Scostata la tenda rimango di sasso vedendo una strana luce aranciata provenire dal giardino.
Come mi ha detto Chris, che è ancora al telefono, vado in terrazza.
Più mi avvicino alla ringhiera più la luce si fa intensa.
Prima di annullare la distanza, col bordo, guardo il cellulare.
Mezzanotte meno un minuto.
Mi affaccio quindi, per vedere cos'è quella strana luce.
Resto ulteriormente di sasso alla vista di centinaia di candele disposte a formare le parole "Buon Compleanno Rose" sul prato.
Il cellulare segna la mezzanotte.
Siamo al 24 maggio.
Uno spettacolo mozzafiato.
E assolutamente romantico, quando mi rendo conto che Chris è accanto alle candele che mi saluta, con una mano e il cellulare sull'orecchio.
Sono troppo sorpresa.
Riesco appena a contraccambiare il saluto.
Ad un certo punto sento una voce ovattata alla mia sinistra.
Solo dopo un attimo mi rendo conto che è il mio cellulare, che tengo in mano.
Lo porto all'orecchio.
- Ehi? Ci sei Rose? -
- Chris... io... -
- Ti... piace? - chiede incerto.
Come potrebbe non piacermi?!
Sei pazzo?!
Ma sono troppo immagata per formare delle frasi di senso compiuto a voce.
- Chris... è... stupendo! -
- Sono contento... ehm... ti va... di scendere un attimo? -
Non me lo faccio ripetere due volte!
- Arrivo subito. -
Attacco la chiamata e mi fiondo fuori dalla camera.
Non prima però di aver la lucidità di scattare una foto a tutto quello spettacolo.
Sono in pigiama e con le ciabatte, ma non m'interessa.
Non appena sono fuori mi avvio di corsa verso le candele e, quando scorgo Chris, gli salto addosso abbracciandolo.
- Grazie! È la cosa più bella e romantica che abbia mai visto. Come potrebbe non piacermi?! In più sei la prima persona che vedo il giorno dei miei diciotto anni. Non potrei essere più felice. È tutto perfetto! Non potevo sognare di meglio! Ma come ci sei riuscito? - dico tutto d'un fiato.
Decisamente la fase di mutismo, da troppo splendore, è passata.
Ha lasciato posto a quella più pericolosa della logorrea da sovraeccitamento.
Chris infatti ridacchia.
- Wow! Sono davvero contento. Ma prima... voglio dirtelo a voce. -
Mi guarda sorridendo come non mai.
- Buon diciottesimo compleanno, Rose Christine De Floreciaques. -
- Grazie Christopher. -
Mi viene da piangere!
Sono così felice.
- Prego, comunque non è stato difficile, sono venuto fin qui con la moto e, scavalcando il muro perimetrale, mi sono intrufolato qui. Poi ho cercato il punto migliore dove posizionare le candele ed ho iniziato ad accenderle. - risponde candidamente.
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Cadendo Tra Le Tue Braccia
RomanceUno sguardo. È bastato un solo sguardo per innamorarmi di te. Forse in realtà ti amavo ancor prima. Ma ero troppo testarda per ammetterlo. Come potevo dopo le tue battute sulla mia goffaggine? So di essere goffa. Sono conosciuta per tutto Sovion pe...