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Byeol

Il suono della campanella mi fece sospirare e lasciai subito cadere la penna che stavo tenendo sul banco, per poi buttarla distrattamente nello zaino e infilandoci dentro anche il mio libro e quaderno.

Mi alzai dal banco con una spinta e finalmente uscii dalla classe. Eravamo soltanto a metà giornata dato che era il momento della ricreazione ma mi sentivo particolarmente stanca, come se avessi trascorso la notte in bianco e ora ne stessi ripagando le conseguenze.

Andai al mio armadietto e lo aprii con la piccola chiave che avevo sempre al collo, poi sentii le voci dei miei amici che aprivano i loro accanto a me.

«Oggi qualcuno ha fatto le ore piccole.»commentò Jongho e io alzai gli occhi al cielo infilando quasi del tutto la testa nello spazio a me riservato da quella scuola che tanto odiavo.

«Sono soltanto stanca, tutto qui.»borbottai e misi a posto i miei libri per poi prendere una merendina che mi ero portata quel giorno.

«In classe quasi si addormentava.»sussurrò il più piccolo al suo ragazzo e quest'ultimo ridacchiò. A quel punto chiusi di botto l'armadietto e mi voltai verso i due che avevano ancora il sorriso sulle labbra e li fissai con un'occhiata omicida.

«Ne avete ancora per molto?»gli chiesi ironicamente prima di poggiare la spalla al muro e continuando a fissarli. Loro alzarono le sopracciglia e si lanciarono delle occhiate per poi prendere la merenda e chiudere gli armadietti.

«Che c'è, sei nel tuo periodo del mese?»mi domandò il più grande e io misi su un'espressione accigliata per poi voltarmi e iniziare a camminare per il corridoio pieno di ragazzi che facevano avanti e indietro chiacchierando tra loro. Yeosang e Jongho mi seguirono tenendosi per mano fino alla sala dove avremmo potuto mangiare.

«Non ho il ciclo, ho dormito poco stanotte.»ammisi e gli altri due si misero al mio fianco scrutandomi attentamente.

«E come mai?»mi chiese il mio compagno di classe e io scrollai le spalle. In realtà nemmeno io sapevo cosa mi stava tormentando da qualche giorno anche se una mezza idea ce l'avevo: i miei pensieri erano sempre su Hongjoong, anche se da qualche giorno la notte mi capitava di vedere una capigliatura nera e rossa che purtroppo conoscevo abbastanza bene.

«Glielo chiedi pure? È evidente che è innamorata.»ridacchiò Yeosang e io subito spalancai gli occhi e mi girai a guardarlo fermandomi poi in corridoio.

«Che vuoi dire?»dissi allarmata allora: se lui lo sapeva significava che era anche piuttosto evidente e che allora anche Hongjoong lo sapeva, e io non potevo permetterlo.

«Si vede che hai ancora la cotta per Hongjoong, lui pare essere l'unico a non essersene accorto.»rispose e riprese a camminare. Io lo seguii a passo veloce e in poco tempo ci ritrovammo nella sala della nostra scuola.

«O forse se ne è accorto ma non ricambia i miei sentimenti.»borbottai adocchiando subito un tavolo libero su cui andare a mangiare.

«Hongjoong? Non ricambiare i tuoi sentimenti? Ma se ti sta sotto da quando vi siete lasciati!»commentò Jongho andandosi a sedere al tavolo che gli avevo indicato e io feci lo stesso, mentre l'altro rimase in piedi.

«Non dire cazzate.»aggiunsi e infine poggiai le mani sul legno e poi il mento su di esse, mettendo su un broncio. Nessuno dei due mi rispose e io gliene fui grata.

Se Hongjoong non avesse ricambiato i miei sentimenti e io ci avessi sperato sarei stata ancora peggio di quanto già stavo, perciò era meglio lasciare perdere e pensare subito al peggio.

«Ho dimenticato l'acqua, mi accompagni?»chiese Yeosang al suo ragazzo e quest'ultimo annuí. I due mi guardarono e io semplicemente alzai e abbassai le spalle per fargli capire che non avevo problemi a rimanere da sola, perciò si avviarono all'uscita. Li seguii con gli occhi non potei fare a meno di pensare a quanto belli fossero e a quanto anche io volevo avere quello che avevano loro.

Mist[C.S.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora