- È ora di gettare quei fiori Principessa! - mi urla contro Marie.
- Non se ne parla. - incrocio le braccia irremovibile sulla mia idea.
- Ma sono secchi! - ribatte sempre più irritata.
- Appunto per questo si possono conservare, no?! -
- No. - serra i denti.
- Beh, io ho tutta l'intenzione di tenere la ghirlanda fatta dalla Principessina Annie. Chiuso il discorso. - le volto le spalle per dirigermi verso il bagno.
Il discorso è chiuso.
Quei fiori non si buttano.
Oggi è il mercoledì dopo la visita a Samos.
Da sabato sono di ottimo umore e tutti lo hanno notato.
Inutile dire che Josh mi ha subito presa in giro.
Claude invece era preoccupato.
A colazione, a parte la discussione con Marie, mi sento in vena di cantare.
Ostin mi segue a ruota.
- No vi prego. Ho la testa che scoppia stamattina. - brontola Josh.
- Io sto d'in-can-to. - canticchio.
Ed è vero.
Da quando ho deciso di non lamentarmi di quegli occhi cristallini stalker, dormo che è una meraviglia.
Josh grugnisce, quindi decido di zittirmi.
Ha una brutta cera.
- Ti sei preso l'influenza per caso? - gli chiede preoccupato Claude.
Claude è sempre preoccupato per noi.
Dovrebbe iniziare a pensare anche a sé. Si trascura troppo.
- No... ho solo dormito poco niente. - sbuffa.
- Scommetto che hai giocato alla play fino a notte fonda. Quella roba ti brucia il cervello Jo. - scuoto il capo.
Lo so com'è.
Ci passa ore ed ore e, quando lo chiami, è come aver a che fare con un muro di gomma.
Ti torna indietro ciò che dici.
- Ma sta zitta Rose. La tua voce è così irritante. - si tappa le orecchie.
- Grazie, anche io adoro la tua. - gli faccio la linguaccia.
Alle tre arriva Lottie con il suo abbraccio da soffocamento.
So che oggi non sfuggirò al suo interrogatorio.
Mi sono lasciata sfuggire, per messaggio, il mio principio di interesse per Chris.
Non voglio ricordare come è scattata quando le ho scritto chiamandolo per soprannome.
Mi sono arrivate tre tracce vocali al momento.
Infatti appena siamo nella mia camera - Oggi non mi scappi! - quasi mi getta di peso sul letto.
Sospiro e racconto di sabato.
- Oh, scommetto che era geloso del fratello! - si esalta.
- Ma dai. Come no. - agito una mano come per scacciare lo sciocco pensiero.
- Ne sono certa Rosy! - insiste sempre più euforica.
- Sì, sì! Comunque... -
Mi blocca.
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Cadendo Tra Le Tue Braccia
RomanceUno sguardo. È bastato un solo sguardo per innamorarmi di te. Forse in realtà ti amavo ancor prima. Ma ero troppo testarda per ammetterlo. Come potevo dopo le tue battute sulla mia goffaggine? So di essere goffa. Sono conosciuta per tutto Sovion pe...