Siamo ai primi di giugno.
Ed oggi ho finalmente un appuntamento con Christopher.
O meglio, sono stata invitata al palazzo dei Delacroix.
Dorotea, così ha insistito di farsi chiamare togliendo pure il voi, vuole chiacchierare con la ragazza di suo figlio.
Se non fosse che mi è sempre sembrata una donna molto dolce, in questo momento avrei paura.
Inizialmente pensavo di indossare uno dei vestiti "consoni", ma Chris ha insistito per un abbigliamento informale.
Ha detto che i suoi genitori mi ritengono ormai di famiglia e mi vogliono così come sono.
Bene, perché io non cambio per nessuno se non c'è una valida ragione!
Ho scelto il solito set: jeans e T-shirt.
Sento bussare alla porta del salotto, dove stavo guardando un programma senza senso mentre aspettavo l'arrivo di Chris.
- Principessa Rose, il Principe Christopher è qui fuori che l'attende. -
C'è una strana nota di sconcerto nella voce di Marie.- Va tutto bene, Marie? -
- Ecco... il Principe è solo... è venuto a prenderla con una grossa moto nera. - sembra piuttosto intimorita.
- Oh... cazzo. Cioè... sì... tutto normale. - liquido il tutto. Non è lei che deve preoccuparsi.Dovevo aspettarmi questa cosa.
Non amo l'idea di salire di nuovo su quella cosa, però mi fido del mio ragazzo.
Credo...
A patto che non corra come l'altra volta, a velocità folle.
- Marie... cortesemente potrebbe prendermi una giacca, mentre vado ad accogliere il Principe? - le chiedo gentilmente.
- Certo... - evita di esprimere il suo dissenso per il tutto.
Dopo che la vedo sparire, mi avvio verso l'ingresso.
Uscita di casa mi trovo il biondino appoggiato fiacco sul manubrio della moto, con il casco a penzoloni in una mano.
Si passa poi l'altra tra i capelli già disordinati, prima di notarmi.
Mi inchioda sul posto con un sorriso raggiante.
Scende quindi da quella cosa avvicinandosi a me.
- Vorresti davvero portarmi a Samos con la tua moto? - chiedo sperando che sia solo un'allucinazione.
- Buongiorno anche a te splendore. - ride di gusto.
- Sì, sì ciao. Sei serio? -
- Io sono sempre serio quando ti faccio complimenti. -
- Va bene. Ci rinuncio. Ho capito. - sbuffo divertita.
- Eddai. Hai ancora paura? -
Ride.
- Sono lieta che ti diverta terrorizzarmi. -
- Oh, come faccio a non divertirmi? Eri così carina mentre urlavi aggrappandoti, in panico, alla mia vita. -
- Sadico. - brontolo.
Cerca di ricomporsi.
Con scarso successo aggiungerei.
- Ti calmi se ti giuro di andare più piano? -
- Lo giuri? - chiedo guardinga.
Si fa una croce sul cuore.
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Cadendo Tra Le Tue Braccia
RomanceUno sguardo. È bastato un solo sguardo per innamorarmi di te. Forse in realtà ti amavo ancor prima. Ma ero troppo testarda per ammetterlo. Come potevo dopo le tue battute sulla mia goffaggine? So di essere goffa. Sono conosciuta per tutto Sovion pe...