MIKU'S POV
"Allora che vestito hai preso??"
Akane aveva già indossato il suo, nuovo di zecca. La parte superiore era color crema, con le maniche corte ornate da nastri dello stesso colore, sotto una lunga gonna elegante viola scuro con delle scarpe abbinate. Aveva sciolto i capelli e legato delle ciocche con dei lustrini blu cobalto.
"Questo." dissi e le mostrai la busta.
Lei lo tirò fuori e sospirò.
"Sarei dovuta venire a comprarlo con te, sicura di volerlo mettere? Te ne presto uno se vuoi. Questo non è troppo semplice?"
"Mi va bene, tanto non voglio essere eccessivamente appariscente. Quel compito lo lascio ai vampiri della Night Class."
"Miku smettila di sminuirti, sei una ragazza molto bella e dovresti avvalorarti di più."
Io scrollai le spalle e mi cambiai. Il mio abito era bianco, leggermente rosato e senza maniche. Sciolsi i capelli lasciando che mi lambissero le spalle e indossai un paio di scarpe semplici.
"Tutto qui?" insistette lei.
"Sì, andiamo dai. Non vorrai perderti il momento con il tuo bel ragazzo."
Lei arrossì.
"Prima tieni questa." disse e mi porse una maschera bianca.
"Perchè?"
"Non ti ricordi? È un ballo in maschera."
Sorrise e indossò la sua, nera ed elegante, poi uscimmo. I corridoi erano pieni di studentesse con abiti eleganti che ridacchiavano pensando al ragazzo con cui avrebbero passato la serata. Io personalmente contavo di starmene per conto mio, forse avrei tenuto d'occhio mia sorella e Zero, in modo che non combinassero pasticci. Però continuavo a pensare al tizio dell'altro giorno, quello che mi aveva seguita. Ricordavo a malapena il suo viso, ma più che altro i suoi occhi, di un azzurro intenso. Speravo di distrarmi dagli ultimi avvenimenti partecipando al ballo. L'edificio era illuminato all'interno e molte coppie ballavano già e alcune invece stavano fuori o sulle terrazze a parlare. Akane si precipitò dentro e mi salutò, andando a cercare il suo compagno. Io presi da bere e mi appoggiai in disparte a una colonna, osservando gli altri danzare sulle note di musica classica. Tra le coppie che ballavano riconobbi con gioia Shiki e Rima, nonostante le maschere sul loro volto. Però non mi sembrò di scorgere Ruka da nessuna parte e neanche Akatsuki. Sospirai delusa, a quanto pare quei due non si intendevano ancora.Ma tu guarda! Dopo tutti i miei sforzi!
"Ehi Miku!"
Mi voltai e vidi Yuki con un vestito elegante dello stesso colore dei fiori di ciliegio e una maschera abbinata. Sorrisi e la salutai.
"Come mai sei qui da sola? Non balli?"
"Non fa per me, e poi nessuno mi ha invitata. Tu invece? Dov'è Kaname?"
"Sta parlando con altri vampiri. Ma in realtà io cercavo Zero..."
"Giusto, non avete ancora parlato?"
"No infatti, però ci tenevo. Se lo vedi gli puoi dire che lo aspetto sulla terrazza con le rose bianche?"
"Sì certo."
Sorrise e si allontanò. Visto che ero da sola decisi di assaggiare una delle tartine al caviale e, neanche a farlo apposta, mi imbattei in Zero, con il distintivo di Guardiano e una maschera nera.
"Ehi!" dissi.
"Ehi, che fai da sola?"
"Scrocco un po' di cibo che probabilmente non avrò più l'occasione di mangiare in vita mia. Tu? Non dovresti cercare Yuki?"
Lui si voltò dall'altra parte e nonostante il suo viso fosse coperto riuscii a distinguere le emozioni che si agitavano dentro i suoi occhi.
"Non ho detto definitivamente che ci avrei parlato..."
"Beh fai come vuoi. Però mi ha detto di dirti che ti aspetta sulla terrazza con le rose bianche, sarebbe maleducato lasciarla lì sola."
"Già... alla fine hai capito chi era il tipo che ti inseguiva?"
"Non cambiare discorso, comunque no. Non l'ho più visto, sarà stato un maniaco."
"Certo che tu dici proprio le cose con leggerezza. E se avesse voluto farti del male? Magari era un Livello E."
"Non credo e comunque so cavarmela da sola. È sempre stato così in fondo... comunque io ora vado. Magari qualcuno mi inviterà a ballare."
Lo lasciai lì e tornai alla mia colonna, che purtroppo era occupata da un gruppo di ragazzine che ridacchiavano. Sbuffai infastidita e cercai un altro posto dove stare, ma all'improvviso vidi mia sorella. Volteggiava tra le braccia di Akihiko con un'espressione ridente stampata sul volto, sentii una fitta allo stomaco e mi incamminai dalla parte opposta.Smettila Miku! Lei ha trovato la sua felicità, non hai il diritto di interferire con la sua nuova vita.
