Feci congiungere le dita dietro la sua schiena, unendole e poi attirandola più vicina a me, facendo scontrare i nostri bacini al quale mi lasciai scappare un sospiro. Non mi ero accorto che infatti, con solo un leggero assaporarsi, mi ero ritrovato un problemino nei pantaloni e averla così vicina a me non aiutava affatto, però non volli perdere quel contatto perciò, per la prima volta nella mia vita probabilmente, me ne fregai dell'eccitazione e pensai alla persona che avevo davanti.

Mi infilò le mani tra i capelli e strinse alcune ciocche in due pugni mentre mi stringeva il labbro inferiore coi suoi denti, facendomi quasi male. Cercai di mantenere il controllo per altri secondi ma, quando iniziò a tirarmi i capelli, non riuscii a trattenermi.

«Basta, non ce la faccio.»ammisi allontanandomi da lei per qualche secondo, godendomi della vista delle sue labbra gonfie e rosse a causa dei baci e la sua espressione confusa. Quando poi mi avvicinai mi abbassai sul suo corpo e l'afferrai per le cosce, per poi tirarla su e prenderla in braccio come avevo fatto quella volta in quel vicolo. Agganciò subito le gambe attorno alla mia vita e poi poggiò le labbra sul lato del collo che avevo coperto da quelle piccole lentiggini che, da quel che ho capito, le piacevano.

Iniziai a camminare e salii di nuovo le scale cercando di non cadere a causa della situazione di equilibrio precario a cui ero posto, per poi arrivare davanti alla porta della mia camera. Non persi un attimo ad aprirla e richiuderla alle mie spalle, dirigendomi poi verso il mio letto dove mi sedetti con ancora lei in braccio.

Le staccai il viso dal mio collo e l'allontanai per guardarla di nuovo in faccia. Aveva gli occhi che mi stavano parlando, che mi dicevano che quella volta non voleva fermarsi a qualche preliminare ma voleva avermi completamente, cosa che era più che ricambiata.

«Che c'è?»mi chiese, rimettendo di nuovo le mani tra i capelli e guardandomi dall'alto, dal momento che in quella posizione era in una posizione appunto più elevata. Scrollai le spalle, facendo scorrere le mani lungo la sua schiena, per poi sorridere continuando a guardarle il viso.

«Niente, sei bella.»ammisi semplicemente e a quel punto fu lei a sorridere e poi ad unire di nuovo le nostre bocche e, questa volta, tornò di nuovo il desiderio che ci aveva posseduto le due volte prima. Le morsi il labbro inferiore e le spinsi il bacino a compiere un movimento su di me, alchè lei poi prese l'attimo dopo a compierne alcuni di sua iniziativa, mandandomi letteralmente in tilt il cervello.

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Non volevo andare troppo di fretta, perdere le tappe, volevo andare con calma e godermi il tutto, però mi stava venendo fin troppo difficile da fare: avevo quasi bisogno di lei, di sentirla completamente, di averla finalmente tutta per me.

Mist[C.S.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora