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Byeol

L'arrivo di ottobre portò con se le prime piogge e l'inizio del freddo autunnale, mi mancava già il caldo della metà di agosto e la scuola mi aveva già stancata. Nonostante avessi già ansia di mio per il fatto che mi sarei trovata nel mondo del lavoro una volta concluso l'anno, anche loro avevano preso a stressarci, volendo sapere le nostre idee per il futuro e dando pareri su di noi, ovviamente pareri non richiesti.

L'ultima ora di quella giornata fu proprio sulla base di quegli argomenti, infatti la nostra professoressa aveva fatto diverse domande a tutta la classe e, quando era arrivata a me, io non seppi cosa dire.

«Non lo so, non ci ho ancora pensato.»affermai sinceramente e la vidi sorridere apprensiva per poi annuire leggermente. Si girò poi verso il mio amico, il quale in quel momento stava giocando con una penna, e lo guardò per poi parlare.

«Choi tu cosa pensi farà la tua amica una volta finito il liceo?»non era un segreto che io e Jongho fossimo amici, perciò probabilmente fu proprio quello il motivo per cui fece quella domanda a lui.

«Non so, credo che al momento abbia fin troppa confusione nella testa per pensare anche ad una scelta del genere.»rispose e io alzai le sopracciglia e mi voltai verso di lui con un'espressione fatta di stupore. Anche lui mi guardò in quel momento e, quando i nostri sguardi si incrociarono, sorrisi automaticamente.

Avevo capito a cosa si stesse riferendo, era evidente che stesse parlando di San.

Da quando io e Hongjoong avevamo chiuso definitivamente quel nostro secondo tentativo, avevo deciso di non voler più avere segreti con nessuno di loro; infatti mi ero resa conto che ad alcuni avevo raccontato qualcosa in più e a qualcuno qualcosa in meno mentre, nel caso di Hongjoong, lui non sapeva nulla. Tutti e quattro i miei migliori amici sono stati ad ascoltarmi quando gli avevo raccontato per filo e per segno ciò che io e San avevamo fatto e tutti mi avevano detto che, in realtà, sembrava che in realtà lui avesse qualche problema con sè stesso ed era proprio questo il motivo che non gli aveva permesso di stare con me dall'inizio.

«Probabilmente hai ragione»ribattè la mia prof attirando la mia attenzione e tirandomi fuori dai miei stessi pensieri. Non fece in tempo a porre la stessa domanda al mio amico che suonò la campanella e, essendo quella l'ultima ora, noi ragazzi subito ci alzammo ed iniziammo a prepararci gli zaini per tornare a casa.

«Vieni da me oggi? Yeosang mi ha detto che Seonghwa e Hongjoong hanno la serata libera, possiamo passare il pomeriggio a studiare e poi stasera ci vediamo tutti insieme!»mi propose Jongho una volta messosi la cartella in spalla e io annuii subito, per poi indirizzarmi fuori l'edificio.

Parlammo della giornata che avevamo trascorso e dei nostri professori e compagni fino a quando non adocchiammo la macchina di Yeosang in lontanaza. Subito ci precipitammo all'interno, dato che faceva piuttosto freddo a causa del vento che tirava, e l'attimo dopo sfrecciammo via dal parcheggio.

Sfrecciammo per modo di dire dato che il moro aveva da poco preso la patente e che ancora doveva fare l'abitudine a guidare. Comunque, nonostante tutti i "stai attento" e "vai più piano di mia nonna" da parte di Jongho, arrivammo a casa di quest'ultimo sani e salvi.

 Comunque, nonostante tutti i "stai attento" e "vai più piano di mia nonna" da parte di Jongho, arrivammo a casa di quest'ultimo sani e salvi

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