Mi ritirai in un angolo non visto della stanza, sentendo ancora un peso sul cuore. Vedere che non aveva più bisogno di me mi faceva sentire inutile, mi sentivo vuota. All'improvviso però sentii un dolore alla testa e la vista mi si offuscò.
"Papà prendimi in braccio!!"
"Certo tesoro."
Due braccia forti mi sollevarono facendomi volteggiare in aria. Una risata cristallina uscì dalle mie labbra e da quelle dell'uomo che mi teneva. Aveva un bel viso e anche se non ero in grado di distinguerlo bene, era molto affascinante. Dopo un po' mi mise giù.
"Allora sei contenta Miku?"
"Ancora! Ancora!"
"Certo che non ti fermi mai, eh? Però purtroppo ora non posso, ho delle cose importanti da fare."
"Uffa! Perchè tu e la mamma siete sempre occupati ultimamente?"
"È per il vostro bene tesoro, però vedrai che sistemeremo tutto."
Io feci un'espressione imbronciata e sentii un uomo che apriva la porta del salotto dove ci trovavamo.
"Kenshin ho delle nuove notizie, è importante. Riguarda quella faccenda."
"Ah, grazie Taro, arrivo subito."
L'uomo che era appena entrato mi sorrise affettuosamente:" Ciao Miku! Come stai?"
"Ciao! Bene, ma papà non vuole giocare con me e Akane è con la mamma. Posso vedere Takeshi?"
"Mi dispiace, ma oggi non c'è. Magari domani passiamo a trovarti."
"Sì per favore! Con lui mi diverto sempre!"Mi riscossi rischiando di perdere l'equilibrio. Avevo visto un altro ricordo, questa volta di mio padre. Adesso che ci pensavo era l'unico di cui conoscevo solo il nome, avevo avuto più visioni di mia madre. Mentre pensavo vidi che qualcuno mi si era avvicinato, un ragazzo della Night Class con una maschera d'argento. Non mi sembrava di conoscerlo.
"Cosa ci fa una signorina graziosa come lei senza un cavaliere?"
"Non mi piacciono molto queste feste."
"Posso invitarla lo stesso a ballare? Ha l'aria molto sola."
"Se insiste accetterò la sua proposta."
Presi il braccio che mi offriva e mi ritrovai a ballare tra le sue braccia al centro del salone. Per fortuna avevo preso qualche lezione insieme ad Akane, ma anche lui era un ballerino molto bravo. Non parlammo molto, ma ebbi l'impressione che mi studiasse, io d'altro canto facevo lo stesso. Era molto bello, capelli corvini e due occhi azzurro cielo.Occhi azzurri?
"Ma lei è...?"
"Ci siamo già incontrati signorina, giusto l'altro giorno. Perdoni i miei modi deplorevoli, ma mi avete ricordato qualcuno che conoscevo. Le mie scuse."
"Stia tranquillo, sto bene, non mi avete spaventato."
"Questo mi rallegra. Posso sapere il vostro nome?"
"Miku. Miku e basta."
"Capisco, che situazione curiosa. I vostri genitori non vi hanno lasciato un cognome?"
"No. Chi vi ho ricordato quella volta?"
"Una mia vecchia conoscenza, ma è scomparsa tempo fa. Probabilmente è morta." mentre lo diceva la sua voce s'incrinò e sul suo viso passò un lampo di dolore.
"Mi spiace per la vostra perdita. Io non ho mai conosciuto i miei genitori, ma per fortuna ho una sorella."
"Davvero? È qui anche lei oggi?"
"Sì la ragazza con il vestito viola e i capelli rosati. Si chiama Akane, siamo gemelle."
Lui ebbe un fremito e mi guardò scioccato.
"Sta scherzando signorina?"
"Non ne vedo il motivo, questa è la verità."
Lui continuava a fissarmi incredulo, ma all'improvviso mi sentii malissimo. Sentivo una sensazione nuova e dolorosa che mi stava facendo girare la testa. Il ragazzo sembrò riprendersi e sorrise.
"A quanto pare siete più interessante di quanto immaginassi. Che ne dite se vi portassi qualcosa da mangiare e parlassimo un po' di più? Sono sicuro che abbiamo molto di cui discutere."
Detto questo s'inchinò brevemente e si diresse verso il tavolo delle bevande. Io dovetti appoggiarmi a una colonna per evitare di cadere, mi sentivo malissimo. Corsi verso l'uscita, senza badare alle persone contro cui sbattevo e corsi fuori. Mi fermai solo quando fui arrivata al parco interno e mi accasciai sull'erba. Sentivo il sangue ribollire nelle vene e il corpo che doleva da tutte le parti. In preda al dolore lanciai un grido mentre la luce della luna piena mi illuminava implacabile. Mi presi la testa tra le mani mentre lacrime di dolore scorrevano sulle mie guance e udii dei passi che si avvicinavano di corsa.
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Il viaggio di Akane e Miku
FanfictionAkane e Miku sono sorelle gemelle di sedici anni. Orfane in tenera età, sono state adottate da una coppia che tuttavia non le ama. Sole al mondo, da piccole scoprirono di avere dei poteri speciali, Akane può diventare invisibile e incorporea, Miku p...