- Ben svegliata Rosy. -
Entra con un vassoio di cibo in mano.
Come ho fatto a non arrivarci?
Era ovvio.
Chiaro come il sole.
Cioè... ho pensato ad Olimpia e non a lui? Davvero?
- Dove mi hai portata, Julius? - chiedo con freddezza.
Lo conosco abbastanza da sapere che ama vedermi guardarlo terrorizzata, ma non voglio dargli questa soddisfazione.
Sebbene essere così esposta, su un letto, mi faccia gelare il sangue.
Se già non riuscivo a respingerlo quando ero libera, come farò ora che sono con una mano legata al letto?
Ed il suo sorriso malefico non aiuta a placare la mia paura crescente.
- Perché sono qui? - provo a cambiare domanda.
- Come perché? Non lo sai? -
- Non te lo avrei chiesto altrimenti. -
- È ovvio il perché. Tu sei mia. - sibila ghignando.
Rabbrividisco e non certo di piacere.
"Tu sei mia..."
Quelle parole mi fanno accapponare la pelle non poco.
- Dove siamo? - chiedo cercando di ottenere almeno mezza informazione.
- Sei davvero smemorata. Non ricordi questo posto? - spalanca le braccia come se questo rispondesse a tutto.
Ricordi?
Ci sono già stata?
Non è il castello a Luner.
Sarebbe davvero idiota come idea, anche per uno come lui.
- Siamo a Doindaq. - conclude in fine.
Sgrano gli occhi.
- Non è possibile! -
Ci vuole una giornata e mezza per arrivare a Doindaq.
Non posso essere sparita da così tanto...
- Sì invece. -
- Che ore sono? -
- Mm... più o meno le otto. - guarda fuori dalla finestra.
- Mi hai rapita alle tre, come possiamo essere arrivati a Doindaq in sole quattro ore e mezza? -
- Rapita? Io ti ho solo gentilmente presa, quando stavi per svenire e per farti riposare in un posto tranquillo ti ho portata qui. -
Sorride.
Quindi è questa la stupida versione che si è preparato?
È pazzo.
- In più ovvio che non ci abbiamo messo quattro ore e mezza. Oggi è l'11 giugno. - fa spallucce.
Sento defluirmi il sangue dal viso.
Devo essere diventata dello stesso colore delle lenzuola.
L'11 giugno.
Il mio appuntamento con Chris era sabato 10 giugno.
Oddio!
Sono sparita da un giorno, per davvero.
Non oso immaginare che caos ci sia a casa.
Fisso Julius.
- Ho dormito per una giornata e mezza? -
- Un po' di più. -
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Cadendo Tra Le Tue Braccia
RomanceUno sguardo. È bastato un solo sguardo per innamorarmi di te. Forse in realtà ti amavo ancor prima. Ma ero troppo testarda per ammetterlo. Come potevo dopo le tue battute sulla mia goffaggine? So di essere goffa. Sono conosciuta per tutto Sovion pe...