nove

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dopo la nostra piccola chiacchierata, jack mi lasciò da sola per gran parte della giornata. penso si sentisse in colpa, sempre se è possibile per un mostro come lui provare certe cose. ha evitato la mia camera e si è limitato a mettere i piatti con i panini davanti alla porta.
l'unica volta in cui l'ho visto è stata sul corridoio mentre andavo in bagno, era sul divano e stava guardando qualcosa sul mio computer, sembrava in difficoltà ma non è venuto a chiedermi nulla quindi lasciai perdere.

il giorno dopo fu più o meno uguale a quello prima. ho dormito tutto il pomeriggio, non c'era molto da fare.
poco prima del tramonto, ero ancora sul letto a fissare il soffitto, ma un odore davvero sgradevole aveva trovato il modo di entrare dalla porta chiusa.
mi alzai per prendere una maglietta e mi coprii naso e bocca per non inalare quello strano odore.
percorsi il corridoio fino a raggiungere il massimo che la catena poteva farmi percorrere e vidi jack tirare fuori qualcosa da un sacco.

"cos'è?" chiesi
"cibo marcio" disse. cibo marcio? oh... quel tipo di cibo. quello che mangiava lui. mi girai immediatamente, per evitare di vedere organi marci.

"da quanto tempo sono là?"
"non so..." lo guardai curiosa ma presto vidi nelle sue mani una roba gialla, portai la mano sulla bocca per non vomitare e corsi in camera chiudendo la porta.
mi ammalerò se continuo a vomitare tutto quello che mangio.

poco dopo jack bussò alla porta
"ho buttato tutto" disse.
non risposi.
"gli organi vanno a male molto presto, di solito li mangio subito, non succederà più"
doveva farmi sentire meglio?
"...puoi portarmi dell'acqua?" pensavo non mi avesse sentita, ma presto sentii i suoi passi allontanarsi.
aprì la porta con un grande bicchiere d'acqua, lo presi e bevvi velocemente come un bambino che torna in casa dopo aver giocato tutto il giorno.
"grazie" dissi semplicemente dandogli il bicchiere ora vuoto.

ci guardammo silenziosamente per pochi secondi.
"io esco, tornerò presto"
volevo chiedergli dove andasse ma non lo feci, avevo in mente delle ipotesi e stavo bene così.
"non cercare di scappare mentre sono via"
annuii.

"non lo farò" promisi. non potevo fare nulla comunque, con la catena e tutto. probabilmente dormirò e basta.
jack fece per andare ma si girò
"oh e stai in allerta, ho degli amici strani che potrebbero fermarsi qui"
chiuse la porta e se ne andò.

cosa...?

jack's pov

non voleva uccidere, di solito addormentava la vittima e procedeva ad estrarre un solo rene o qualcosa di cui si può fare a meno, ma dopo essere stato per così tanto tempo bloccato in una cantina, senza allenarsi, doveva per forza uccidere la vittima per assicurarsi una rimozione sicura, le persone cercano di difendersi e non aveva ancora recuperato le sue abilità.
la cosa lo rendeva depresso, davvero.

guardò il sole tramontare, i suoi pensieri tornarono su agatha. la catena garantiva che non sarebbe scappata, era preoccupato per il suo "animaletto".
persone disperate fanno cose disperate. si era assicurato di aver tolto ogni cosa appuntita o affilata dalla sua stanza e dal bagno, aveva anche tolto lo specchio.
ora si chiedeva se doveva prenderle anche la foto, non era nulla di che, è normale, voleva un ricordo che la facesse sentire vicina al passato.

la foto gli ricordava joe, la sua voce mentre diceva "è ora dello spuntino!" come se fosse un cagnolino da compagnia.

eyeless jack- non so scrivere<3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora