Siamo in terrazza.
Visto che ormai siamo a fine aprile non fa così freddo e sto bene.
Gli unici brividi che ho sono causati dalla mia mano stretta in quella di Chris, siamo fuori, ma non mi ha ancora mollata.
Non che mi dispiaccia.
Mi invita con un gesto, dell'altra mano, a seguirlo e ci ritroviamo a fare delle scale al bordo della terrazza che portano al giardino.
Sono all'ultimo gradino, ma visto che è buio scivolo e Chris ferma per l'ennesima volta una mia caduta.
- Rosy. - mi rimprovera scherzoso.
È la prima volta che mi chiama col mio soprannome e mi fa mancare un battito.
Mi conduce sempre per mano al gazebo poco lontano da noi.
- Non voglio rischiare che, con questo buio, pianti il naso. Soprattutto con un vestito lungo da ballo, che intralcia il cammino. - si giustifica.
Eh certo! Mica mi tiene per mano perché vuole!
Perché sono così depressa da ciò?
Mi riprendo subito.
Siamo soli.
Al buio.
Siamo scappati dal ballo.
Siamo per mano.
Mi sento il cuore in gola che batte come un martello pneumatico.
Cerco di fare dei respiri profondi per calmarmi, ma la sua mano stringe ulteriormente la mia, rabbrividisco.
Lui lo nota perché stacca la mano dalla mia e si sfila la giacca.
Me la poggia sulle spalle.
- Scusa, ti ho trascinata qui fuori e nemmeno mi preoccupo di tenerti al caldo. - mi guarda mortificato.
Non era per il freddo che ho tremato.
Ma non posso mica dirgli il vero motivo.
Poi il suo gesto è stato così carino.
Lo ringrazio e ci sediamo al gazebo.
- Ah... ora si che si sta bene. - si stiracchia.
- Decisamente. C'erano troppe chiacchiere lì dentro. - sospiro.
- Non vieni spesso a questi eventi, vero? Altrimenti ti avrei certamente notata. - mi sorride.
Sembra una frase fatta, da rimorchio.
Quasi mi viene da ridere.
In ogni caso è vero quello che mi sta chiedendo.
- No, in effetti praticamente mai. Cerco di evitarle come la peste. - confesso.
- Mm... e come mai stavolta sei qui? - domanda curioso.
Non gli dirò mai che è lui il motivo.
- Tu piuttosto? Visto che non ti piacciono, perché ci vieni? - cerco di distogliere l'attenzione.
- Mamma. Ama queste cose e mi obbliga ad accompagnarli. - sospira.
Ridacchio.
Che bravo bimbo!
- Tu però non hai detto il motivo a me. - ritorna su ciò che cercavo di evitare.
- Charlotte mi ha convinta. - non è del tutto una bugia, solo non dico come mi ha convinta.
Rimaniamo un po' in silenzio ad ascoltare la musica ovattata che si sente dal castello.
Mi stringo alla giacca.
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Cadendo Tra Le Tue Braccia
RomanceUno sguardo. È bastato un solo sguardo per innamorarmi di te. Forse in realtà ti amavo ancor prima. Ma ero troppo testarda per ammetterlo. Come potevo dopo le tue battute sulla mia goffaggine? So di essere goffa. Sono conosciuta per tutto Sovion pe...