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Byeol

La fine dell'anno scolastico arrivò in fretta e quell'anno fortunatamente riuscii a passarlo senza alcun debito da recuperare a inizio del quinto. Non mi era mai capitato in realtà e ne ero davvero grata dal momento che non sapevo se mai sarei stata in grado di mettermi a studiare d'estate dopo quasi dieci mesi di puro inferno.

E, con la fine del mio quarto anno, arrivò anche il giorno del mio compleanno. Io e Yeosang compivamo gli anni a distanza di qualche giorno e fin da piccoli l'avevamo festeggiato insieme ma, quell'anno, lui preferiva passarlo col suo ragazzo. Io avevo quindi poche opzioni dal momento che festeggiarlo con Seonghwa e Hongjoong non era il massimo e nemmeno farlo coi miei poteva dirsi un vero compleanno.

Per questo motivo infatti, a mio rischio e pericolo, avevo accettato quel dannato invito da parte del fratello maggiore di Jongho. Non sapevo perchè l'avevo fatto in realtà, ma soltanto il fatto di aver nominato il nome di Hongjoong mi aveva fatto innervosire quel giorno e perciò non ci avevo capito più nulla.

Anche se, per quanto mi duole ammetterlo, mi piacerebbe conoscere meglio quel ragazzo e chissá magari cambiarlo un po' e diventarci anche amica anche se mi sarebbe stato alquanto difficile il non saltargli addosso, dato che è davvero sexy.

«Ancora devi farmi capire come ti è venuto in mente di accettare quel dannato invito.»borbottò Jongho quando scesi le scale di casa mia una volta finito di prepararmi. Avevo il telefono in mano e stavo scegliendo una delle tante foto che avevo scattato qualche attimo prima per poi metterla su twitter.

«Sicuro si è presa una sbandata per tuo fratello, dopotutto è...beh, è bello, cazzo.»commentò Yeosang ricevendo poi un'occhiataccia dal suo ragazzo a cui ridacchiò semplicemente, provocando un leggero rossore sul viso del più piccolo.

«Perchè non vai da lui, allora? È cosí bello...»disse ma non riuscí a finí la frase che il moro era già impegnato a circondargli il collo con le braccia e a stampargli dei leggeri bacetti sulla guancia, a cui non potei fare altro che intenerirmi.

«E non è nemmeno l'unica ad essersi presa una cotta per qualcuno di quel gruppo

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«E non è nemmeno l'unica ad essersi presa una cotta per qualcuno di quel gruppo.»aggiunse Hongjoong e, al sentire la sua voce, mi voltai, posando i miei occhi nei suoi che erano intenti a fissarmi il corpo coperto da quel leggero vestito.

«Piantala con questa storia, se Wooyoung mi ha scritto non sono io a volerlo sposare.»ribattè acido Seonghwa per poi tirargli uno scappellotto dietro la nuca. A quel punto ridacchiammo semplicemente e l'attimo dopo sentii il rombo di una motocicletta davanti la mia casa.

Sentii una strana sensazione nel petto e nello stomaco, una sorta di agitazione che però non faceva altro che scombussolarmi ogni idea che mi passava per la testa. Feci un respiro di sollievo e guardai ad uno ad uno i miei amici, anche se provai ad ignorare lo sguardo del mio ex in ogni modo.

Feci un leggero sorriso e mi girai verso l'uscita e loro quattro in un attimo mi furono dietro. Appena fui fuori mi ritrovai davanti a me San che scendeva dal suo veicolo e alzava il sellino per tirarne fuori un secondo casco. Si voltò poi verso di me quando sentí il suono della porta sbattersi e, quando si accorse della mia presenza, fece scorrere gli occhi lungo le curve del mio corpo lentamente, come a volermi mangiare quasi, e quelle occhiate non fecero altro che accrescere quella specie di agitazione che poi tanto agitazione non era dato che poteva essere considerata anche eccitazione.

Mist[C.S.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora