EPILOGO

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JIMIN POV

"Jungkook sbrigati o faremo tardi!"

"Un attimo" gridò dal bagno poco prima di affacciarsi dalla porta. "Come sono? Fanno schifo vero? Non riesco a sistemarli come vorrei" sbuffò sonoramente cercando di sistemarsi una ciocca di capelli estremamente ribelle.

"Stai bene Kook, te lo assicuro, così come ti assicuro che se non usciamo da questo appartamento entro cinque minuti Taehyung abbraccerà l'aria una volta sceso dal treno. Quindi M U O V I T I."

Lo sentii imprecare a bassa voce prima di darsi un'ultima occhiata allo specchio e correre verso la camera per cercare, con tutta probabilità, la sua giacca di pelle.

Era stato agitato tutta la settimana. Non aveva fatto altro che parlare di quel giorno, di cosa avrebbe indossato e di quanto sarebbe stato bello riabbracciare Tae.

Presi la giacca di pelle, che era stata scompostamente abbandonata sul divano la sera prima, e mi diressi in camera.

"Jungkook" lo richiamai, sperando che la smettesse di frugare in ogni angolo di quella stanza. "Calmati" gli dissi porgendogli la giacca, sfoggiando il mio più comprensivo dei sorrisi.

Fece due respiri profondi e afferrò la giacca infilandosela. "Sono calmo, ma sono anche uno schifo" si lamentò curvando la sua bocca in un piccolo broncio.

"Non lo sei, sei bellissimo e Tae ti troverà stupendo...anche se questo ciuffo oggi non ne vuole sapere di restare al suo posto" risi cercando di sistemargli i capelli.

"...non è solo per l'aspetto fisico" ammise sussurrando.

"Che cosa intendi?"

"Sono passati tanti mesi, sono successe tante cose ad entrambi, e se...se non gli piacessi più? Se i nostri caratteri non fossero più compatibili? Se tutto ciò che abbiamo fosse cristallizzato nel passato e oggi si sgretolasse? Se – "

"Basta con i se" lo interruppi. "È vero: non vi siete visti, né avete passato intere giornate insieme. Ma vi siete comunque parlati nell'ultimo anno e mezzo. Tu sei tu e sì, sei cambiato da quando Tae è partito, ma all'epoca eri anche un Jungkook diverso da quello che ho conosciuto io più di due anni fa. Le persone cambiano, l'amore cambia ed avere paura è normale. Però se ti lasci governare dalla paura allora stai sicuro che andrà tutto a rotoli."

"Sbaglio o questo discorso non mi sembra esattamente farina del tuo sacco?"

"Non lo è infatti, è il discorso che mi fece Tae la sera che passammo insieme prima che partisse" ammisi facendo spallucce.

"Grazie Jimin" disse poco dopo, mentre stavo mettendo il guinzaglio a Tannie per uscire. Mi voltai a guardarlo per dirgli di non preoccuparsi, ma rimasi zitto vedendolo prendere un altro respiro per proseguire il discorso.

"Grazie per questi giorni, ma soprattutto per tutti questi mesi. Taehyung è mancato ad entrambi, eppure tu ci sei sempre stato per me quando la distanza diventava troppo pesante da sopportare."

Lo guardai senza sapere cosa dire, il guinzaglio in una mano e le chiavi di casa nell'altra. Era stato difficile per entrambi, ma ora non era più importante tutto ciò, perché a breve lo avremmo avuto di nuovo con noi.

"Ci siamo fatti forza a vicenda, ma sinceramente il pensiero di non trovarti più ad annusare le camicie di Tae nel cuore della notte mi rattrista alquanto."

"JIMIN! Avevi promesso di non dirlo a nessuno" si lamentò dandomi uno schiaffo eccessivamente forte sul braccio.

"Non credo che Yeontan possa dirlo a qualcuno per cui il tuo sporco segreto è al sicuro con noi."











Cherry tea - TAEKOOKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora