CAPITOLO 6

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Me ne stavo immobile sul letto a fissare il soffitto. Ero tornato al dormitorio già da qualche ora e mi ero disteso senza neanche cambiarmi o togliermi le scarpe. Avevo ancora la camicia infilata dentro ai miei jeans neri chiusi in una cintura con una fibbia argentata. Avevo ancora i capelli scompigliati ed in disordine a causa della fretta che avevo avuto nell'uscire di casa quella notte. Avevo ancora il sorriso stampato sul volto da quando Taehyung mi aveva detto "è stato bello, dovremo rifarlo".

Avevamo passato circa tre ore seduti a quel tavolo a parlare di noi, a raccontarci aneddoti di quando eravamo bambini, a conoscerci meglio. Eravamo rimasti lì, ad imprimere nella nostra mente ogni dettaglio dell'altro, fin quando i raggi di sole non avevano iniziato a filtrare dalle grandi vetrate del Y.

Ero tornato nella mia stanza e da lì non mi ero più mosso. Non avevo sonno anche se non avevo dormito quella notte, fatta eccezione per il pisolino involontario del pomeriggio. Continuavo a rivivere quelle conversazioni, a sentire la sua voce profonda e calma. Non avevo voglia neanche di andare a correre come facevo di solito, volevo solo starmene lì e sperare che quella nottata non finisse mai.

Ero così assorto nei miei pensieri che non mi resi neanche conto che P si fosse alzato. Fu solo quando si buttò su di me spiaccicandomi contro al muro che mi accorsi della sua presenza.

"Buongiorno don Giovanni" mi disse per poi iniziare a fare schiocchi fastidiosissimi vicino al mio orecchio come a simulare dei baci "mmmh oh sì, baciami ancora" continuò lo stronzo.

Non ci pensai due volte e lo buttai giù dal mio letto spingendolo via con un braccio, ma prima che potesse lamentarsi in qualsiasi modo gli lanciai anche un cuscino addosso.

"Eeeeehi, come mai di così pessimo umore? Il rosso ti ha tirato un palo?" continuò a punzecchiarmi.

"Fottiti P, guarda che tu mi devi un enorme favore" gli lanciai un secondo cuscino "è colpa tua se la mia serata è naufragata". Era vero, la serata era completamente saltata, ma il seguito...beh, il seguito era stato storia.

"Ma che ho fatto?" si lamentò lui ancora seduto a terra.

"Che hai fatto? Seriamente? P, eri completamente andato ieri sera. Ho dovuto portarti di peso fino in camera e ti assicuro che non è stato facile, soprattutto quando hai deciso di spogliarti nei corridoi o quando hai vomitato l'anima."

Non lo vidi imbarazzato mentre gli ricordavo tutte le cazzate fatte la sera prima, anzi, lo vidi invece iniziare a ridere a crepapelle come se fosse successo a qualcun altro.

"E ora vai a lavarti che puzzi, cretino"

"Agli ordini principessa" mi rispose lui alzandosi per dirigersi al bagno "e comunque non mi hai detto se il principe ha posato le sue delicate labbra sulle tue" disse con tono canzonatorio per poi correre in bagno schivando l'ennesima cuscinata che gli era arrivata quella mattina.

"Sei proprio un coglione" gli urlai mentre chiudeva la porta del bagno.

Mi rassegnai al fatto che la vita continua e che non potevo vivere per sempre quelle ore che erano sembrate quasi magiche, come se il mondo si fosse bloccato per permetterci di stare assieme, per permettermi di vedere i raggi di sole riflettersi sui suoi capelli color ciliegia schiarendoli a tenue tonalità di rosa, per osservare le sue lunghe dita affusolate giocare tra loro mentre raccontava di come da piccolo fosse caduto da una scala mentre aiutava sua nonna a raccogliere le mele ed ora si ritrovasse una piccola cicatrice da qualche parte, sommersa da quella chioma rossa che pareva così morbida.



Il resto del weekend passò relativamente veloce, alla fine riuscii persino a studiare qualcosa per gli stupidi test che avrei dovuto fare quel lunedì. In realtà non avevo minimamente voglia di mettermi sui libri, ma fu l'unica cosa che mi permise di evitare le chiamate di HaiRan. Non volevo continuare a raccontarle delle bugie, avrei voluto dirle tutto di Taehyung, ma c'era qualcosa che mi bloccava e la via più facile era sicuramente quella di ignorare completamente le sue chiamate per il momento. Mi avrebbe sicuramente perdonato per questa mia sparizione improvvisa, alla fine mi perdonava sempre tutto.

Cherry tea - TAEKOOKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora