Era passata una settimana dal mio arrivo a Seoul e potevo ormai affermare di essermi abituato al nuovo materasso, anche se non potevo dire altrettanto del mio compagno di stanza che, non solo si muoveva continuamente nel letto, ma parlava pure. Insomma, la sua voce era come una pulce nelle mie orecchie. Era lì, costantemente.
In realtà però non mi dispiaceva averlo sempre intorno, mi ero veramente affezionato a quel cretino.
Lo guardai mentre dormiva scompostamente e poi tornai ad allacciarmi le scarpe da ginnastica. Mi infilai gli auricolari ed uscii.
Ero solito andare a correre la mattina per godermi le strade quasi deserte poco prima che si affollassero di studenti e lavoratori. Mi piaceva prendermi quel piccolo frangente di tempo tra la notte ormai finita e l'inizio di una nuova giornata. Era un momento solo mio e di nessun altro. C'era silenzio e allo stesso tempo potevi percepire nell'aria il chiasso che ci sarebbe stato a breve, quando la gente avrebbe iniziato a percorrere freneticamente quelle vie.
Da quando ero arrivato avevo cercato di concentrarmi sullo studio per non iniziare subito con il piede sbagliato. I professori ci avevano fissato qualche test nei primi giorni di lezione, giusto per capire quali fossero le nostre conoscenze di base sulle materie. Mi sarebbe piaciuto fare una bella impressione, ma non riuscivo a non distrarmi. Era tutto così nuovo per me.
Mi sarebbe piaciuto vedere Seoul, imparare ad orientarmi meglio nel campus, andare alle feste al Y nel weekend. E invece non avevo fatto nulla di tutto ciò. Ero rimasto al dormitorio a leggere noiose nozioni di matematica e né venerdì né sabato ero andato al locale. Una parte di me era curiosa di vedere come quella caffetteria si sarebbe trasformata in tarda serata, e magari avrei pure fatto amicizia con qualcuno prima dell'inizio delle lezioni. Però P-hyung quel venerdì aveva avuto un altro impegno ed io di andare da solo non me l'ero sentita.
Certo, sarei potuto andare con lui il sabato, ma dopo essere scappato da Busan senza dire una parola mi ero dovuto far perdonare. Nei giorni passati avevo infatti chiamato HaiRan per scusarmi. Le avevo detto che sì, ero stato uno stronzo, ma che ero molto agitato per la partenza e che avevo preferito così, andarmene senza salutare un'ultima volta nessuno, perché non ero un grande amante di quelle situazioni. Alla fine mi presi un po' di insulti e ricevetti il suo perdono con la promessa di passare un po' di tempo con lei.
Avevo allora passato il sabato sera al telefono con HaiRan, a chiacchierare del più e del meno, com'eravamo soliti fare. Lei mi raccontò che sua mamma si era presa un brutto mal di schiena e che le mancava vedermi gironzolare per casa loro. Io invece le raccontai della mia camera, di JianPu, della caffetteria. Le raccontai pure della mia figuraccia con il cameriere, ma non le dissi il perché della mia distrazione di quella mattina.
Non so perché non glielo raccontai, non avevo segreti con lei. O almeno non ne avevo avuti fino ad ora. Ma l'immagine di quel ragazzo addormentato era ancora intatta nella mia mente, così pura ed eterea, che avevo paura si sgretolasse appena l'avessi descritta a qualcuno.
Ero tornato al Y nelle mattine successive a quella, ma quel ragazzo sembrava essersi volatilizzato.
Ogni mattina arrivavo al bar ed il mio sguardo andava a porsi immediatamente su quel tavolo, il suo tavolo. Tanto velocemente i miei occhi cercavano quella testa color ciliegia, quanto veloce si faceva spazio dentro di me la delusione. Non lo conoscevo, non sapevo neanche il suo nome, e sinceramente non sapevo neanche il perché di quel mio stato d'animo. Alla fine per me era solo uno sconosciuto.
L'unica nota positiva fu che da quel giorno non avevo più incontrato neanche il povero cameriere che era stato innaffiato dal mio cappuccino. Probabilmente aveva turni diversi quella settimana e forse in questo lasso di tempo si era dimenticato di me. Quel pensiero però non era altro che la mia inutile speranza di cancellare la mia figura di merda dai suoi ricordi.
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Cherry tea - TAEKOOK
Fanfiction[COMPLETATA] L'inizio non fu certo dei migliori e mai Jeon Jungkook avrebbe pensato di passare uno degli anni più belli della sua vita, ma dovette presto ricredersi. taekook - kookv #1 taegguk (13/11/2021) #1 kimtaehyung (22/10/2022) #1 boyxboy (2...