10.

500 12 1
                                    

Le labbra dei due continuano a "danzare" e a unirsi tra loro. Le lingue continuano a giocare, intrecciandosi. Ad un tratto, Hermione si staccò per riprendere fiato, ansimando piano e guardando Fred negli occhi, rossa come un peperone.

« Non possiamo.. » mormorò, cercando di allontanarsi, ma il rosso glielo impedì, tenendola bloccata contro il muro, confuso.

« In che senso che non possiamo? » disse, mettendo un dito sotto al suo mento, alzandoglielo e guardandola dritto negli occhi.

Che avesse un ragazzo? No! Insomma glielo avrebbe detto e lui l'avrebbe presa per i fondelli.

« Non possiamo e basta. Non ce la faccio » sospirò, abbassando di nuovo lo sguardo.

Fred abbassò le braccia invece, staccandosi dalla ragazza, la quale spostò la tenda e uscì dalla doccia, prendendo un asciugamano, mettendolo attorno al copro. Si girò verso Fred, il quale però non la degnò neanche di uno sguardo,

« Semplicemente non sono pronta » mormorò lei in un sussurro. Andandosene nella sua stanza.

Fred rimase imbambolato sotto il getto d'acqua calda, pensando. Che cosa voleva dire quello che ha detto pochi secondi fa Hermione? L'avevano già fatto, non erano più vergini, quindi cosa c'entrava la storia del non essere pronti?

Nel pomeriggio tardi, Fred, George, Ron, Harry ed Hermione andarono nel negozio dei gemelli, a dare loro una mano a pulire il negozio. George andò a sistemare il piano di sopra, i due amici andarono a pulire di sotto, mentre Fred ed Hermione andarono nel magazzino. C'era tensione in esso, i due a stento si guardavano.

Hermione aprì una scatola e iniziò a tossire, Fred si avvicinò in soccorso, confuso e chiudendo immediatamente il cartone. Le caccabombe erano scoppiate, il pacco è stato distrutto per sbaglio dalla persona che aveva consegnato a loro il cartone.

« Tutto bene? » chiese Fred, guardandola e mettendo una mano sulla sua schiena, dandole così dei colpetti leggeri.

« Se avessi avuto la mia bacchetta starei benissimo! » rispose subito la riccia, raddrizzandosi e fulminandolo con lo sguardo.

« Scusa.. cioè io sono subito corso ad aiutarti » disse Fred. Da quando lui chiede scusa?

« Non parlarmi. » rispose secca la ragazza, girandosi di spalle e andando a sistemare altro.

Fred scosse la testa e decise di andare ad aiutare il gemello. Harry vide che Fred era un po' scombussolato, così lasciò Ron un secondo da solo e andò da Hermione.

« Hey, che succede? » chiese, avvicinandosi a lei.

« Niente! Che cosa deve succedere? Sto alla grande » disse, con molta velocità.

Harry conosceva benissimo Hermione, quando iniziava a parlare veloce era perchè non stava bene, come in quel momento.

« Hermione, so benissimo che non stai bene, quindi dimmi la verità » si avvicinò Harry, prendendo le sue mani e fermandola. Stava iniziando a fare casino con le pozioni.

Hermione alzò lo sguardo e lo guardò. Fece un grosso respiro profondo e chiuse gli occhi per qualche secondo, poi iniziò a parlare: « Fred voleva farlo oggi a colazione. Abbiamo fatto la doccia insieme e.. ci siamo un po' toccati, lui voleva di più, ma non so per quale motivo non riuscivo..».

Il ragazzo si sedette a terra a gambe incrociate e pensò, poi parlò: « E quindi te ne sei andata »completò la sua frase. Hermione annuì, sedendosi anche lei, ma di fronte.

« Non so il perchè.. » disse.

« Hai paura? » alzò un sopracciglio Harry, ma Hermione scosse la testa. « Magari sì, ma non lo sai » disse facendo spallucce.

« Come potrei avere paura? Insomma l'abbiamo già fatto » lo guardò la ragazza, confusa. Spalancò le braccia e poi passò le mani sulla propria faccia.

« Magari hai paura di innamorarti, Herm. Oppure lo sei già e hai paura di essere solo un suo giocattolo ».

« Lo sono già Harry » rise amaramente Hermione, iniziando a giocare con le proprie dita.

Fred nel frattempo scese di sotto a prendere uno scatolone nel magazzino, ma si fermò nel sentire la conversazione di Hermione ed Harry.

« Che ne sai? Se fossi il suo giocattolo ti avrebbe già usata mille volte. Non penso lo abbia fatto, da quello che so l'avete fatto solo una volta, no? » Harry inclinò il collo ed Hermione annuì.

Per qualche secondo ci fu silenzio, ma esso si spezzò quando Fred entrò nel magazzino.

« Che state facendo? » chiese, facendo il finto tonto.

« N-niente » mormorò Hermione, alzandosi e ricominciando a pulire.

« Ragazzi per oggi basta, torneremo domani a pulire, ormai si è fatto tardi, possiamo andare » sorrise.

Dopo una decina di minuti si ritrovarono tutti fuori dal negozio.

« Allora, pronti? » George porse la mano e tutti la misero lì, apparte Fred.

« Io ho un conto in sospeso con Dean, ci vediamo dopo. Hermione vieni con me? » chiese.

Hermione rimase sorpresa e annuì dopo aver guardato Harry.

« Okey.. allora ci vediamo dopo! » disse veloce George, per poi sparire insieme a Ron ed Harry.

Fred guardò Hermione e le porse la mano, « andiamo » disse.

Hermione gli prese la mano e si teletrasportarono. Quando arrivano al posto entrambi aprirono gli occhi, erano davanti la casa dei Black, dove tutto inizò.

Spazio autrice

Sì, lo so. Anche questa volta sono stata in ritardo, ma questa settimana è successo un casino assurdo e ora come ora sono in quarantena per due settimane, piango.

IMPOSSIBLE || FHDove le storie prendono vita. Scoprilo ora