Il viaggio di Akane e Miku

Capitolo 2

MIKU'S POV

Dopo averci riusucchiato il vortice ci materializzò nel cielo sopra un grande edificio sull'acqua, collegato alla terraferma da due specie di ponti.
"Stiamo cadendo!" esclamò Akane.
"Sì lo vedo e il terreno si avvicina sempre di più" commentai preoccupata.
Infatti ci stavamo avvicinando all'edificio molto velocemente e tra un po' saremmo atterrate.
"Peccato non aver preso un paracadute"
"Hai ragione Akane, ma guarda lì!"
Sotto di noi c'era un piccolo gruppo di alberi, avrebbero attuito la nostra caduta.
"Dove siamo finite?"
"Non ne ho idea."
Per fortuna non ci sfraccellammo a terra e cademmo su un enorme albero. L'atterraggio non fu dei migliori, perchè ci ritrovammo ricoperte di foglie e graffi, incastrate tra i suoi rami.
"Ahi, ahi. Mi fa male tutto"
"Akane hai un ragno nei capelli!"
"Aaaaaaah!!! Dove? Dove? Toglilo!" strillò cominciando ad agitarsi.
"Scherzavo, nei capelli hai solo le foglie!"
Lei mi guardò inviperita mentre io ridevo divertita.
"Ti sembra il momento di scherzare?"
"Hai ragione, scusa. Cerchiamo di scendere."
Provai a muovermi, ma il ramo su cui eravamo si spezzò e caddi per terra e Akane cadde sopra di me.
"Accidenti, non sei un peso piuma eh?" ansimai schiacciata dal peso dello zaino e dal suo.
"Scusa, scusa!"
Si alzò cercando di togliersi le foglie e i rami di dosso. Mi alzai anch'io cercando di districare i miei capelli dai resti dell'albero.
"Beh almeno non siamo morte."
"Hai ragione Miku, ma dove siamo?"
Mi guardai intorno. Eravamo in un parco che circondava un edificio immenso, dove camminavano delle persone.
"Non lo so, ma sembra una scuola."
"Che cosa dovremmo fare?"
"Proviamo ad avvicinarci, magari siamo finite in un posto normale."
Non feci in tempo a dire altro che davanti a noi spuntò un ragazzo con una divisa nera e i capelli bianchi.
"Chi siete e che ci fate qui?"
Non so come mai, ma aveva qualcosa di famigliare.
"Zero Kiryu!" esclamò Akane.
"Come fai a conoscermi? Non vi ho mai viste."
"Ehm, io e mia sorella siamo nuove. Però ci siamo informate sulla Cross Accademy, perciò ti conosciamo." continuò lei.
In quel momento realizzai che se quel tizio era Zero Kiryu eravamo in... Vampire Knight!
"Se siete nuove, come mai non siete entrate dalla porta?"
"Siamo entrate dalla porta, ma non c'era nessuno. Così siamo entrate." dissi io.
Lui ci squadrò dubbioso. Probabilmente non credeva al nostro racconto.
"Se non c'era nessuno non dovevate comunque entrare. Adesso vi porto dal preside e vedete di non combinare guai. Sono un guardiano perciò ho il compito di sorvegliare gli studenti."
Lo seguimmo all'interno dell'Accademia, dove gli studenti della Day Class stavano facendo lezione. Per fortuna non eravamo capitate nell'orario della Night Class o saremmo state davvero nei guai. Dopo un po' arrivammo all'ufficio del preside e Zero ci fece entrare. Come al solito lui indossava le ciabatte con lo scialle intorno alle spalle ed io e Akane faticammo a trattenere una risatina per il suo aspetto buffo.
"Ah Zero sei tu! Come mai non sei a lezione? E chi sono queste due ragazze?"
"Le ho sorprese a vagare per il parco. Dicono di essere nuove studentesse."
"È vero preside Cross! Io sono Miku e lei è Akane, siamo sorelle gemelle. Siamo state adottate e i nostri genitori ci hanno mandato qui, ma poi ci hanno abbandonato. Perciò non abbiamo nessuna prova, ma è la verità!"
Il preside Cross ci guardò valutando le mie parole e nel suo sguardo lessi un filo di compatimento. Fortunatamente sorrise e disse:" Mi dispiace per quello che vi è successo ragazze. Ma sono contento di dirvi che potrete tranquillamente restare alla Cross Accademy. Zero vi darà una stanza, avete dei bagagli?"
"Solo questo zaino"
"Va bene. Visto che è il primo giorno fate pure un giro prima che entri la Night Class. Domani è vacanza, ma generalmente le lezioni iniziano alle 8.00"
"Va bene, grazie mille preside Cross."
Dopo averlo ringraziato seguimmo Zero al dormitorio femminile, lui non entrò ma ci diede la chiave della nostra stanza.
"Tra pochi minuti entra la Night Class. Vedete di non fare tardi."
Detto questo si allontanò. Io e Akane entrammo nella nostra camera, che era la 34, e posammo lo zaino sul pavimento. Sui nostri rispettivi letti erano piegate accuratamente le nostre nuove divise. Ci cambiammo in fretta mentre parlavamo di quello che era successo.
"Non ci credo, da una scuola a un'altra!"
"Sì, non è il massimo."
"Cmunque, per fortuna il preside ci ha creduto. Se fosse stato per Zero saremmo già fuori di qui. Come faceva Yuki a sopportarlo?"
"Hai ragione Miku. Non è molto simpatico."
"Già. Chissà se c'è anche Yuki nella Night Class o se è ancora in giro con Kaname. Secondo te poi come hanno fatto a sistemare il casino che c'era dopo Rido?"
"Non lo so. Ma lo scopriremo presto, dobbiamo andare all'entrata della Night Class."
La seguii fuori dalla camera e ci incamminammo insieme a un mucchio di ragazzette urlanti lì vicino. Le seguimmo fino al grande portone di legno dove Zero aveva il suo bel da fare a trattenere le studentesse. Io e Akane ci mettemmo in fila tranquillamente, ma in verità eravamo parecchio tese. Quando la porta si aprì trattenemmo il fiato. Entrarono gli studenti della Night Class. C'erano Aidou, Akatsuki, Ruka, Shiki, Rima, Ichijo e Kaname. Al fianco di quest'ultimo c'era Yuki.
Mi sorpresi a vederli tutti lì, dopo essere diventata una vampira Yuki era partita con Kaname e altri vampiri. Mentre Shiki e Rima erano andati a cercare Ichijo. A quanto pare l'avevano trovato e gli altri erano tornati. Mi voltai verso Akane e notai che era arrossita parecchio.
"Akane stai bene?"
"Sì sì!" si riscosse lei.
Assistemmo alla sfilata dei vampiri, alcuni ci guardarono curiosi, probabilmente perché eravamo nuove. Prima di andare via scorsi Yuki lanciare un'occhiata triste a Zero, ma lui non la guardò neanche. Anche senza usare la telepatia sapevo che lei avrebbe voluto parlargli, ma lui non glielo permetteva.
Più tardi tornammo al dormitorio e solo lì ci accorgemmo di una cosa.
"Akane, non abbiamo niente da metterci per dormire! E anche gli altri nostri vestiti sono pochissimi!"
"Hai ragione, domani potremmo andare a fare compere."
"Va bene, ma oggi ci toccherà dormire vestite."
Prendemmo i vestiti con cui eravamo venute e andammo a dormire.