appoggiai la testa al muro stringendo il mio stomaco, respirando affannosamente.
pozze di sangue attorno a me, sono sicura che almeno un quarto fosse mio, ma non potevo concentrarmi su quello ora.
ora, tutto quello che avevo in mente era l'uomo disteso davanti a me dentro ad una pozzanghera di sangue, con un coltello vicino a lui, macchiato dello stesso sangue sopra la mia maglietta.
trattenni un conato di vomito provocato non dalla mostruosa vista, ma dall'odore disgustoso del suo sangue, stupido pedofilo.
aveva cercato di uccidermi ed ora era morto, perchè dovrei essere triste? è colpa dei miei genitori se ora mi trovo in questa situazione, non dovevano lasciarmi con lui.
restai a guardarlo per un po', a pensare alle cene silenziose che finivano con lo sbattere della porta della mia camera dove restavo chiusa fino al mattino dopo, sperando che non venisse ad abusare di me come faceva a sua figlia anni fa.
"è cambiato!"
e allora perchè scende sempre in quello stupido scantinato? avrà sicuramente qualche ragazzina ingabbiata.
giusto... lo scantinato...
i miei occhi si spostarono sulla porta dietro al cadavere ancora caldo, diceva ci fosse la sua collezione tema cinema horror, non gli credevo, d'altronde mi avrebbe fatta scendere a vedere "la sua collezione" senza inventare stupide scuse ogni volta, o no?
se ci fossero cadaveri? no... è troppo stupido, a dire il vero, dubito ci sia davvero una bambina ingabbiata, sarebbe riuscita a liberarsi.quando scesi nello scantinato, non sapevo cosa aspettarmi di trovare, nemmeno cosa stavo cercando. mentre scendevo le scale non riuscii a non notare l'atmosfera tipica da film horror, luci tremolanti e pavimento scricchiolante.
c'erano poster di film horror e delle action figures, alcuni merchandise su un piccolo tavolo e anche delle armi... normale per qualcuno appassionato al cinema dell'orrore, anche se a dire il vero, la cosa mi inquietava un po'.
guardandomi attorno i miei occhi si abituarono alla luce offuscata e il mio cuore saltò un battito quando la vidi.una figura appoggiata al muro e a malapena visibile, salvo la strana maschera blu stranamente famigliare.
strizzai gli occhi e notai che le sue braccia erano sospese sopra la sua testa ed incatenate al muro con delle manette.
per un attimo mi sentii troppo vuota per pensare,perfavore sii un'altra stupida decorazione d'halloween
come se avesse sentito il mio silenzioso pensiero, la figura mascherata alzò il capo e i suoi occhi vuoti sembrarono incontrare i miei.
il mio stomaco affondò alla vista del movimento, mi sentivo come se stessi per vomitare.
no, no, no, no.
stava tenendo una persona nello scantinato, era incatenato qua sotto da quanto tempo? ho cenato proprio al piano di sopra mentre questa povera persona era intrappolata qui, ho dormito in un letto comodo mentre è stata costretta a stare sul pavimento ghiacciato per chissà quante notti e poi
la maschera... è stato sicuramente costretto ad indossarla da quel pazzo psicopatico.rimandai giù la cena che pochi istanti prima stava per essere rigettata a terra e aprii bocca per parlare, ma nessun suono sembrò uscire.
sospirai e mi avvicinai alla persona, inginocchiandomi davanti ad essa.
il brusco movimento causò un forte dolore alla ferita sul mio fianco, strinsi i denti e deglutii.
"stai... bene?"
che stupida, è ovvio che non sta bene.
annuii una singola volta, rassicurante.
"va bene... sono agatha, lascia che ti aiuti con q-questa roba"
allungai le braccia verso la maschera per rimuoverla ma scosse violentemente la testa.
"non vuoi toglierla?"
ci fu una breve pausa e poi scosse la testa.
decisi di non fare altre domande nonostante la cosa mi confondesse molto, ma c'era ancora troppo da processare. il mio caro zio che prima ha cercato di uccidermi, era anche un rapitore e chissà cos'altro.jack's pov
quando jack vide la ragazza trattenne il respiro.
nonostante la luce soffusa poteva vederla benissimo, vedeva i suoi capelli spettinati e i suoi occhi spalancati.
sembrava brillare come un angelo, soprattutto dopo aver notato le chiazze rosse sui suoi pantaloni e sulla sua felpa, non erano parte del design, era sangue, e vedere il sangue rendeva jack ancora più affamato.
non poteva fare nulla per ora, al momento era la sua unica speranza per la libertà, il primo raggio di speranza dopo settimane, forse mesi.la fame aumentava sempre di più con la vista della ferita sul fianco della ragazza, era tutto suo quel sangue? no, non poteva esserlo, sarebbe morta e di conseguenza anche lui.
nonostante l'evidente dolore nella sua voce, era molto più dolce di quella dell'uomo.
l'uomo... dov'era? era di sopra? se ne sarebbe occupato dopo, doveva prima liberarsi.la ragazza iniziò a scuotere le manette che lo tenevano incatenato
"sai dove tiene le chiavi per queste?"
impulsivamente, cercò di indicare il tavolo dietro di lei con la mano, ma non riuscendoci fece un cenno con la testa.
dopo essersi alzata e aver aperto vari cassetti tornò finalmente con due piccole chiavi in mano.
i suoi "occhi" si illuminarono.agatha's pov
con le chiavi in mano raggiunsi velocemente le manette, provai la prima chiave, non funzionò, provai la seconda, click.
il suo braccio cadde morto al suo fianco, subito seguito dall'altro.
non aveva chiaramente alcuna forza in corpo.
forzai un sorriso, la ferita faceva molto male, ma dovevo resistere, non potevo mostrare debolezza.porsi una mano alla persona ma si alzò faticosamente senza il mio aiuto.
la sua figura era imponente, a dire il vero mi spaventava, a differenza di mio zio era molto più alto e slanciato, nonostante fosse debole c'era qualcosa che mi diceva di stare attenta.deglutii guardando l'uomo strofinarsi i polsi per alleviare il dolore delle manette, le sue mani erano pallide, quasi grigie.
"avrai sicuramente fame, hai anche bisogno di molta vitamina D... la tua pelle è grigia"la sua mano raggiunse il mio collo, stringendo.
non avevo la forza di controbattere, ero sotto shock, rimasi solo a guardare quella maschera blu.
non potevo più muovermi, le mie gambe erano pesanti e la mia vista offuscata.
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eyeless jack- non so scrivere<3
Fanfictionagatha viene rapita da eyeless jack che, dopo essere stato rapito a sua volta dallo zio della ragazza, decide di vendicarsi. è una traduzione di una storia su eyeless jack chiamata Chains, se la volete leggere in originale basta cercarla su internet...