Capitolo XXXIII

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È la mattina del 24 maggio, ma a Marie poco cambia.

- Che accidenti sono queste? - urla svegliandomi.

Mi alzo assonata.

- Cosa? - sbadiglio.

- Tutte queste candele. -

Mi sventola il sacco di fianco al letto.

- Sono le mie candele. - ribatto sorridente.

- Sue? E che se ne fa di tutte queste? - mi guarda col cipiglio.

- Le uso. Ne accendo una ogni sera. - risponde tranquillamente.

- Ma... -

- No, no. Niente ma. Rimetta giù le candele che ora vado a prepararmi per la colazione. - mi alzo dal letto.

Mi osserva confusa per un po', ma poi annuisce.

Mentre sto per entrare in bagno.

- Principessa Rose? - mi ferma.

- Sì, Marie? -

- Buon diciottesimo compleanno. -

Le sorrido radiosa.

- Grazie. -

Poi entro nel bagno.

Non è così odiosa in fondo.

O, più probabile, sono io che sono troppo felice per essere di cattivo umore oggi.

Mentre sono in bagno guardo il cellulare.

Mi sono accorta che lampeggiava, segnalando la presenza di un messaggio.

Lo apro.

Chris "Buongiorno piccola. Spero tu passi una splendida giornata anche se so che già ti manco."

Poggio accanto al lavabo il cellulare ridacchiando tra me.

Gli rispondo dopo.

Modesto il mio ragazzo!

Mi scappa un urletto estasiato a quel pensiero.

Sono troppo felice!

Chissà che dirà Lottie quando le racconterò tutto.

Sento una voce oltre la porta.

- Principessa tutto bene? - chiede con tono di preoccupazione.

Ops! Mi ha sentita!

- Tutto perfetto Marie. - rispondo velocemente.

Appena entro in sala da pranzo Ostin mi aggredisce alle gambe.

- TANTI AUGURI ROSY!!!!! - urla allegro.

Lo abbraccio.

- Grazie Osty. - lo riempio di baci.

E dopo anche gli auguri da parte del resto della mia famiglia posso finalmente sedermi a tavola.

- Ah! Tiramisù! Come sono felice. -

- Certo. Cloy ha detto che per un giorno speciale come questo non poteva fare un altro dolce. - mi spiega.

Sorrido a mia mamma pensando che dopo devo proprio andare a ringraziare Cloy.

- Sarai contenta di sapere che oggi non hai nessuna lezione in programma. - mi annuncia papà.

- Davvero? - lo fisso incredula.

Oddio, non ci credo!

- Davvero. - conferma.

Il mio sorriso già grande, si allarga ulteriormente.

Cadendo Tra Le Tue BracciaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora