CAPITOLO 22

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Erano passate quasi tre settimane dall'appuntamento al bowling e la mia relazione con Taehyung stava proseguendo a gonfie vele. Ovviamente entrambi eravamo molto presi dallo studio perché ci trovavamo nel pieno della sessione esami. Erano i miei primissimi esami universitari per cui ero estremamente agitato anche se cercavo di non darlo a vedere. La mattina mi alzavo ed andavo a correre, ma siccome non c'erano più le lezioni avevo iniziato ad allungare il mio solito percorso così da scaricare tutta l'adrenalina che avevo in corpo per potermi poi concentrare al meglio sullo studio. Dopo aver corso mi facevo una doccia ed iniziavo a studiare. La mia routine era cambiata, le giornate erano però tutte uguali tra di loro.

Non andavo neanche più al Y a far colazione perché sapevo che non avrei trovato lì il mio ragazzo, per cui preferivo prendere un caffè alle macchinette del dormitorio per poi fare un pranzo abbondante.

Un po' mi dispiaceva non vedere più Tae tutte le mattine sorseggiare il suo tè bollente. Mi mancava sorridere dolcemente guardandolo portarsi la tazza  alla bocca mentre i vapori caldi gli appannavano gli occhiali.
Non potevo però lamentarmi perché il tempo per noi due lo riuscivamo a trovare comunque.

Se io preferivo studiare la mattina lui si concentrava invece meglio di sera per cui quando io chiudevo i libri per rilassarmi un po' lui iniziava solitamente a studiare. Forse era persino meglio così pensandoci bene. Infatti mentre io studiavo lui dormiva per cui non avevo l'istinto di controllare il telefono ogni dieci secondi per vedere se mi avesse scritto qualcosa.

Ero dipendente dai suoi messaggi? Probabilmente sì, ma non ne potevo fare a meno. Ogni volta che si svegliava mi scriveva un messaggio in cui mi raccontava qualcosa di sé. Erano messaggi semplici che raccontavano di come Jimin lo avesse svegliato imprecando perché non trovava le scarpette di danza, di come l'acqua della doccia quella mattina proprio non ne volesse sapere di diventare calda o di come una volta guardatosi allo specchio si era reso conto di avere la zip del cuscino stampata sulla guancia arrossata. Erano piccole cose, magari per altre persone particolari inutili, però a me piacevano. Adoravo sapere tutti questi dettagli della sua quotidianità.

Nonostante vivessimo le nostre giornate con tempistiche totalmente differenti eravamo riusciti a ritagliarci del tempo per noi due. Il venerdì sera infatti andavamo sempre al Y, sia per aiutare Jimin, che come sempre era oberato dal lavoro e dalla danza, che per prendere una boccata d'aria da quello studio che ci stava facendo uscire di testa. Passavamo la serata a ridere e a ballare assieme dimenticandoci per qualche ore degli esami e delle pressioni universitarie a cui eravamo sottoposti.
La cosa più soddisfacente di quelle sere era veder entrare nel locale quel coglione di Euji, il compagno di corso del mio ragazzo con avevo quasi fatto a botte. Sapevo che fosse infantile, ma non potevo fare a meno di incrociare il suo sguardo e sorridergli beffardamente per poi mettere le mani sui fianchi di Taehyung e avvicinarlo a me per baciargli il collo, proprio sotto all'orecchio in quel punto che a lui piaceva tanto. Taehyung si era accorto subito di quello che stavo facendo, ma nonostante ciò mi lasciava fare comunque questa bambinata ogni volta.

Quasi tutti i venerdì poi, dopo aver passato la serata insieme, aiutavamo Jimin a sistemare il locale per poi andare ognuno a casa propria a dormire. Il sabato mattina era l'unico giorno in cui non andavo a correre perché troppo stanco dalla serata precedente in cui avevo fatto le ore piccole. Mi svegliavo infatti tardissimo, verso mezzogiorno circa, prendevo la mia roba ed andavo a casa di Taehyung per passare il pomeriggio da lui a studiare.

Era difficile concentrarsi con lui vicino, soprattutto quando alzava la testa dai libri ed iniziava a fissarmi con quel suo sorriso malizioso intrappolando poi il labbro inferiore tra i denti. Mi fissava in quel modo per minuti interi allungando un piede sotto al tavolo per toccare i miei. Nonostante cercassi di resistergli e continuare a studiare alla fine cedevo.

Cherry tea - TAEKOOKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora