La mattina dopo Molly iniziò a cucinare una buona colazione che non faceva da tempo, in quei giorni aiutava suo marito, Arthur con il lavoro, ne era pieno.
Hermione si sistemò la sua canottiera lilla e i suoi leggins neri, facendosi una coda alta e scompigliata per via dei suoi ricci ribelli. Scese di sotto e sorrise al profumo dei pancakes al cioccolato, avvicinandosi alla mamma dei suoi amici.
« Buongiorno Signora Weasley » disse Hermione felice.
Perchè tutta questa felicità vi starete chiedendo.. beh, Ginny si era svegliata insieme ad Hermione - strano, ma vero - e le aveva raccontato tutto ciò che fece Fred la sera prima.
« Oh Hermione, quante volte te lo dovrò dire? Devi chiamarmi semplicemente Molly! » la guardò, in modo ironico.
Hermione aprì bocca per dire qualcosa, ma una voce più adulta e roca la bloccò.
« Buongiorno semplicemente Molly » disse Fred. Hermione si girò verso di lui e alzò la testa per guardarlo, quasi quasi si trovò a terra. Il gemello era senza maglietta. Non che avesse chissà che muscoli, ma non era male vederlo così, per niente. Fred abbassò lo sguardo per guardare Hermione, ma esso cadde da un'altra parte.. sul seno della ragazza. Quest'ultimo era cresciuto davvero tanto in questi anni, infatti il gemello deglutì.
« Non ci provare Fred! Tu devi chiamarmi mamma, ti ricordo che è stata la tua prima parola » lo minacciò Molly, ma per lui non era proprio una minaccia.
« Mamma.. è sorprendente che tu non mi riconosca, sono George » alzò sia il sopracciglio che lo sguardo su sua madre, lasciando Hermione imbambolata davanti a lui.
« Oh.. scusa George, è che Hermione di solito si imbambola su Fred » arricciò il naso la donna e in quel momento Fred scoppiò a ridere e Hermione diventò rossa più dei capelli dell'intera famiglia Weasley.
« Beh mamma, mi piace il fatto che tu l'abbia notato. Comunque hai ragione, sono Fred, il gemello migliore di tutti! » spalancò le braccia.
« Ho sentito bene? Perchè se sì allora ti dico caro Fred: non si dicono le bugie » disse George avvicinandosi. Menomale che almeno lui aveva la maglietta, pensò Hermione. Lei, finalmente, scosse la testa e andò sul divano. Fred abbassò di nuovo lo sguardo su di lei, ma questa volta sul suo sedere.
Il rosso rimase sorpreso da come si fosse vestita, di solito si mette vestiti che la coprono, questa volta invece aveva cose molto.. non da Hermione.
Nel capitolo scorso Ginny aveva detto ad Hermione di divertirsi e non pensare a Fred, infatti la riccia decise di seguire il consiglio di Ginny, per quello cambiò "stile".
« Ragazzi! Venite a tavola, è pronto! » urlò Molly. Tutti infatti si ritrovarono entro due secondi a tavola, ma mancava solo Harry. Ginny sospirò e alzò lo sguardo su Hermione. Quest'ultima capì che i due avevano litigato, così non disse niente, a differenza di Ron.
« Ma che è successo? Perchè Harry non scende? » disse confuso. La riccia lo fulminò con lo sguardo e Ron alzò le mani in segno di difesa.
Dopo colazione Hermione e Ginny aiutarono Molly a pulire, poi tutti andarono a Diagon Alley, perchè Ginny doveva ancora affrontare il suo ultimo anno.
Hermione invece, rimase a casa, stando sul divano a leggere il suo libro. Ad un tratto sentì dei passi sulle scale e si girò di colpo, sorpresa nel vedere Fred.« Fred? Non sei andato con gli altri? » alzò le sopracciglia. Ma da una parte era felice nel vederlo lì.
« No, non avevo voglia. Non sono ancora pronto ad uscire » rispose in modo freddo. Hermione sussultò, non aspettandosi di certo una risposta simile e soprattutto con quel tono.
« C'è qualcosa che non va? » chiese Hermione, chiudendo il libro e tirandosi su, stando in piedi.
« Non iniziare con le tue domande Granger » Fred si sedette sul divano e guardò la finestra davanti a lui.
Fred non era ancora pronto ad uscire, aveva paura. Si sentiva in colpa per Tonks. Lei gli ha salvato la vita, andandosene con Remus. Se non fosse per lei, lui non sarebbe qui in questo momento. Non riesce nemmeno immaginare il dolore che avrebbero provato i suoi genitori e i suoi fratelli, soprattutto George, il suo gemello.
L'unica cosa che sa, è che sarebbe morto ridendo, mentre suo fratello sarebbe vivo piangendo.
Hermione si sedette accanto a lui, stando in silenzio, aveva capito che nella sua testa stava girando qualcosa di brutto.
Dopo venti minuti letterali, Fred iniziò a parlare: « Se non fosse per Tonks, io non sarei qui » disse.
Hermione rimase sorpresa e confusa, cosa intendeva dire con questo?
Fred continuò: « Lei mi salvò, stavo per morire. Nel momento in cui Voldemort aveva annunciato a tutti i suoi mangiamorte di ritirarsi, uno di loro mi aveva fatto volare la bacchetta, ma Tonks si buttò su di me.. è morta al mio posto » disse con la voce che si incrinava sempre di più.
Ad Hermione scesero delle lacrime sulle guance. Davvero? Stava raccontando la verità? Certo. Non direbbe una cacchiata del genere. Ma questo la distrusse. Fred si alzò e senza degnarla di uno sguardo, salì alle scale, andandosene in camera sua.
La riccia rimase da sola, sul divano con le lacrime che continuavano a bagnarle il viso. Non sarebbe riuscita ad immaginarsi una vita senza Fred..
Spazio autrice!
Lo so, è un capitolo triste, ma non mi sento bene, quindi non riuscirei a scrivere una cosa felice. Spero che la storia stia prendendo una bella piega :)
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IMPOSSIBLE || FH
FanficFred Weasley, re degli scherzi. Hermione Granger, regina degli studi. Un amore un po' strano e come molti definiscono: impossibile. Ma se Fred aprisse un mondo diverso alla ragazza so-tutto-io? Facendole capire che i libri non sono veramente tutto...