jack's pov
il dolore alla sua testa stava iniziando a scomparire, ma continuava a fargli un po' male.
le cicale cantavano attorno a lui mentre camminava nel bosco, erano insopportabili.
nonostante avesse ancora cibo, le provviste sarebbero bastate per altri pochi giorni.raggiunse la fine del bosco e decise di cercare una preda facile. si guardò intorno e una donna di una trentina d'anni attirò la sua attenzione. era distesa su dei giornali e sembrava addormentata, bene, pensò jack, i barboni sono le prede più facile, nessuno si accorge della loro scomparsa.
si avvicinò da dietro e silenziò le sue urla con la mano, facendo un taglio netto sul collo della donna, ponendo fine alla sua vita.
trascinò il suo corpo ancora caldo dietro a dei cespugli e rimosse gli organi.soddisfatto assaggiò il sangue dalle sue dita, sembrava tutto più gustoso da quando era scappato dalla prigionia. smettila di pensarci. sei libero ora. agatha però, non era libera, una fitta di rimorso travolse jack quando ripensò alla sua espressione alla vista della catena, quel gesto era pieno di tradimento.
onestamente, la catena non era poi così tanto necessaria, ma ora, a jack serviva lei, la sua presenza era un conforto per l'essere senza occhi.
a volte, con i ricordi che riaffioravano, non sopportava essere da solo e la presenza di agatha, anche se era a poche camere di distanza, lo faceva stare in pace con sè stesso.
era tutto quello di cui aveva bisogno in quel momento, la sua presenza.per questo non poteva rischiare. non poteva rimanere da solo ancora una volta.
agatha's pov
"stupido jack senza occhi... lasciarmi incatenata al letto..."
dissi tra me e me cercando di aprire il lucchetto con una forcina che eventualmente lanciai dall'altra parte della stanza dalla frustrazione.
mi distesi sul materasso e fissai il soffitto.qual era il motivo della catena? sapeva che non sarei scappata, non sono così stupida.
anche se avevo ancora paura di lui, mi sarei vendicata.non avevo nulla da fare, avevo letto tutti i libri e il computer era in cucina, dove la catena non arrivava.
altro motivo per cui avercela con il mostro.
dondolando le gambe al lato del letto, mi alzai e uscii in corridoio.
non potendo andare in cucina mi guardai intorno, la porta della sua stanza era aperta.
mi avvicinai sorridendo, non perchè volessi vendicarmi, ma perchè aveva dei libri!entrai, faceva abbastanza schifo ma era migliore della mia. esaminai le copertine dei vari libri, alcuni anche scolastici e sulla medicina, forse sapeva come estrarre velocemente gli organi da quelli.
ne presi alcuni, soddisfatta camminai verso la porta, fermandomi davanti il suo armadio.
diedi uno sguardo e pensai, sì, curiosiamo.
una parte di me voleva buttargli tutti i vestiti, ma non avrebbe reagito molto bene. no, ora volevo trovare qualcosa: una chiave.
con molta emozione trovai la chiave della catena e mi abbassai subito per infilarla nel lucchetto... ma era troppo grande.ma allora per cos'era?
~~~
dopo aver letto un po', sentii la porta principale aprirsi.
jack non venne da me immediatamente, aprii prima gli scaffali e il frigo, per sistemare il cibo ottenuto dalla "caccia".
quanta roba aveva preso? ci stava mettendo davvero troppo.finalmente, sentii l'eco dei suoi passi mentre si avvicinava alla mia stanza. tirò la maniglia ed entrò guardandosi attorno prima di vedermi.
quando mi vide inclinò la testa.
"beh, agatha, non c'è bisogno di guardarmi così" non risposi, continuai a fissarlo, la cosa gli sembrò divertente, tant'è che ridacchiò e si accovacciò davanti a me.
poggiò una mano sulla mia spalla, sussultai senza però interrompere il contatto visivo.
"so che sei arrabbiata... ma non posso rischiare"
"non potevi rischiare che scappassi via?" il mio tono era freddo, la cosa lo sorprese.
"anche se non ho un posto dove andare? nessuno da cui andare?""agatha..." sospirò e aggiunse
"che ti importa, sono tornato ora, te la tolgo e basta" prese la chiave dalla tasca e aprì il lucchetto, togliendo la catena dalla mia caviglia.
"bene... vado in cuci-"diedi un calcio alla sua gamba e mi alzai correndo fuori dalla porta e chiudendola usando la chiave trovata nel suo armadio, non so perchè, me la sentivo e basta.
"APRI LA PORTA!" un sorriso tremolante apparve sulle mie labbra mentre jack sbatteva le mani sulla porta, cercando di aprirla.ridendo andai nella parte principale della casa, crollando sul divano, l'adrenalina trasformata in agitazione.
ho davvero chiuso jack nella mia stanza?"
reggendo con la mano, il mio sguardo finì sul laptop.
mi alzai e lo presi tornando a sedermi, e accessi all'account di joe.
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eyeless jack- non so scrivere<3
Fanfictionagatha viene rapita da eyeless jack che, dopo essere stato rapito a sua volta dallo zio della ragazza, decide di vendicarsi. è una traduzione di una storia su eyeless jack chiamata Chains, se la volete leggere in originale basta cercarla su internet...