CAPITOLO 27

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Quando mi svegliai percepii subito la mancanza di Tae affianco a me. La stanza era avvolta dal buio, per cui riuscii ad aprire gli occhi senza problemi, adattandomi immediatamente a quell'oscurità. L'unica luce accesa proveniva dal bagno, la cui porta era socchiusa. Probabilmente avevamo dimenticato di spegnerla quel pomeriggio prima di addormentarci.

Mi strofinai gli occhi con il dorso della mano cercando di svegliarmi per poi afferrare il mio cellulare. Quando lo aprii mi resi conto che era tardi. Avevo dormito veramente tanto. Erano già le nove e mezza. Fu solo in quel momento, ridestandomi dal torpore di quella dormita, che realizzai l'effettiva assenza del mio ragazzo al mio fianco. Mi allarmai immediatamente, sia per la sua assenza che per l'orario.

Infatti quella sera saremmo dovuti uscire. Tae mi aveva detto di aver preparato una sorpresa per noi due, per festeggiare il nostro primo esame, ma non mi aveva dato nessuna indicazione ed io non me ne ero preoccupato fino a quel momento, quando mi resi conto di non avere la più pallida idea sul da farsi.

Era tardi per una cena. Mi avrebbe svegliato se l'appuntamento fosse stato per cena, no? Perché se ne era andato senza svegliarmi? Era impossibile si fosse dimenticato della nostra serata. Un barlume di lucidità prese il sopravvento in quell'istante, aprii immediatamente la chat con Tae e trovai un suo messaggio.

"Non ti ho svegliato perché eri troppo bello mentre dormivi" arrossii al buio a quel commento del mio ragazzo, sempre così dolce ed inaspettato. Poi ripresi a leggere. "Ti aspetto al Y alle 23:30. Non vedo l'ora. – KTH"

Tirai un sospiro di sollievo. Ok, ero ancora in tempo. Avevo due ore scarse per vestirmi. Cosa avrei dovuto mettermi? Era una serata al Y normale oppure da lì saremmo poi diretti da un'altra parte? Che poi, a quell'ora di venerdì sera, l'unico altro posto in cui mi poteva portare era un club, ma lui sapeva quanto io odiassi quell'ambiente.

Aprii l'armadio e rimasi fermo a fissarne il contenuto, come tutte le altre volte che ero uscito con lui. Sapevo che mi avrebbe trovato bello con qualsiasi cosa, ma io volevo essere perfetto per lui. In realtà non possedevo chissà quanti vestiti e praticamente Tae mi aveva già visto con ognuno di essi, per cui starci a rimuginarci troppo sopra era semplicemente una perdita di tempo. Tempo che per una volta però avevo in abbondanza per prepararmi.

Tirai fuori un paio di jeans neri ed una camicia, anch'essa nera. Mi tirai indietro i capelli in un codino, mi passai del burro di cacao sulle labbra screpolate dal freddo. Mi preparai con tutta la calma del mondo finché non fui pronto. Restavano solo le scarpe, per cui mi allacciai gli anfibi neri di pelle e guardai l'ora. Per una volta nella mia vita ero in perfetto orario: mi misi la giacca ed uscii.

Arrivai al locale e, come sempre, le luci al neon bianche dell'insegna catturarono la mia attenzione. Grazie al buio di quella stagione ancora invernale quella luce si rifletteva sui tavolini di vetro in modo perfetto, creando un gioco di colori affascinante.

Era da un paio di settimane che non andavo al Y. Mi era mancato l'odore delle sigarette e dell'alcol che accoglieva i clienti, quel calore improvviso che sentivo ogni volta che aprivo la porta, la musica che mi invadeva le orecchie impedendomi di sentire il suono della campanella appesa proprio sopra la porta d'ingresso.

Erano le 23:30 precise e io mi trovavo lì, in quel bar affollato, a cercare con lo sguardo il mio ragazzo tra la folla. Non era seduto al solito tavolo e anzi, sembrava non esserci proprio traccia di lui nell'intero locale. Che fosse lui ad essere in ritardo questa sera?

Mi avvicinai al bancone.

"Ehi Jimin!"

"Ciao, puntualissimo oggi eh" mi disse il biondo continuando a preparare cocktail.

Cherry tea - TAEKOOKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora