CAPITOLO 15

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Puntai i miei occhi nei suoi e lo guardai con un'intensità che mai avevo usato prima nei suoi confronti. Volevo che fosse chiaro che non avrei accettato un no come risposta. Non mi interessava che stesse conversando con qualcun altro, non mi importava fare i capricci: volevo solamente che si alzasse e che mi seguisse in pista.

Taehyung non distolse lo sguardo dal mio, cercando probabilmente di capire se andasse tutto bene. No, non andava bene e lui lo aveva capito sicuramente. Quella sera le mie emozioni ed i miei pensieri erano annebbiati dall'alcol che avevo bevuto a stomaco vuoto e non mi importava affatto di sembrare uno stupido ai suoi occhi, volevo solo che quell'Eunji togliesse le sue mani da Taehyung.

"Hyung..." ripetei dondolando leggermente le braccia e continuando a guardarlo. Erano settimane che non usavo quell'appellativo: ero ricorso a rimedi estremi pur di farlo alzare da quel tavolo.

Sentendosi chiamare nuovamente finalmente si decise ad alzarsi. Lo vidi voltarsi, come per dire qualcosa al suo amico, ma lo presi per il polso e lo trascinai in mezzo alla folla prima che potesse chiedergli di unirsi a noi.

Quella sera Taehyung era veramente bellissimo. Portava i capelli tirati indietro, lasciando la sua fronte completamente scoperta, un paio di orecchini bianchi abbinati alla catenina blu e bianca che portava al collo. Il suo incarnato risalvava in quella camicia argento chiaro che portava infilata in un paio di jeans neri stretti. Era veramente un incanto da guardare.

Mi si avvicinò all'orecchio per potermi parlare a causa della forte musica. "Jungkook tutto bene?" mi chiese sfiorandomi l'orecchio con le labbra. Trasalii a quel breve contatto.

"Sì, balliamo" risposi con decisione. Non avevo voglia di pensare, né di conversare: volevo solo divertirmi.

Mi guardò di sottecchi, non troppo convinto del mio atteggiamento, ma nonostante ciò decise di assecondarmi iniziando a muoversi in mezzo a quella folla di studenti ormai ubriachi.

Il suo corpo si muoveva sinuosamente a tempo di musica ed io non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso. Rimasi fermo, imbambolato a fissarlo in quella sua camicia lucida.

"Non volevi ballare?" mi chiese alzando la voce per sovrastare la musica.

Iniziai anche io a ballare riprendendomi da quella trance in cui entravo ogni volta che posavo i miei occhi su di lui.

Ci guardavamo, ridevamo, ballavamo. Era tutto perfetto. Restammo in pista io e lui per una ventina di minuti circa, come se ci fossimo solo noi e nessun altro. Lo vedevo ridere, e mi sembrava persino di sentire il suono della sua risata, anche se era impossibile a causa della musica alta.

Il mio sorriso si smorzò però quando vidi avvicinarsi a noi Eunji. Quando arrivò vicino a noi posò una mano sul fianco di Taehyung. Avrei voluto prendere quella schifosa mano e spostarla dal corpo di Taehyung, o meglio, avrei voluto mettercela io, così come avrei voluto essere stato io a mettere un braccio attorno alle sue spalle come aveva fatto Eunji poco prima al tavolo.

Iniziammo a ballare tutti e tre, ma l'atmosfera era diversa da prima, almeno per me. Eunji continuava a cercare il contatto fisico con Taehyung e questo mi stava mandando fuori di testa. Avevo bisogno di una pausa o non avrei risposto delle mie azioni e me ne sarei sicuramente pentito.

Mi allontanai senza dire nulla lasciando i due in pista.

"Jimin!" chiamai il biondo che stava asciugando dei bicchieri. "Puoi darmi della vodka? Liscia."

"Sei sicuro che vada tutto bene? Non so se sia il caso..."

"E' il caso. Voglio solo divertirmi un po' " cercai di tranquillizzarlo.

Cherry tea - TAEKOOKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora