Capitolo I

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Un cinguettio allegro ed insistente mi provoca una smorfia di fastidio.

Si sta così bene sotto le calde coperte del mio candido letto a baldacchino.

Il cinguettio si fa più acuto, è insopportabile. Mi copro la testa col cuscino.

Rischio di soffocarmi, ma almeno i suoni sono più ovattati.

Cerco di rilassarmi nuovamente e di riprendere sonno.

Stavo facendo un bel sogno, ero in un campo pieno di fiori, con un ruscello e  mi stavo rilassando seduta con i piedi a mollo.

Sento la porta sbattere.

Qualcuno è entrato in camera.

E so già chi è ancor prima che la sua voce irritante ed acuta mi perfori i timpani.

- Insomma! Non è possibile che stia ancora dormendo!! Sono già le sette di mattina! -

Faccio finta di non aver sentito nulla.

Ma.. "sono già le sette" già?!

Ma dico, è mattina presto, troppo presto!

Ieri poi sono andata a dormire quasi alle due di notte.

Come capita quasi sempre mi sono immersa troppo nel mondo del libro che stavo leggendo, senza rendermi conto dell'ora.

Sapevo che poi mi avrebbero rotto le scatole.

Ma perché non posso dormire quanto cazzo voglio?!

- Si svegli!! Il suo insegnante di storia arriva tra meno di un'ora. -

Ecco! Ma come fa? Mi ha letto nel pensiero per caso?

E poi, storia? Chi cazzo è l'idiota che ha scelto di farmi iniziare la giornata con storia? Vogliono proprio che io rimanga a dormire.

E dire che quella materia io l'adoro! Ma quel professore non è capace di insegnare! Ah, come mi manca la professoressa Loris.

Lei si che sapeva spiegare. Anzi raccontare!

La storia va raccontata come fosse una favola, una favola accaduta realmente, ma pur sempre favola. Così si trasmette l'amore per il passato.

Questo mi diceva sempre prof. Loris e per questo mai e dico MAI mi sono annoiata durante le sue lezioni.

- Sono le sette e un quarto! Deve vestirsi, lavarsi e fare colazione. Oddio si svegli che è tardissimo!! -

Dio!! Ma perché non sta mai zitta?!

Almeno avesse una voce melodiosa come quella di mia madre, sarebbe un risveglio meno traumatico.

Ad un certo punto sento un brivido attraversarmi il corpo.

Mi rendo conto che quella stronza mi ha levato le coperte.

- Sveglia!!! -

Levo il cuscino dalla faccia e mi alzo a sedere di scatto.

Me ne pento subito perché la testa inizia a girarmi e pulsare.

Dannata pressione bassa mattutina!

Guardo in cagnesco la colpevole di tutto.

Quella dannata donna sulla quarantina, con i capelli castani legati in un composto chignon, gli occhi castani e il suo completo blu scuro mi guarda con disapprovazione.

- Che cazzo di modo di svegliare la gente è questo? Me lo spiega Marie?! -

Le ho urlato a squarcia gola.

Cadendo Tra Le Tue BracciaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora