trentasette

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jack's pov

quando jack si svegliò, fu accolto da un forte dolore alla testa. gemette leggermente mentre si mise in posizione seduta, portandosi una mano alla testa e sbattendo le palpebre non appena li riaprì.  troppo luminoso ... gemette piano, aspettò qualche istante prima di riaprirli, questa volta più lentamente.  ben presto i suoi occhi si abituarono alla luce troppo intensa, rivelando di essere nell'ingresso fuori dal bagno. 

cosa è successo...?  barcollando si alzò in piedi e mise una mano sul muro per sostenersi, l'altra si attaccò saldamente alla sua testa.  un profumo familiare gli stuzzicò il naso, uno che riconobbe immediatamente e che rispondeva a tutte le sue domande non fatte: alcol. 

oh giusto.  la scorsa notte si è ubriacato per smettere di pensare ad agatha... poi cosa? 

mentre ci pensava, ricordò il suo ultimo pensiero, su come il cervello non registra i blackout e non poteva fare a meno di sorridere per l'ironia.  iniziò a ridacchiare, ma sussultò per il dolore che provocava.  cazzo, questa è stata una sbornia infernale ... quanto ha bevuto la scorsa notte?  ricordava di aver riempito una vasca con un po' di alcol non identificato per inzuppare i fegati dopo aver bevuto tante bottiglie di vodka, e quando era andato a controllare si sarebbe schiaffeggiato la fronte se non fosse stato per il mal di testa.  l'alcol era versato su tutto il pavimento, la vasca era inclinata.  chiaramente a un certo punto aveva provato a berlo direttamente.

sospirando, prese i prodotti per la pulizia per iniziare a pulire il disordine.  merda, il pavimento era probabilmente macchiato in modo permanente, no?  non importa quanto strofinò, la macchia persisteva facendolo accigliare e digrignare i denti.  oh, andiamo ... perchè stava cercando di tirarla fuori?  non che qualcuno abbia mai visitato.  non gli importava, e probabilmente nemmeno ad agatha ...

all'improvviso si irrigidì.  aspetta ... cos'altro aveva fatto la scorsa notte ...?  inspirando lentamente, si diresse verso l'armadietto, prendendo in silenzio una lattina di zuppa.
anche mentre metteva una pentola sul fornello poteva vedere le sue mani tremare, preoccupazione che lo riempiva. e se lui ...?  no, non avrebbe potuto ... afferrando la sua maschera, portò tremante la scodella di zuppa in sala operatoria, il suo passo più lento del solito. 

quando aprì la porta, sbirciò dentro per vedere agatha sdraiata su un fianco, dandogli le spalle.  il suo cuore perse un battito mentre percepì l'odore dell'alcol, confermando che era stato davvero lì. sembravano passare ore mentre lui se ne stava lì a fissarla, in attesa di qualche segno di vita.  ben presto, però, vide un minuscolo movimento mentre il suo fianco si alzava e si abbassava. sta respirando.  sta bene.  il sollievo lo travolse quando entrò, chiudendo la porta silenziosamente.

le si avvicinò lentamente, cercando di non fare troppo rumore.  non aveva odore di sangue ... quindi non le aveva fatto del male?  ma allora cosa è successo?  si fermò al tavolo operatorio, non poté fare a meno di notare che lei non aveva davvero reagito al suo arrivo.  esitante, si chinò sul tavolo e fece un piccolo sospiro di sollievo quando vide che stava dormendo.  con calma cambiò la ciotola con quella già presente, la zuppa non era stata toccata, anche se fu felice di notare che le bottiglie d'acqua che aveva lasciato erano vuote. mentre si spostava per andarsene, notò qualcosa che luccicava con la coda dell'occhio e si voltò solo per rabbrividire quando vide schegge di vetro contro una delle pareti. 

cosa HA fatto la scorsa notte? 

ignorando la situazione per il momento, se ne andò, sollevato di non averla ferita.  ritornato in soggiorno, emise un sospiro felice mentre sprofondò nel divano, anche se rabbrividì rapidamente quando sentì un dolore alla testa.  "cazzo .." borbottò, portandosi una mano alla testa, e si appoggiò allo schienale con un sospiro. 

eyeless jack- non so scrivere<3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora