18.

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HERMIONE

Dopo il garage caminammo per le piccole strade strette, arrivando finalmente al Paiolo Magico, ma solo dopo venti minuti.
Per tutto il tragitto non abbiamo parlato, tutti e due eravamo immersi nei nostri pensieri.. almeno io sì, lui non lo so.

« Buongiorno ragazzi, ordinate qualcosa? » chiese un signore anziano, avvicinandosi a noi.
Io annuì, ma Fred lo guardó male.
« Che hai? » sussurrai e lui non rispose, continuó a guardare l'uomo.
Sospirai e dissi: « Due burrobirre, grazie ».
Il signore annuì e zoppicó verso il bar. Presi la mano di Fred e lo tirai verso un tavolo, poi mi sedetti e Fred davanti a me.
« Mi spieghi cosa stai combinando? » chiedi al ragazzo allargando le braccia.
Lui mi guardó negli occhi e finalmente parló: « Per colpa sua mio padre ha rischiato il lavoro » disse serrando la mascella.
Ah.

« Fred, ormai sará acqua passata, purtroppo nel lavoro si incontrano persone cattive.. » dissi e allungai la mano, per prendergliela. Lui, peró, la ritrasse, tenendo sempre la mascella serrata.

« Granger, non sei nessuno per consolarmi su queste faccende della mia famiglia, quindi cambiamo argomento. » rispose secco.

Eh? Non sono nessuno? Cioè, dopo aver fatto ció che abbiamo fatto mi dice che non sono nessuno? Faccio parte della sua famiglia da ormai tanti anni, mi trattano come se fossi della famiglia e ora lui mi dice questo?
Le lacrime iniziarono a bagnarmi gli occhi e sinceramente piangere per Fred, proprio davanti a quest'ultimo.. no. Non l'avrei fatto.

Mi alzo, senza più dire nulla, sentii solo un "Granger", mi avvicinai al signore e li diedi i soldi che dovevamo, rimandando indietro le due burrobirre, poi uscii. Mi guardai attorno e andai in uno dei vicoli bruttini.
Usai la stessa magia di qualche ora fa e diventai invisibile, chiamai la scopa e iniziai a volare.
I miei capelli, anche se legati, volavano e andavano all'indietro, una sensazione che a me piaceva tanto, sin da bambina.

Dopo qualche minuto arrivai alla Tana, credo infatti che Molly mi abbia sentita, perché mi è corsa incontro.
« Allora? Dov'è la spesa? State bene? » sorrise e poi notó la mancanza del gemello.
« Fred è rimasto al Paiolo Magico, con la spesa, non so quando tornerà » mi morsi il labbro.
Diamine Hermione, almeno la spesa potevi prenderla.
Lei annuì sospirando e tornó dentro.
Vidi Ron ed Harry lavorare in giardino, sempre per la storia degli gnomi. Mi avvicinai e sorrisi, incrociando le braccia sotto al seno.
« Ciao Hermione, vuoi darci una mano? » disse Harry fermandosi per un secondo, per guardarmi.
« Oh no, lascio a voi il lavoro sporco » risi.
« Sai, in queste situazioni non sei per niente simpatica! Io non ce la faccio più » mugugnó Ron, facendomi ridere di più.
Tornai dentro e cercai Molly. Non fu difficile trovarla, era seduta in sala a cucire un maglione.
« Molly, dove posso trovare dei guanti? Vorrei aiutare i ragazzi » chiesi.
« Oh Hermione stai tranquilla, non li devi aiutare. Se peró vuoi fare qualcosa puoi aiutarmi a cucire i buchi dei maglioni e pantaloni dei ragazzi » indicó una fila di vestiti accanto a lei e annuì.
« Certo. Mia mamma mi ha insegnato a cucire, non voleva lasciarmi impreparata per il futuro » sorrisi al ricordo e Molly sorrise.
« Ha ragione, sempre puó venire utile » disse.
Presi il necessario e poi i pantaloni, li guardai bene e inclinai il collo.
« Sono di Fred? » chiesi alzando lo sguardo sulla donna davanti a me.
« Se bisogna cucire la parte tra le gambe sì » disse senza guardare.
Guardai per bene dove bisognasse cucire e in effetti tra le gambe c'era un grosso buco.
I pantaloni erano neri, così presi un filo rosa e iniziai a cucire con esso, sulla cucitura ci feci una grande G e H, le mie iniziali.. giusto per vendetta.

La sera Fred non era ancora tornato e Molly doveva preparare la cena e aspettava la spesa. La cosa brutta dei maghi è che non esistono ancora i telefoni, come nel mondo dei babbani.
Ron, Harry e George uscirono e andarono a Londra dopo aver fornito a loro le indicazioni dei due posti in cui eravamo andati. Io e Ginny eravamo a controllare nei giardini fuori, mentre Molly e Arthur erano in casa, ad attendere e mangiarsi le unghie.

Spazio autrice
Hey! Volevo avvisarvi che molto probabilmente aggiorneró la prossima settimana, perché Mercoledì parto per Roma e torno a casa Domenica 🤍

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