11.

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Sono passati un po' di anni da quel giorno. L'ultima volta in cui sono stati in quella casa era il quinto anno per Hermione e i suoi due amici, di cui uno fratello di Fred.

« Cosa ci facciamo qui Fred? » chiese Hermione, girando lo sguardo verso il ragazzo, mentre il palazzo sinistro si stava spostando.
Ancora oggi sorprendeva Hermione il fatto che i babbani non se ne accorgessero.

« Qui è dove tutto è iniziato. È stato l'unico posto in cui siamo riusciti a stare soli. Nella Tana, nel negozio.. siamo sempre con qualcuno » la guardó lui.
Ad Hermione spuntó un sorriso dolce sulle labbra, facendola arrossire un po' al ricordo di quella volta.

« Andiamo? » chiese Fred e senza aspettare una sua risposta, superó il cancelletto nero, seguendo il piccolo viale ed entrando nella casa buia, piena di polvere e ragnatele. « Puoi fare un po' di luce? ».
Hermione lo seguì con un po' di esitazione, cercando peró di non darlo a vedere.
« Ti ricordo che mi hai dato una bacchetta finta dell'albero che sta accanto alla tua casa » disse la ragazza in modo puntiglioso.

Fred rise, tirando fuori la sua bacchetta e sussurrando: lumos.
La punta della bacchetta si illuminó, facendo luce nel corridoio stretto. Fred inizió a camminare a passo lento, mentre Hermione si attaccó letteralmente al suo braccio.

Per fortuna loro, la casa era vuota, neanche gli elfi c'erano. Quando arrivarono a due piani sopra di dov'erano prima, si guardarono. Fred posò la mano sulla maniglia della porta della stanza con i loro ricordi.
Fred non riusciva.. si fermó.
« Forse abbiamo sbagliato, cioè ho sbagliato sono stato io a portarti qui » sospiró.
Hermione ci rimase male, ma allo stesso tempo capì. Mise le sue piccole mani sulle braccia del ragazzo e lo giró, guardandolo negli occhi.

« Fred, perché dici questo? Non hai sbagliato nulla.. hai ragione » mormoró la ragazza. Abbassó la mano e la mise sulla maniglia, aprendola e rivelando così la stanza. Fred si giró.
La stanza non era come quella che tutti sognano, era l'opposto. Mancavano due tegole a terra, il letto per fortuna rifatto. Qualche ragnatela qua e là e come detto prima: tanta polvere.

« Ci scommetto tutto quello che vuoi che se ci sediamo su quel letto escono più ragni che altro » disse passandosi una mano tra i capelli. Hermione sorrise e sporse la mano.

« Posso la tua bacchetta? » il ragazzo giró il viso verso di lei alzando un sopracciglio, confuso. Dando peró, la bacchetta a lei. La riccia la prese e chiuse un secondo gli occhi, poi mormoró: tergeo.
La stanza in neanche cinque secondi diventó pulitissima. La ragazza porse di nuovo la bacchetta a Fred, il quale sorrise soddisfatto.

« Forse ho sbagliato a ritirarti la bacchetta sai? » rise leggermente e Hermione lo fulminó con lo sguardo.
Silenzio.
Solo silenzio.
Che si fa?
« È triste il fatto che nessuno abiti più qui » mormoró Hermione, guardandosi attorno.

« Dovremmo ricrearla questa casa, la stanza con l'albero genealogico diventerà un ricordo di Sirius » disse, aprendo la porta e guardando i corridoi bui e sporchi.

« Dovresti parlarne con Harry, in teoria ora è casa sua » disse Fred.
Hermione si giró verso di lui con un sospiro pesante.

« Esatto, lo so. Ma non sarà un argomento facile ».

« Dovresti far tornare come era prima questa stanza, prima di andarcene » si avvicinó a lei e mise le mani sui suoi fianchi, girandola.
Hermione alzó le mani e le posó sul suo petto, accarezzandolo leggermente. Alzó le braccia, mettendole attorno al suo collo, combaciando i loro corpi.
« Ora o mai più » sussuró la ragazza, sorprendendo di gran lunga il ragazzo.
Infatti Fred non se lo fece ripetere due volte. Finalmente le loro labbra si unirono in un bacio. Lui abbassó le mani sotto alle cosce di Hermione, tirandole su attorno al suo bacino.
Il bacio fu lento e dolce, ma dopo un po' inizió a trasformarsi in un bacio pieno di foga e voglia. Le lingue si intrecciavano tra di loro.
Fred posó delicatamente sul letto Hermione, mettendosi sopra di lei, tra le sue gambe. Si staccó dalle sue labbra e scese a baciarle il collo, mettendo le mani sotto alla sua maglietta, accarezzandole i fianchi nudi. Lei rabbrividì e mise una mano tra i suoi capelli, tirandoli ogni tanto.
Fred le tolse la maglia, guardandole il seno. Come ormai tutti sanno, il suo seno non era grande, ma a lui piaceva così. Si abbassó con il viso e prese un suo capezzolo in bocca, succhiandolo. Esatto, non aveva il reggiseno.
« F-Fred » mormoró Hermione, mordendosi delicatamente il labbro inferiore.
« Mmh? » muguló il ragazzo.
« G-Guarda la porta » mormoró di nuovo lei, coprendosi il seno con il braccio.
Fred la guardó di scatto e giró il viso verso la porta.
Di nuovo interrotti?

Spazio autrice
Sì lo so! Purtroppo non riesco mai ad essere puntuale rip. Ho troppe cose per la testa djsnxks.
Oltre a questo, se volete su ig mi chiamo: giulialercari
Buona settimana

IMPOSSIBLE || FHDove le storie prendono vita. Scoprilo ora