Capitolo 16

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MIKU'S POV

Dopo aver raccontato tutto ad Akane decisi che mi ci voleva una pausa e colsi anche l'occasione per comprarmi un vestito per il ballo. Mia sorella mi aveva detto:"So che non ti piace, ma fallo almeno per me e per la scuola. Sono sicura che sarà una serata interessante!"
Sbuffai infastidita mentre girovagavo per le vie del paese. Non mi piaceva vestirmi in modo elegante, ma per una sola serata avrei fatto un sacrificio. A un certo punto trovai un negozio che mi piaceva ed entrai, dentro c'erano alcune studentesse che come compravano abiti per il ballo. Dopo un po' ne trovai uno che piaceva, bianco rosato non troppo elegante, lo comprai e uscii. Akane aveva detto che Akihiko l'aveva invitata e che aveva già un abito per la serata. Le avevo detto che ero felice per lei e speravo che le cose tra loro durassero, però forse cominciavo a capire il motivo per cui mi dava tanto fastidio che lei stesse con Akihiko.
Ero gelosa.
Questo pensiero mi aveva sfiorato una volta quando li avevo visti insieme, parlavano e si tenevano per mano, lei aveva gli occhi che brillavano. Avevo sentito una stretta al cuore e mi ero sentita incredibilmente sola, avevo desiderato che ci fosse qualcuno anche per me. Volevo sentirmi anch'io così. Ma era stato solo un momento.

Io sto bene da sola e non ho bisogno di nessun altro!

Camminavo mentre pensavo questo quando ebbi la sensazione di essere seguita. Mi voltai, ma tra la gente non vidi nessuno di sospetto venire nella mia direzione. Tuttavia accelerai il passo, non volevo incappare in qualche guaio. Mi stavo allontanando quando sentii dei passi dietro di me, velocemente svoltai in un'altra via e mi misi a correre, l'ultima cosa che ci voleva era uno scontro diretto con uno sconosciuto. Dopo un po' mi fermai non sentendo più quei passi, chiunque fosse l'avevo seminato. Sospirai e cercai di tornare sulla via principale. Camminavo con lo sguardo basso e all"improvviso sentii di nuovo quei passi, ma più vicini. Questa volta mi misi a correre e mentre percorrevo un vicolo mi voltai: vidi di sfuggita il volto di un ragazzo che mi fissava stupito e con una mano protesa in avanti, come per afferrare qualcosa. Fu solo un momento fugace e mi allontanai velocemente andando però a sbattere contro qualcuno.
"Ehi! Attenta a dove vai!" la voce infastidita di Zero mi sorprese.
"Scusa..." mi girai, ma il ragazzo era sparito.
"Che hai? Ti stanno inseguendo?" scherzò lui.
"Esattamente, come hai fatto a indovinare?"
"Ah, io scherzavo. Chi ti insegue?"
"Non lo so, non l'ho visto. Deve essersene andato."
Lui annuì, poi notò il sacchetto che avevo in mano.
"Compere?"
"Sì, ho preso un vestito nuovo. Tu?"
"Faccio solo un giro..."
Vederlo solo mi fece tornare in mente l'accordo con Yuki e decisi di cogliere l'opportunità.
"Perchè non ti vedi con Yuki?"
Lui si irrigidì e mi guardò con occhi furenti, ma anche tristi.
"Perchè dovrei? Io e lei non abbiamo niente da dirci e tu dovresti saperlo visto che conosci tutta la storia."
"Se lo dici tu, però secondo me in fondo vorresti parlarle."
"Credi male, ha scelto la sua strada tempo fa. Non mi manca per niente."
Dicendo questo però voltò la testa dall'altra parte e vidi la tristezza dipinta nei suoi occhi.
"Yuki mi ha chiesto personalmente di dirtelo, vuole parlarti e so che le manchi, molto anche."
Il vampiro ebbe un tremito e si girò.
"Ha detto davvero così?"
"Sì, perchè non vi parlate al Ballo del Solstizio? È dopodomani."
Zero rimase in silenzio per qualche secondo, poi mormorò:" Io... forse ci proverò..."
Io gli diedi un colpetto sulla spalla.
"Bravo, questo è lo spirito!"
Poi me ne andai correndo. Iniziava a fare freddo e volevo tornare al dormitorio. Speravo davvero che quei due potessero chiarirsi, anche se l'immagine di loro due insieme mi aveva fatto sentire di nuovo sola. Entrata nel Collegio Cross rallentai mentre cominciava di nuovo a nevicare e presto il mio cappotto si coprì di piccoli fiocchi gelidi. Non so se fu a causa del freddo o per qualche altro motivo, ma sentii la mia mente appannarsi e fui assalita da un ricordo.

"Vieni tesoro, ti ho preso un nuovo giocattolo."
La figura di un'affascinante vampira era china su di me e mi porgeva un pacchetto incartato. Lo aprii felice e ne estrassi una bellissima bambola con un vestitino di pizzo elegante, sembrava vera.
"Graziè mamma, è bellissima!"
La strinsi forte a me e alzai il viso. Riuscii a scorgere il sorriso della donna, incorniciato dai suoi capelli violetti. Poi la scena cambiò.
Sangue ovunque. La donna mi tirava per mano e urlava, mentre io tiravo la mano di un'altra bambina dai capelli rosati e l'espressione terrorizzata. Mia sorella. Sentii la donna afferrarmi per le spalle e scuotermi:"Miku ascoltami! Ora io, te e Akane ce ne andremo, ma se qualcosa andasse storto devi proteggerla! Dovete stare insieme, un giorno saremo di nuovo noi, te lo prometto!"
Io rimasi immobile mentre lei mi stringeva forte e Akane piangeva, aggrappandosi disperatamente alla mia mano. Poi sentii la vampira spingermi verso qualcosa e l'ultima cosa che vidi fu la bambola dal vestito di pizzo che giaceva a pezzi sul pavimento.

Mi riscossi dalla visione e mi accorsi di avere il volto rigato dalle lacrime. Un nuovo pezzo del mio passato. Mi sentii invasa da un'infinita tristezza e ricordai quanto amassi quella bambola.

Madre, sto aspettando il giorno in cui scoprirò la verità e allora potrai mantenere la promessa che mi feci quel giorno.

Mi asciugai le lacrime e mi diressi con determinazione verso il mio futuro.

Il viaggio di Akane e MikuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora