Capitolo 22

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MIKU'S POV

Mi svegliai intontita e un po' stanca, l'ultima cosa che ricordavo era che il tipo della Night Class mi aveva portato via e ora era davanti a me insieme ad altre cinque persone.
"Miku ti sei svegliata!"
Lui mi si avvicinò sorridendo sollevato, ma io mi ritrassi.
"Si può sapere chi sei?! E perchè mi hai portata qui? Cosa vuoi da me?"
"Mi chiamo Takeshi e non preoccuparti, non ti voglio fare del male. Non mi riconosci?"
In effetti quel nome l'avevo già sentito, anche se non ricordavo bene dove. Poi mi venne in mente il ricordo che avevo visto prima che mi invitasse a ballare.
"Tu... ti ho visto in un ricordo, ma non ho idea di chi tu sia."
La sua delusione era evidente.
"A quanto pare Fumiko ti ha cancellato i ricordi, ecco perché non hai memoria di nulla."
"Come conosci il nome di mia madre?"
"Spesso giocavamo insieme da piccoli, io sono tuo cugino. Tuo padre era il fratello maggiore del mio."
"Era? E chi sono tutte queste persone? Dove mi trovo?"
"Questa era la vecchia casa dei tuoi genitori. Noi siamo quello che rimane del branco di tuo padre."
"Branco? Di cosa? E cosa centro io? Riportami indietro!"
"Miku devi calmarti, non ti faremo del male. Dopo l'incidente ti abbiamo cercata per molto tempo, ma credevo fossi morta. So che non ti ricordi nulla, ma prometto che ti dirò tutta la verità a cominciare da chi sono io e sopratutto chi sei tu."
"Va bene, ma poi dovrai portarmi indietro!"
"Sceglierai tu stessa. Innanzitutto ti presento gli altri."
"Siamo in grado di parlare da soli, Takeshi." disse aspramente una ragazza bionda.
Un'altra ragazza, dai capelli bianchi, mi si avvicinò sorridendo e mi strinse le mani.
"Io sono Nami, cara. Non preoccuparti, Yuri fa sempre così con tutti." detto ciò lanciò un'occhiata alla bionda, che presumetti si chiamasse Yuri. Almeno Nami sembrava simpatica.
"Io sono Haru." borbottò un ragazzo con gli occhi verdi e i capelli dello stesso colore di Yuri, mi chiesi se fossero fratelli.
"Io sono Koichi, bentornata." mi sorrise una ragazzo castano e con occhi dello stesso colore.
"Io sono Kuma, benvenuta." mi lanciò uno sguardo il ragazzo che sembrava il più grande, aveva i capelli ramati e uno sguardo serio.
"Piacere, ma chi siete? Non ho ancora capito che cosa ci faccio qui!"
"Noi siamo licantropi, Miku. La tua famiglia e parte del branco di tuo padre, o almeno quello che ne rimane." disse Takeshi con aria triste.
"Licantropi? Ma non esistono in Vampire Knight, state mentendo!"
"Siamo sempre esistiti, ma a causa della guerra tra le nostre due razze ci siamo quasi estinti e ci siamo nascosti. Tuo padre era il nostro capo del nostro gruppo, un forte licantropo e anche tu a quanto vedo."
"Ma che dici?! Non sono un licantropo! Stai parlando a vanvera!"
"E allora che sono quelle?"
Detto questo mi si avvicinò e mi indicò la testa. Stupita mi toccai i capelli e fui esterrefatta nello scoprire che mi erano spuntate due morbide orecchie da lupo. Per poco non mi venne un infarto.
"Cosa...? Non è possibile..."
"Invece sì, la Luna di Sangue di ieri ha risvegliato la tua parte dormiente."
"La Luna di Sangue?"
"Sì, succede circa una volta all'anno. E un fenomeno che aumenta le capacità sia dei vampiri che dei lupi, il tuo sangue deve essersi risvegliato. Mi credi ora?"
"Sì... suppongo di sì. Ma non mi hai ancora detto tutto, cosa è successo ai miei genitori?"
Nami ci interruppe:" Scusate, ma visto che è una storia lunga che ne dite di andare di sotto? Così staremo più comodi."
"Va bene."
Ci spostammo al piano di sotto e io potei ammirare parte della casa. Assomigliava molto a quelle che avevo visto appartenere ai vampiri di alto lignaggio e mi sembrava di esserci già stata. Al piano inferiore c'era una ampio salotto decorato con mobili eleganti e un grande tavolo al centro con sopra un piatto con resti di cibo. Yuri rimase in piedi insieme a Haru, mentre Kuma e Koichi si sedettero entrambi su poltrone diverse. Nami mi fece sedere vicino a lei prendendomi sotto braccio, Takeshi si mise di fronte a me, vicino a Kuma.
"Allora a quanto pare sai già che tua madre era una vampira, faceva parte di una famiglia di sanguepuro nobile e potente, i Sakurai. Tuo padre invece era il leader del nostro branco, rimasto nascosto per anni. Un giorno si incontrarono mentre lui stava scegliendo un nuovo posto dove vivere. Tua madre era molto bella e così tuo padre; si innamorano subito, nonostante le differenze di razza. Desideravano stare insieme, ma la famiglia di Fumiko non avrebbe mai accettato un lupo mannaro, così lei stregò le loro menti per realizzare il suo desiderio. Era una vampira molto potente e dai molti talenti, il nostro branco sostenne Kenshin perchè si era sempre dimostrato un buon capo e ci fidavamo di lui. Passò il tempo e i tuoi genitori si sposarono ed ebbero due gemelle, te e Akane. Vi volevano molto bene, ma un giorno il Senato dei vampiri scoprì il loro segreto e ordinò la loro distruzione e quella della loro famiglia. Fumiko si alleò con sua cugina Shizuka, i Kurenai e i Nakamura; i nostri genitori combatterono per tuo padre, ma non venne nessun altro. Fu un'ardua battaglia il Senato aveva dalla sua parte vampiri nobili, Livello E catturati e anche alcuni cacciatori di vampiri che aveva inviato la Lega dei Cacciatori. Io non ricordo quasi nulla perchè nessuno di noi era presente, i nostri genitori ci nascosero in modo che non corressimo pericoli. Però nessuno di loro tornò, aspettamo cinque giorni nascosti in un capanno abbandonato, ma non venne nessuno. Quando uscimmo allo scoperto la tua casa era distrutta ed era pieno di cadaveri di cacciatori, lupi e vampiri; ma nessuna traccia di te e tua sorella. Dopo due giorno trovammo il corpo di tuo padre, tua madre non c'era. Avevano un piano per farvi scappare, lei avrebbe dovuto portarvi in un altro posto, anche se non so bene come. Pensando che il piano fosse fallito ti ho cercata, ma eri sparita. Allora abbiamo ricostruito questa casa e abbiamo vissuto qui, Kuma che era il più grande si è preso cura di noi e siamo rimasti nascosti; finchè non ti ho trovata. Ora raccontami la tua storia, cos'è successo?"
Io presi un respiro profondo e gli raccontai tutto, l'orfanotrofio, i nostri genitori, il collegio e poi quello che era successo da quando eravamo arrivati qui.
"Capisco, mi spiace. Non avete avuto una vita felice come volevano i vostri genitori. Ma ora sei qui e ci prenderemo cura di te, qui sei al sicuro."
Sentii Nami che mi abbracciava affettuosamente, ma un pensiero mi balenò improvvisamente nella testa.
"Dov'è Akane?!"

Il viaggio di Akane e MikuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora