Capitolo XXX

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Gli eventi si susseguono rapidi.

Io che vengo sottoposta all'interrogatorio di Chris, il quale sgama subito le mie bugie.

Lui che in fine riesce a farmi confessare.

La sua espressione che muta come è successo a Lottie.

Ma la sua ira ben più forte che sfocia in una corsa a gambe levate diretto verso Julius.

Il mio tentativo inutile di fermarlo.

Il biondino che si avventa sul moro con un pugno in pieno zigomo, accompagnato da una sfilza chilometrica di insulti.

Lo stronzo che stavolta reagisce e gli sferra un pugno sulla mascella.

Il labbro spaccato e sanguinante di Chris. 

La lotta che si fa violenta fino a quando Kevin e il Principe di Himis non li dividono a forza.

Chris che tenta di liberarsi dalla presa, continuando ad urlare a Julius.

Julius che invece è mezzo stordito dalle botte prese.

I loro genitori che tentano di capirci qualcosa.

Nessuno dei due che si azzarda a raccontare i motivi di tutto questo.

Le loro madri che decidono di spedirli immediatamente a casa.

Il sangue che cola da entrambi i ragazzi.

Non sono mai stata molto resistente alla vista del sangue.

Lottie e Josh che mi raggiungono.

E... nero.

Tutto nero.

Mi sveglio di soprassalto.

Guardo frenetica intorno a me.

Sono nella mia camera.

La mia amata e sicura camera.

Forse è stato tutto un brutto sogno.

Sì, deve essere così!

Non può essere successo davvero!

Non siamo andati ancora a nessun brunch.

Julius non ha cercato di profanarmi.

Josh non lo ha minacciato e non è stato nemmeno così dolce con me.

Chris non ha scatenato una sanguinosa rissa con Julius.

Sì, decisamente è stato un sogno, anzi incubo! 

Figuriamoci se Jo mi abbraccia dopo avermi difeso come farebbe Clay.

Sussulto sentendo la porta aprirsi.

Lottie entra a passo felpato.

È... in pigiama?

Si ferma vedendomi sveglia.

- Oh... Rosy... meno male. - 

- Meno male? E... che ci fai qui, Lottie? - la guardo confusa.

- Sì, meno male. Hai dormito per quasi un giorno intero. - mi abbraccia forte.

La osservo sconvolta mentre si siede accanto a me sul letto, dopo aver mollato la presa.

Poi calma entra sotto le coperte con me.

- Che stai dicendo? Un giorno? Cosa..?! - 

Mi accenna un sorriso.

- Sei sempre stata sensibile alla vista del sangue... - 

- Sangue?! Oh... cazzo, di chi?! - 

- Ehi... calma. Va tutto bene... - 

Cadendo Tra Le Tue BracciaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora